“Big Mama Legacy”, il ritorno al futuro della musica blues del grande Gege’ Telesforo a capo di un quintetto di talenti unici, ha entusiasmato il pubblico della Fondazione Valente di Molfetta

Duke Ellington soleva dire al pubblico: “Questa sera, vi suoneremo dei blues, e alcuni…non blues!Bene. Questo è quello che faremo anche noi”. E’ quanto ha ripetuto Gege’ Telesforo in apertura della tappa del tour estivo del suo “Big Mama Legacy” tenutasi sul Sagrato della Regina Pacis di Molfetta nell’ambito della rassegna “I suoni della cultura” della Fondazione musicale “V.M. Valente”, e mai dichiarazione di intenti fu più veritiera, perché il Maestro Telesforo, eterno ragazzo, pluridecorato vocalist foggiano, polistrumentista, compositore, produttore discografico, divulgatore, autore e conduttore dei programmi musicali radio e tv, padrone assoluto della tecnica “scat”, una forma di canto jazz che si fonda principalmente sull’improvvisazione, in una serata incorniciata dalla bellissima e grande Luna piena agostana, ci ha allettati con il jazz ed il blues eleganti come non ci capitava da tempo di ascoltare.

Il Jazz non è solo musica, è uno stile di vita, un modo di essere di pensare, a simboleggiarne il significato che ha assunto nella storia della musica e non solo. Metafora del riscatto della democrazia e dei diritti civili, il jazz è pace, dialogo, comprensione reciproca”.

La serata è stata un vero ritorno alle origini dell’artista, ma anche un ponte verso il futuro, dato che, assieme a vecchi brani con nuovi arrangiamenti, sono stati presentati alcuni brani del prossimo nuovo album “Big Mama” che, come tempo fa si era soliti fare nel mondo della musica jazz – e non solo -, vengono ‘rodati’ dal vivo prima di essere registrati in studio. Altro richiamo al passato è il titolo del progetto con cui Gege’ Telesforo vuole anche celebrare il music club romano più attivo e amato dai musicisti dalla fine degli anni ’80 fino alla sua definitiva chiusura a causa della pandemia.

Pur essendo già stata fortunata spettatrice di performance del Maestro, non posso non affermare che l’ultima esibizione del musicista foggiano è sempre la migliore, perché è indubbio constatare che il Telesforo è un artista ancora in continua e costante evoluzione, mai pago, nonostante l’immenso bagaglio raccolto nelle sue infinite esperienze, che esce da ogni sua sfida artistica da assoluto vincitore, forte di una elegantissima nonchalance che ci fa sempre tornare alla mente una frase di Henri Frédéric Amiel che sembra cucita sulla sua pelle: “Fare facilmente ciò che gli altri trovano difficile è talento; fare ciò che è impossibile al talento è genio”; anche questo salto in quella musica nera tanto amata appare un’esperienza unica, avendo esteso le sonorità del blues a quelle delle formazioni del periodo jazz–groovy fine anni ’50, così da creare un originale percorso in cui il rigore del linguaggio jazzistico è sapientemente mescolato con semplicità e garbo fuori dal comune, regalando a noi un’esperienza memorabile.

Ma la sola citazione sarebbe riduttiva se non fosse accompagnata da un’altra parola, che rende  inesauribile e potente ogni progetto del Maestro: amore. Ebbene sì, non si può ascoltare Gege’ senza accorgersi dell’amore e della passione che pone in ogni cosa che realizza, anzi credo sia questo il segreto per cui il meritato successo gli sorride sempre benevolo, anche e soprattutto da quando si produce nel ruolo di mecenate, la versione di Gege’ che preferisco perché promuove sempre giovani sublimi talenti.

Infatti, anche nella sera molfettese, il connubio tra l’energia dei cinque giovani e fenomenali musicisti e l’esperienza di Gege’ ci ha regalato un concerto speciale, un momento di musica felice e gioioso ma allo stesso tempo complesso e ricercato. Impossibile non restare deliziati, quando il Maestro ha duettato con ognuno di loro, e più che un duetto mi è parso di ascoltare un vero e proprio dialogo in musica elegante e colma di passione. E non poteva essere altrimenti vista la statura e la preparazione dei giovanissimi artisti, fra i migliori talenti italiani della nuova generazione, che ha generato una esplosiva miscela sonora grazie alla tromba e il sax contralto dei siciliani Cutello Brothers, Matteo e Giovanni, Vittorio Solimene alle tastiere (tra cui un Hammond ‘assassino’), Michele Santoleri alla batteria e Cristian Mascetta alla chitarra, un groove con desinenze funk, swing, rap, soul, pop, blues, gospel, reggae ed altro ancora, un esperanto fatta di complesse poliritmie che si trasformava in dialogo universale, in tributo alla Musica.

Esattamente come cinque anni fa, Gege’ Telesforo con la sua meravigliosa band composta da giovani musicisti talentuosi, ci regala una serata indimenticabile e un super sold out insieme alla magia  della Superluna dello Storione” ci ha detto la direttrice artistica Sara Allegretta, ed effettivamente è stata un’esperienza che non sarà possibile dimenticare facilmente, almeno per me neofita di questa musica cosi calda e coinvolgente. Con la grande luna piena alle spalle e una benevola temperatura, ho letteralmente faticato nel tenere a freno la voglia di farmi avvolgere tutto il corpo dalla musica, dovendo stare seduta. La prossima volta resterò in piedi, così potrò anche io lasciarmi andare alle vibrazioni che, in origine, erano una forma di liberazione, non solo di emozioni. Un tour fortemente consigliato: non fatevi sfuggire le prossime date.

“La musica è un linguaggio universale che abbatte ogni barriera ed ha come obiettivo la condivisione, l’integrazione e l’emozione. Abbiamo sperimentato su tanti ragazzi, arrivati in Italia dopo aver perso tutto nelle proprie terre, che la musica è un validissimo strumento di riabilitazione e superamento dei traumi subiti. Nella disperazione, il ritmo, una melodia, la forza di una voce, hanno dato loro speranza e coraggio di ricominciare.” (Gegè Telesforo)

Maurizia Limongelli
Foto dalla pagina Facebook dell’artista

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.