Sabato 28 dicembre, nella sede del GarageSound di via M. Amoruso, si é celebrato il ventennale di quello che ormai é uno dei gruppi rock più longevi nella provincia di Bari: CFF e Il Nomade Venerabile, nome criptico e poetico allo stesso tempo che rende bene il senso e la natura della formazione e del progetto musicale.
Certo per me é facile parlare di questo gruppo e della loro musica: ho conosciuto Vanni La Guardia & Company nell’anno 2005, in un contest musicale che si chiamava Ground Bari che si svolgeva presso lo Stop Over di Giovinazzo.
Li ho accompagnati, insieme agli amici della Otium Records, sin dai loro inizi, ed abbiamo condiviso la produzione di due dischi, tanti e tanti concerti, tante e tante collaborazioni musicali (mi piace ricordare quella con Paolo Archetti Maestri e Fabio Martino di Yo Yo Mundi, e quelle con Paolo Benvegnù, Umberto Palazzo e Franz Goria).
Devo dire però che era un po’ che non li sentivo in una esibizione dal vivo, e sono rimasto stupito della crescita artistica, della maturazione che hanno mostrato, a me come ai numerosi affezionatissimi presenti (tutta gente, che, come me, li segue sin dagli albori).
Sicché lo spettacolo non é stato soltanto piacevole e godibile, ma ha tenuto per oltre un’ora incollati gli spettatori tutti nell’ammirare ed apprezzare la strepitosa voce di Anna Maria Stasi, le linee di basso lineari e pulite del già citato Vanni La Guardia, la chitarra sempre discreta ed appropriata di Anna Surico, le evoluzioni di danza ipnotizzante di Anna Moscatelli.
Un piccolo discorso a parte merita il batterista, nuovo acquisto della band. Guido Lioi é l’incarnazione dell’eclettismo musicale; anche lui conosco e seguo da oltre dieci anni (con One Way Ticket del compianto Morris Maremonti), e gli ho sentito suonare il suo strumento in tanti generi musicali, non solo il grunge del suo gruppo. Sempre con la stessa applicazione, con la stessa tecnica e, soprattutto, con la stessa carica di energia.
Il suo ingresso nella band di cui stiamo parlando ha portato da subito una grande spinta e carica di sound.
Dunque, un gran concerto rock, che spero ed auguro ai ragazzi possa essere seguito da una serie innumerevole di repliche.
Perché CFF e Il Nomade Venerabile é un progetto che é in piedi da venti anni, nel vasto, intricato e difficilissimo panorama della musica underground, dove già non é facile emergere, ma quello che é quasi impossibile é mantenersi quando si é raggiunto un buon livello tecnico e di gradimento.
Questi ragazzi, invece, nonostante tutte le difficoltà a cui un percorso di questo tipo ti mette di fronte, nonostante la necessità di trovare e poi conservare un lavoro “normale”, che consenta loro di vivere, continuano a crescere come se la loro avventura fosse iniziata qualche settimana fa.
Questo é il senso autentico di chi fa musica non per le radio o per gli utenti acritici, o solo per vendere dischi e maturare diritti. Ma, soprattutto, per esprimere il proprio genio e la propria creatività.
E il genio e la creatività non mancano certo in CFF e II Nomade Venerabile.
Ultima annotazione sulla location.
Il GarageSound é un locale che sembra più londinese che barese, detto da un barese che ha assistito al concerto insieme a me, e che vive a Londra, frequentando molti locali di musica live. Tutto é assolutamente coerente con quello che avviene e con quello che la gente si aspetta, ed ottima anche l’acustica.
Dunque, complimenti anche al GarageSound, che va senz’altro valorizzato al massimo possibile.
Franco Muciaccia