E’ tra le 250 donne giudici afgane (poco più del 10% del totale) Tayeba Parsa, per giunta di minoranza hazara, gruppo etnico di tradizione sciita, perseguitata nell’odio sterminante della furia talebana.
L’etnia hazara, da costituire la maggioranza della popolazione in Afghanistan, rappresenta ora meno del 9% della popolazione. Le ondate persecutorie susseguitesi negli anni hanno determinato una diaspora del popolo hazaro verso i Paese confinanti. Inutile dire che fine hanno fatto gli hazari che mancano all’appello.
Tayeba Parsa, insieme alle sue colleghe, teme ora per tre ragioni la persecuzione: perché hazara, perché donna, perché pensante, nell’esercizio delle sue funzioni.
Ha dichiarato “È terribile ma il solo modo di salvarci, se vogliamo vivere, è cercare di fuggire. Se rimaniamo qui saremo imprigionate o moriremo”