Una storia che apprendiamo dalla cronaca giudiziaria.
Siamo nel Lazio, a Viterbo, alcuni mesi fa.
2 giovani, evidentemente di buone maniere, Francesco e Riccardo, affermati esponenti di Casapound, avevano trascorso una giornata noiosa e, appena conosciuta una ragazza, avevano deciso di dare una svolta vivace alla serata in un pub.
Il decalogo del loro partito e di quelli affini rivendica orgogliosamente il “Prima gli italiani” e prevede un codice comportamentale fatto di poche regole. In ossequio alle quali la ragazza appena conosciuta e scelta per la nobile impresa da compiere, era italiana.
E di marca italiana era anche la bottiglia da cui riempirono alcuni bicchieri alla ragazza (in quegli ambienti, è noto, non si guarda alla qualità dei cicchetti in stile-Papete ma solo all’italianità del prodotto); così come la droga da somministrare alla tipa, era stata acquistata da spacciatori italici essendo facile da reperire in quegli ambienti politici romani di destra in cui l’attività principale è lo spaccio.
Le regole, dunque, erano rispettate per i nostri valorosi soldati.
La cronaca, poi, non precisa se, oltre ai cicchetti e alla droga, alla ragazza sia stato servito dell’abbacchio o della coda alla vaccinara o altra pietanza locale in linea con la supremazia italica.
Ma, conoscendo la disciplina che vige in quegli ambienti, siam convinti che non sia stato consumato cuscus, jamon serrano, formaggio francese, tzatziki o altre pietanze del diavolo.
Terminate le operazioni, come dire, di “convincimento forzato preliminare” e ridotta la tipa in condizioni di stordimento totale, la scena si sposta in bagno dove i 2 trasportano l’inerme ragazza e soddisfano le proprie voglie per l’auspicato dopocena godereccio.
L’eroica impresa viene anche filmata dai 2 che, forse per accrescere il loro prestigio sociale nei loro ambienti, fanno circolare, il giorno dopo, il filmato tra amici e militanti.
Fortunatamente ripresasi, la ragazza, con l’aiuto di altre persone presenti al pub, individua poi i 2 gentiluomini e li denuncia per la violenza subita.
Facile per i poliziotti (italiani) risalire a loro e arrestarli.
Processati, con rito abbreviato, il Tribunale (composto da Giudici italiani) li condanna a 3 anni di reclusione cadauno (calendario italiano).
È vero: la droga e i cicchetti fanno male, come dice quello …
LNG