Una volta tanto, abbiamo messo alle spalle le festività natalizie non con un’ultima tavolata, ma con uno spettacolo degno di significato, un omaggio al Natale da parte di Ambrogio Sparagna e Peppe Servillo, organizzato dal Centro Interculturale Abusuan.
E’ strano pensare che oggi la gente possa incontrarsi ed apprezzare “le canzoni del presepio”, molte delle quali scritte da Sant’Alfonso de’ Liguori a fine del sedicesimo secolo, raccolte da Sparagna, con l’aiuto di alcuni membri dell’Orchestra Popolare Italiana, nello spettacolo “Fermarono i cieli“, impreziosito dalla partecipazione di Servillo, mentre parte delle composizioni sono state scritte da Sparagna per l’occasione.
Ambrogio Sparagna, etnomusicologo apprezzato in tutto il panorama nazionale per le sue ricerche sulla musica popolare, suonatore di organetto, per alcuni anni maestro concertatore dell’Orchestra della Notte della Taranta, ha sapientemente messo insieme uno spettacolo natalizio che di certo ha coinvolto il numerosissimo pubblico presente, la sera dell’8 gennaio, nella Chiesa della Natività di Nostro Signore a Enziteto/San Pio. Bellissima la scelta di eseguire lo spettacolo in una zona di estrema periferia di Bari. Per molti di noi è stata la prima volta che siamo arrivati fin laggiù. Un quartiere privato di tutto. Come ha ricordato don Gianni, facendo le funzioni del padrone di casa, un intero quartiere dove esiste un solo negozio di alimentari ed un bar. L’unica pizzeria da asporto presente ormai è stata costretta a chiudere. Per i tanti abitanti del quartiere è stata una vera festa. La chiesa era gremita da intere famiglie e da tantissime persone arrivate per l’occasione. Lo spettacolo si è protratto ben oltre il previsto, con grandi ovazioni finali.
Don Gianni De Robertis, ex direttore generale della Fondazione Migrantes, Vicario episcopale per le periferie e parroco della Chiesa della Natività dice: “La musica strumentale e musica vocale rappresentano un mezzo che avvicina i fedeli a Dio, rendendoli una cosa sola nella preghiera. Come l’arte, la musica è un linguaggio universale che può unire persone vicine e lontane, anche popoli diversi. Mi piacerebbe realizzare una serie di concerti nelle Chiese di Bari perché come diceva papa Benedetto XVI, recentemente scomparso, – La musica è capace di aprire le menti e i cuori alla dimensione dello spirito e conduce le persone ad alzare lo sguardo verso l’Alto, ad aprirsi al Bene e al Bello assoluti.”
Peppe Servillo, storica voce degli Avion Travel, è stato al gioco, sempre istrionico, sfoderando la sua capacità teatrale e canora, senza mai prevaricare sui compagni di scena.
Molto curata la scelta degli strumenti musicali, utilizzando strumenti ormai desueti quali l’organetto, la zampogna, la ghironda, la ciaramella, lo scacciapensieri e uno strano violino a tromba (la cassa armonica è sostituita dal cono di una tromba).
Degni di nota i musicisti presenti sul palco: Annarita Colaianni alla voce, anche lei etnomusicologa, Marco Iamele alla zampogna e ciaramella, e lo straordinario Erasmo Treglia alla ghironda, ciaramella ed altri piccoli strumenti.
La parte finale dello spettacolo ha riservato sorprese, sia con una specie di processione tra gli spettatori, con strumenti che sembravano voler rompere le tenebre, e con il coinvolgimento finale di diversi ragazzini presenti tra il pubblico ed invitati a salire sul palcoscenico, ai quali sono stati affidati campanacci di ogni genere, e che si sono impegnati a farli risuonare all’unisono con gli altri strumenti e le voci.
In conclusione, una chiusura delle festività natalizie da ricordare per la splendida accoglienza preparata con la massima cura dai residenti di Enziteto nei confronti di noi cittadini (anche se, sulla carta, siamo tutti baresi).
Strano a dirsi, ma le canzoni del presepe, se vissute come momento di incontro, possono far emozionare ancora oggi.
L’auspicio che attività del genere, che vedano chi abita in periferia protagonisti e non spettatori, possano ripetersi (magari senza attendere il prossimo Natale), partendo da Nord verso Sud, da Enziteto, Catino, Loseto, ecc, per arrivare a Torre a Mare. Grazie per la splendida accoglienza.
Gaetano de Gennaro
Foto di Gaetano de Gennaro
Grazie Gaetano,il tuo articolo mi ha fatto rimpiangere una volta in più di non aver potuto partecipare live.