Il centro, nato nel 2003 nella provincia del Panshir dalle mani e dalla volontà di Emergency, non è stato chiuso nemmeno con l’infuriare dei talebani, per volere degli stessi professionisti, tra cui alcuni Italiani, impegnati sui presidi ospedalieri di Emergency in Afghanistan. A regime, nel centro nascevano 600 bambini al mese, curando in tutto più di 400mila, tra donne e bambini.
Cionondimeno, per evitare rischi e ritorsioni, e considerato lo stato disastroso in cui versano le infrastrutture del territorio, molte donne e le loro famiglie (sette su dieci) stanno rinunciando ad attraversare la provincia, perché devono arrivare incolumi all’ospedale, pertanto affrontano il viaggio solo in condizioni estreme, talora quando è troppo tardi, per la mamma, ma anche per il bambino.
Nella foto, Raffaella Baiocchi, responsabile del centro (photo credit Maya Art)