Il 1° marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, è stata approvata la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”.
Da allora, il 21 marzo, non è solo il primo giorno di primavera.
Promotore di questa significativa iniziativa è don Luigi Ciotti, fondatore e presidente dell’Associazione Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, raccogliendo la sofferenza di una delle tante vittime innocenti di mafia, la mamma di Antonello Montinaro, capo della scorta di Giovanni Falcone, e saltato in aria insieme a lui. Di queste vittime spesso si dimentica tutto, a cominciare dal loro nome. Ma già dal 1996 ogni anno l’Associazione Libera organizza un evento nazionale durante il quale vengono letti tutti i nomi delle vittime innocenti di mafia (l’elenco diventa ogni anno più lungo, e supera ormai abbondantemente le mille unità). Il turno di Bari è stato nel 2008. Ma anche se ogni anno si svolge una manifestazione nazionale, in tutti i luoghi ed in tutte le scuole viene ricordata questa data.
Una classe di Scuola Secondaria di primo Grado del Convitto D. Cirillo di Bari, sotto la guida dall’educatrice Annarosa Pulito, dopo aver letto il libro “Sono solo pupazzi” ha pensato di mettere in scena una rappresentazione teatrale.
Il testo, scritto dal prof. Francesco Minervini, casa editrice Stilo, è ispirato alla vicenda di Gaetano Marchitelli, un ragazzo di 15 anni, colpito a morte nel 2003 durante uno scontro a fuoco tra bande rivali in un vicolo di Carbonara di Bari, con l’unica colpa di andare a lavorare per una pizzeria per la consegna a domicilio, per contribuire al bilancio familiare.
Prima della rappresentazione, i ragazzi hanno voluto incontrare l’autore e don Angelo Cassano, parroco della Chiesa di San Sabino, Referente regionale dell’Associazione Libera, per sentir raccontare dalle loro voci la storia di Gaetano. In questo modo, pur privi di qualsiasi esperienza teatrale, sono arrivati al giorno della rappresentazione fortemente motivati a rendere ancora vivo il ricordo del ragazzo. Con la loro freschezza e genuinità hanno trasmesso al pubblico la rabbia ed il dolore dell’ingiustizia compiutasi con quell’omicidio. Anche il pubblico, composto essenzialmente dalle loro famiglie, ma anche dagli alunni di altre classi, insegnanti ed educatori del Convitto, hanno gradito la perfetta riuscita della rappresentazione, prima con qualche lacrima di commozione ed alla fine con un lunghissimo applauso liberatorio. Molto valido il contributo di Valentina Carbonara, giovane pianista della prima classe del liceo musicale del Convitto, che ha eseguito al pianoforte Chopin -Valse op.69 n°1, sotto la supervisione della docente Francesca Brandonisio.
Il lavoro di celebrazione del 21 marzo si concluderà, per i ragazzi che frequentano il Convitto Cirillo, con il pranzo: primo piatto, pasta al POMOVERO. La pasta è prodotta dalle cooperative che operano sui terreni confiscati alle mafie; la passata di “Pomovero”, sempre prodotta su terreni confiscati, è promossa dalla Bottega del Commercio Equo e Solidale di Bari (via Pavoncelli 124), insieme alle cooperative sociali Semi di vita di Valenzano, Pietre di scarto di Cerignola e Terre d’incontro di Casamassima. Queste attività concludono il percorso di riflessione sui temi di legalità, giustizia, diritti umani iniziato a novembre dello scorso anno ed inserito nel progetto “Gustare la legalità”, coordinato dalle educatrici Rosa Aresta, Beatrice Altomare, Monica Cucchi e Maria Vittoria Maiolini, che ha visto coinvolte classi della scuola secondaria di primo grado, ma anche le ultime classi della scuola primaria del Convitto Nazionale Domenico Cirillo di Bari.
Il 21 marzo 2023 ricorrerà la XXVIII edizione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico. La manifestazione nazionale si svolgerà a Milano. Replicando la “formula” adottata negli ultimi anni a causa dell’emergenza, Milano sarà la “piazza” principale, ma simultaneamente, in centinaia di luoghi in Italia, Europa, Africa e America Latina, la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie verrà vissuta attraverso la lettura dei nomi delle vittime, saranno ascoltate le testimonianze dei familiari e approfonditi le questioni relative alle mafie e corruzione, nel segno di una memoria che non vuole essere celebrazione, ma strumento di verità e giustizia. L’obiettivo è un coinvolgimento ampio di tutto il territorio nazionale con collegamenti internazionali: per le istituzioni e per la società civile sarà occasione per lanciare un segnale concreto di impegno comune contro le mafie e la corruzione.
Lo slogan di quest’anno, “E’ possibile”, vuole portarci a riflettere su ciò che ciascuno di noi può fare per l’affermazione dei diritti e della giustizia sociale. La parola “possibile” deriva da “potere” e indica ciò che si può realizzare, ciò che può accadere. In un momento storico in cui le difficoltà sono numerose, con la crisi ambientale, sociale ed economica aggravata dalla pandemia e la vulnerabilità politica internazionale provocata dalla guerra, abbiamo il dovere di indicarci insieme la strada, di dirci dove può e deve portarci il nostro impegno comune.
Un plauso ai ragazzi del Cirillo, che hanno voluto dimostrare a tutti noi che un nuovo mondo E’ POSSIBILE. Naturalmente, va ringraziata la Dirigente professoressa Ester Gargano per aver reso POSSIBILE questa attività. E come ben sappiamo noi adulti, il tema deve essere affrontato dagli adulti. I ragazzi hanno dato a noi dei validi suggerimenti. Bravi.
Gaetano de Gennaro
Foto di Gaetano de Gennaro