Tre appuntamenti in Puglia con Paolo Crepet e la sua conferenza spettacolo “Prendetevi la luna”

Con il proseguimento, nel mese di giugno, della tournée della conferenza spettacolo «Prendetevi la luna», Paolo Crepet torna in scena anche in Puglia a grande richiesta, in tre date organizzate da Aurora Eventi (in una produzione Charlotte Srl): il noto psichiatra, sociologo, educatore, saggista e opinionista torinese sarà in scena martedì 18 giugnoalle 21, al Castello di Acaya a Vernole (Lecce), mercoledì 19 giugno, alle 21, alle Cave di Fantiano a Grottaglie (Taranto) e giovedì 20 giugno a Trani, in Piazza Duomo. I biglietti sono in vendita su ticketone.it, e in tutti i punti vendita del circuito Ticket One. Infotel: 328.351.94.02.

Lo spettacolo, che trae spunto dall’omonimo libro edito da Mondadori, prosegue dunque il suo nutrito tour, dopo il successo degli ultimi appuntamenti, che hanno fatto registrare dovunque il tutto esaurito.«Incontro tanta gente, e mi chiedo che cosa possono volere da me», racconta Crepet. «Certamente una guida, una speranza, forse perfino una luce che accende i cuori di giovani e meno giovani. C’è sete e fame di parole, di pensiero. Cercano un’eresia in un mondo codificato. Non posso che dire loro ciò che mi sono ripetuto per anni lungo il corso della mia vita: “prendetevi la luna”. Siate ambiziosi, cercate la vostra unicità. Bisogna avere la fronte alta e continuare a sognare. Il pericolo è nella bonaccia delle emozioni, nella rassegnazione, è in chi semina accidia e smarrimento, come se fosse la regola del più aggiornato marketing dell’esistenza. Opporsi a tutto questo è il mio desiderio, la mia missione, la ragione per cui continuo a peregrinare nelle piazze e nei teatri. Cerco libertà, passione, coraggio. Il resto è noia».

In «Prendetevi la Luna» Paolo Crepet tratta i temi a lui più cari, come l’educazione, la scuola e la famiglia, con un intento chiaro: fornire uno strumento per orientarsi oltre la coltre di nubi che oscurano la luna, ovvero la speranza. Per questo dice ai giovani (e anche a chi non lo è più) di prendersi la luna. «”Prendetevi la luna” – prosegue il sociologo – non è un consiglio, ma una suggestione. Non vale solo nei momenti difficili, ma anche in quelli di gioia, o quando si tende più alla rassegnazione che all’esaltazione. La luna è lì apposta, scompare e ricompare: proprio perché se ci fosse sempre, sarebbe banale. Funziona come il desiderio, che implica il cercar le stelle proprio quando non ci sono, o si teme siano nascoste da qualche parte dell’universo. Oggi più che mai siamo catturati dal presente e ce lo siamo fatti bastare, forse atterriti per ciò che potrebbe essere alle porte o per sazietà di quanto possediamo».

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.