Al Teatro Forma di Bari, per la Stagione «Creatures» 2022-2023 dell’associazione Nel Gioco del Jazz, presieduta da Donato Romito e diretta da Roberto Ottaviano, si è esibita l’Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti diretta dal Maestro Paolo Damiani, che raccoglie 12 musicisti giovani, ma ormai affermati, distintisi per le loro peculiarità.
Il solo fatto che il gruppo sia composto per metà da donne, è un aspetto non di poco conto che ne valorizza il significato. L’ensemble è, infatti, composto da Camilla Battaglia (voce) Anais Drago e Eloisa Manera (violino), Francesco Fratini (tromba), Federico Calcagno (clarinetto e clarinetto basso), Michele Tino (sax altro), Sophia Tomelleri (sax tenore), Michele Fortunato (trombone), Giacomo Zanus (chitarra), Federica Michisanti (contrabbasso), Nazareno Caputo (vibrafono) e Francesca Remigi (batteria). Tra tanti strumenti, quello che mancava (volutamente) era il pianoforte. Ma questa scelta portava automaticamente a seguire strade diverse da quelle tradizionali.
Chi conosce Paolo Damiani sa bene che le sue esibizioni sono caratterizzate da una specie di viaggio nel mondo musicale, dove ogni singolo strumento trova il suo spazio. Non a caso, nel 1976 si è laureato in Architettura presso l’Università di Roma, discutendo la tesi “Nuovi spazi per la musica”. E bisogna dire che è rimasto fedele alla sua “mission”, creando atmosfere rarefatte e, a volte, sognanti. Il suo percorso personale è straordinario, costellato di ampi riconoscimenti e importanti direzioni artistiche. Un musicista “europeo” a tutto tondo. Anche in questa occasione, il ruolo di Paolo Damiani (Premio alla Carriera nel 2019 sempre per il referendum di Musica Jazz) sembrava soprattutto quello di dare tutto lo spazio ed il risalto ai singoli musicisti, accompagnandoli durante l’esibizione, come un buon padre sa fare con i propri figli, ormai diventati adulti.
A parte la direzione di Paolo Damiani, sono tanti i musicisti che hanno avuto modo di esprimersi al meglio sul palco del Forma. In particolare, Federica Michisanti, che ha vinto il referendum della rivista Musica Jazz come miglior nuovo talento italiano del 2018, e miglior gruppo italiano nel 2020, Federico Calcagno, miglior nuovo talento italiano 2020, Anais Drago, miglior nuovo talento italiano per il 2021, ma alche altri componenti come Francesco Fratini, Francesca Remigi, Eloisa Manera e Camilla Battaglia, Nazareno Caputo hanno avuto ottimi piazzamenti. Dobbiamo anche sottolineare che Camilla Battaglia, figlia d’arte sia da parte di padre che di madre, ha creato con la sua voce, un’atmosfera del tutto particolare per tutto il percorso del concerto.
La scaletta del concerto, costruita esclusivamente su brani scritti dai singoli componenti del gruppo, ha posto in rilievo anche l’esibizione di Francesco Fratini alla tromba, con assoli sempre delicati e densi di lirismo, mentre incessante ed instancabile risultava il drumming di Francesca Remigi. Diciamo che non siamo abituati ad ascoltare questo ruolo affidato ad una donna, ma non è stata da meno a nessuno.
Dopo Bari, il gruppo prevede esibizioni ad Amsterdam, a Roma all’Auditorium Parco della Musica, ad Umbria Jazz Winter ad Orvieto. Peccato che qui a Bari, in sala, il pubblico sia stato in gran parte latitante. Forse colpa dei concomitanti Campionati del mondo di calcio? Chissà.
Gaetano de Gennaro
Foto: Gaetano de Gennaro