“Facciamola finita, venite tutti avanti
nuovi protagonisti, politici rampanti,
venite portaborse, ruffiani e mezze calze,
feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatto del qualunquismo un’arte“.
Il testo che Francesco Guccini, 25 anni fa, fece recitare al suo Cyrano in uno dei suoi brani più famosi, torna di moda (oltre che per gli amici che mi ospitano) per via di una di quelle polemichette insulse introdotte sui social dalla Capa Sorella dell’opposizione.
Spiace concentrarsi ancora una volta sulla signora Giorgia ma evidentemente, da quelle parti, quando si parla di forme artistiche e di cultura in generale, scatta una sorta di vocazione a prendere cantonate.
È più forte di loro.
L’avversione, mista ad ignoranza, deve far parte del loro DNA; difficile da sradicare, come era già successo per l’incresciosa gaffe del Museo Egizio di Torino, un paio di anni fa.
Come noto, un brevissimo video realizzato da Guccini, con rivisitazione goliardica -nel suo stile- del testo della canzone simbolo dei partigiani, con l’elenco dei politici che non hanno gradito le celebrazioni del 25 aprile, ha fatto andare su tutte le furie “nostra signora dell’Ipocrisia” che sul suo profilo ha scatenato l’odio di alcuni seguaci contro il Maestro di Pavana.
“Perché incita ancora alla Resistenza?”
“Che senso ha cantare Bella ciao?”
“Fa venire il vomito”
“Vecchio decrepito amico dei comunisti”.
Questi -e altri peggiori- i raffinati commenti dei livorosi seguaci dell’onorevole, a fronte di altrettanti che, invece, prendevano in giro la loro scarsa dimestichezza con ogni forma musicale che non fosse “Giovinezza” o qualche altro canto che accompagnava i loro antenati nell’occupazione della Libia o dell’Abissinia, un secolo fa.
Non è facile risalire dal basso Adriatico all’Appennino ma giunga, da queste latitudini, il nostro sostegno ad una delle più nobili figure artistiche italiane il cui prestigio non potrà mai essere scalfito da qualche politicante assatanato e da qualche inconcludente nostalgico di epoche buie.
“Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire, se non hai capito già.”
LNG