In epoca di coronavirus, è interessante notare come le cose cambino nel giro di pochi giorni e come pratiche e pensieri collaudati da tempo vengano messi in discussione o proprio ribaltati in poche ore.
1) Prendiamo il Giappone e la Spagna.
Apprendiamo dal capo dell’opposizione che lo Stato nipponico confina con la Cina e che Madrid è sul mare ed è dotata -tra le altre infrastrutture- di un porto di tutto rispetto.
Tutti i nostri studi in geografia vengono dunque cancellati con queste due clamorose novità.
2) Prendiamo la Nigeria.
Un uomo d’affari lombardo, arrivato in aereo nella Capitale Abuja, viene fermato e controllato: risulta contagiato da coronavirus.
Panico tra la popolazione: difficile per lo stato nigeriano placare la popolazione in rivolta scesa immediatamente in strada con i cartelli: “Leghisti, tornatevene a casa vostra. Non vogliamo essere infettati da voi. Non potete imporci le vostre usanze e le vostre malattie. Curatevi a casa vostra“.
3) Ha fatto scalpore la notizia secondo cui, in talune ridenti località di mare della Campania e della Sicilia, alcuni turisti veneti e lombardi siano stati oggetto di intollerabili insulti ed invitati con le spicce a tornare alle case loro, poco gradendo la loro presenza in loco, potenziale veicolo di diffusione del virus: il mondo “all’ammers“, insomma.
4) Il Re della gaffe, onorevole e addirittura ex Ministro Toninelli, ha avuto finalmente la sua rivalsa rimproverando, in TV, il Presidente della Giunta lombarda, reo di essersi fatto riprendere con la mascherina pur senza essere infetto provocando lo sdegno di medici e scienziati.
Era gioco facile, intendiamoci, ma volete mettere la soddisfazione di fare una dichiarazione pubblica senza errori e con tono sarcastico contro il Presidente Fontana?
Anche le formiche, nel loro piccolo, hanno il loro momento di gloria, dunque, dicevano quei due.
Lng