A Mola di Bari, per l’inaugurazione della Stagione estiva di eventi dell’associazione Agìmus, è il giorno della divina Ute Lemper

A sessant’anni compiuti, Ute Lemper festeggia anche in Puglia quarantacinque anni di carriera.

Accade venerdì 21 luglio per l’inaugurazione del Festival Agìmus nell’Arena del Castello di Mola di Bari, dove l’artista presenta il
nuovo spettacolo «Time Traveller», un viaggio nel tempo attraverso una vita di successi iniziata quando, giovanissima, venne soprannominata «la nuova Marlene». Quando accadde, aveva «soltanto» indossato i panni di Sally Bowles nel musical «Cabaret» diretto da Jérôme Savary. Quando qualche anno dopo recitò ne «L’angelo azzurro», a Berlino, il paragone con la diva Dietrich divenne non solo inesorabile, ma persino un po’ ingombrante per la giovane Ute, che da allora ha sempre rifiutato qualsiasi affinità con l’indimenticata Marlene, l’icona del grande schermo e dello star system che in Germania disse «no» al nazismo.

Da allora Ute Lemper ha lavorato nel cinema, in teatro e con la musica sposando opere e progetti di altissimo livello sugli autori preferiti di sempre, gli amatissimi connazionali Brecht e Weill, ma anche Edith Piaf, Jacques Brel, Astor Piazzolla, Michael Nyman, Nick Cave, Peter Greenway, Robert Altman, oltre che Charles Bukowski, Pablo Neruda e Paolo Coelho, poeti i cui testi le hanno ispirato un bel numero di canzoni. Brani che si ascolteranno proprio in «Time Traveler», un mosaico che rispecchia la vita di Ute Lemper in momenti ed epoche diverse, rievocato attraverso memorie, aneddoti e musiche imprescindibili degli stessi Weill, Brel e Piazzolla, nonché di Gershwin, Tom Waits e della cantante polacca (naturalizzata israeliana) Chava Alberstein.

Per Ute, che considera «il sempre» un avverbio «fatto di attimi», la vita è un insieme di segni lasciati nei film, nei concerti e nei tanti album sinora registrati, oltre che nelle interpretazioni uniche che l’hanno vista protagonista in musical e altri spettacoli andati in scena nel West End di Londra e sui palchi di Broadway, nella «sua» New York, dove ha scelto di fermarsi molto tempo fa e dove ancora oggi vive con i quattro figli, Max, Stella, Julian e Jonas. Ad accompagnarla per quest’atteso ritorno in Italia, un ensemble super raffinato composto da Cyril Garac al violino, Vana Gierig al pianoforte e Matthias Daneck alla batteria, musicisti ai quali si aggiunge un grande talento pugliese del contrabbasso jazz, Giuseppe Bassi.

La programmazione dell’Agìmus Festival, firmata dal direttore artistico Piero Rotolo, proseguirà con la Premiata Forneria Marconi, band che ha conquistato il pubblico americano cinquant’anni prima dei Maneskin. La Pfm aprirà la sezione «prog» il 28 luglio presentando i grandi successi del passato accanto ai brani del recente album di inediti «Ho sognato pecore elettriche». Seguirà, il 4 agosto, il Banco del Mutuo Soccorso del carismatico leader Vittorio Nocenzi, che col disco «Orlando: le forme dell’amore» alla fine dello scorso anno ha celebrato mezzo secolo dal debutto discografico nel quale proprio l’Ariosto costituiva uno dei fili conduttori.

Sulla scia di PFM e Banco s’inserisce il 13 agosto il concerto all’alba (unico appuntamento ad ingresso gratuito del festival) dello GnuQuartet, che alle prime luci del giorno si propone con un crossover di brani originali che spazia dal minimalismo delle composizioni senza nome di «Untitled» alle rivisitazioni rock-pop dei Muse e dei Queen sino alla celebrazione in chiave moderna di Paganini, mentre il 25 agosto Nicola Piovani ripercorrerà con un trio da camera le tappe di un’incredibile carriera artistica fatta di collaborazioni con tanti grandi registi, da Federico Fellini a Mario Monicelli sono a Nanni Moretti.

Biglietti acquistabili online sul circuito vivaticket.

http://www.vivaticket.com/it/tour/agimusfestival-2023/3406

Info 368.568412 – 393.9935266

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