Altra perla proposta da Bari in Jazz 2023 al Minareto della Selva di Fasano è stato il trio di Costanza Alegiani, con Riccardo Gola al contrabbasso e Marcello Allulli al sax tenore, che ha presentato un progetto dal titolo “Lucio dove vai”, dedicato alle canzoni di Lucio Dalla.
Il progetto nasce da un concerto radiofonico di Radio3, mandato in onda in diretta il 1° marzo 2022, e che è proseguito su tantissimi palcoscenici, con la pubblicazione di un album dallo stesso titolo, all’inizio di marzo 2023 (guarda caso in concomitanza degli 80 anni di Lucio Dalla).
Le canzoni scelte sono otto, e sono tutte relative al primo periodo della sua carriera. Canzoni pubblicate tra il 1971 e il 1976. Alcune ovviamente poco note. Gran parte scritte in collaborazione con Roberto Roversi, che riesce ad esprimere al meglio la liricità delle musiche di Dalla.
Tutte le canzoni presenti nel CD sono state presentate al concerto, da Anidride solforosa, al Coyote, da Anna Bellanna a La canzone di Orlando, lasciando alla fine le canzoni più famose quali La Casa in riva al Mare e un bis doveroso, con 4 marzo 1943 (l’unica canzone non presente nell’album).
In questi giorni in cui si parla tantissimo di abusi e di femminicidi, vorrei dare risalto a una splendida interpretazione di Carmen Colon (canzone composta nel 1975 con i testi di Maurizio Roversi) con un’introduzione realizzata con la registrazione della parte iniziale del brano “Devil woman “ di Charles Mingus, uno dei pochi brani in cui Mingus suona il pianoforte e canta (mi procurerò una donna diavolo …), e su cui il contrabbasso di Riccardo Gola inizia ad intessere una base su cui Costanza Alegiani canta e Marcello Alluli fa cantare il suo sax. Carmen Colon era una ragazzina di 10 anni che nel 1971 fu rapita da uno sconosciuto in una cittadina dello stato di New York, e il cui corpo fu ritrovato dopo due giorni a sei chilometri di distanza. Uno dei tanti omicidi ancora oggi avvolti nel mistero e rimasti irrisolti (vedi “Alphabet killer”).
Costanza Alegiani è una cantante e compositrice, attiva principalmente nell’ambito della musica jazz contemporanea e della musica d’autore Tra le sue incisioni discografiche: Folkways (Parco della Musica Records, Giugno 2021), disco a suo nome in trio con M. Allulli, R. Gola, e con la partecipazione di Francesco Diodati, Fabrizio Sferra, Grace in Town (Parco della Musica Records e Jando Music 2018), scritto a quattro mani con Fabrizio Sferra (con la partecipazione di R.Cecchetto, F.Diodati, F.Ponticelli, A.Gwis, F.Scettri). Il disco live Janis, registrato alla Casa del Jazz di Roma, per la collana di dischi Jazz Italiano Live 2016, iniziativa del gruppo editoriale L’Espresso di Repubblica, registrato con il gruppo Giovani Leonesse; il suo album di esordio come solista Fair is Foul and Foul is Fair, ispirato al Macbeth e l’Otello di Verdi, registrato a Bruxelles. Presente anche in “Oscene Rivolte” (Parco della Musica Records 2019), di Paolo Damiani con l’Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti di Paolo Damiani, di cui ha fatto parte dal 2018 al 2020. Si é laureata con il massimo dei voti in Musica Jazz presso il Conservatorio di Musica Santa Cecilia di Roma (Biennio) e presso il Conservatorio di Musica Licinio Refice di Frosinone (Triennio). Ha anche una laurea in Filosofia presso L’Università «La Sapienza».
Il trio ha iniziato suonare insieme nel 2016. E’ caratterizzato da una sonorità particolare, data da tre strumenti melodici (voce, contrabbasso e sassofono tenore). Ognuno assume diversi ruoli all’interno dello svolgimento del brano, bilanciando i diversi elementi che compongono la musica. Il gruppo ha iniziato a suonare utilizzando folk songs americane cercando di andare all’essenza di un brano e della sua storia. Successivamente sono nati molti brani originali che fanno parte dell’album «Folkways». In particolare, nel disco Lucio dove vai, è da segnalare la partecipazione di Antonello Salis a due brani (la casa in riva al mare e Due ragazzi), creando atmosfere quasi surreali.
Riccardo Gola lavora dal 2006 come illustratore, art director e graphic designer. Ha diretto e spesso illustrato centinaia di copertine di libri per editori come Rizzoli, Garzanti, Longanesi, Amazon Publishing, Salani, Nord. Ha progettato loghi e identità visive per eventi come festival musicali, rassegne cinematografiche e campionati sportivi. Nel 2019 è stato selezionato per la mostra annuale dell’associazione italiana di illustrazione “Illustri” e ha vinto il primo premio al concorso di illustrazione Cose Belle. Per 3 anni consecutivi (dal 2020 al 2022) è stato selezionato tra i vincitori del concorso Posterheroes. Nel 2021 ha illustrato due libri: “La storia del jazz in 50 ritratti” di Paolo Fresu e Vittorio Albani (Centauria) e “7 rituali quotidiani. Parallelamente, dal 2011 lavora come musicista jazz professionista dal 2011. Il suo disco d’esordio da solista “Cosmonautica” (con Francesco Bigoni, Enrico Zanisi ed Enrico Morello) è uscito su Jando Music. Il suo strumento principale è il contrabbasso, ma ama anche suonare il basso elettrico e il synth. Si è laureato alla Siena Jazz University, studiando con insegnanti come Joe Sanders, Greg Hutchinson, Ralph Alessi, Ferenc Nemeth, Seamus Blake e Logan Richardson. Si è esibito in alcuni dei più importanti jazz club e festival italiani e ha suonato e registrato con molti artisti rinomati come Rosario Giuliani, Flavio Boltro, Max Ionata, Pino Jodice, Antonio Faraò, Fabrizio Sferra, Ettore Fioravanti,
Sassofonista di rilievo nel panorama jazz nazionale, Marcello Allulli si distingue sia come leader che come membro di formazioni, tra cui MAT trio (Marcello Allulli trio) con Diodati e Baron Trio, Maria Pia de Vito Rita Marcotulli 5et, Roberto Gatto Imperfect Trio, Glauco Venier, Ettore Fioravanti. Con il MAT trio abiamo avuto il piacere di scoltarlo a Bari lo scorso aprile per la rassegna “Musiche Corsare” al teatro Forma. Diplomato al Berklee College of Music di Boston, dal 2011 al 2018 è stato votato al JAZZIT AWARD tra i migliori sassofonisti italiani. Tra il 2011 ed il 2012 è stato Direttore artistico del Music Inn Jazz Club, storico tempio romano del jazz. Da sempre proteso verso il settore cinematografico e teatrale, Marcello Allulli collabora nel 2002 con il pittore/scultore Gianfranco Baruchello per la realizzazione del video “Colpi a vuoto”. Nel 2003 compone le musiche per lo spettacolo teatrale “Canto per Shatila” scritto ed interpretato da Luigi Mezzanotte al Teatro dell’Orologio. Firma la colonna sonora del film “Ultimo Stadio” diretto da Ivano De Matteo. Nel 2012 il regista Francesco Calandra sceglie brani dell’album “Hermanos” come colonna sonora del film “La palestra”. Nel 2023 ha partecipato anche alla realizzazione della colonna sonora scritta da Michele Braga per il film “Scordato” di Rocco Papaleo.
Il lavoro discografico riesce a dare risalto alle prime composizioni di Lucio Dalla, mettendo in risalto alcune sfaccettature delle sue prime composizioni. I tre musicisti, forse poco noti al pubblico, hanno dato prova di una professionalità, usando la voce o il proprio strumento in modo completo. Il contrabbasso di Gola è sempre riuscito a creare una solida base ritmica, fornendo costantemente spunti sia alla voce di Costanza Alegiani, sia alle note rotonde e profonde del sax tenore di Allulli, creando atmosfere a volte drammatiche, a volte sofisticate. Di certo, Lucio Dalla avrebbe dato la sua piena approvazione a questa rivisitazione.
Gaetano de Gennaro
Foto di Gaetano de Gennaro