Proseguirà sino a tutto il 25 novembre presso il Centro Polifunzionale Studenti dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro la mostra fotografica  “VISIONS – Lo sguardo femminile nelle opere di Aurora Maletik”

Venerdì 10 novembre si è inaugurata presso il Centro Polifunzionale Studenti (Ex Palazzo delle Poste) dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Piazza Cesare Battisti,1) ove resterà sino a tutto il 25 novembre, la mostra fotografica  “VISIONS – Lo sguardo femminile nelle opere di Aurora Maletik”.

Il lavoro di Aurora Maletik si apre a differenti media comprendendo la fotografia, la performance e la realizzazione di cortometraggi. Ha dedicato la sua opera alla bellezza e al difficile mondo della donna, espressa attraverso un continuo viaggio introspettivo. I suoi progetti fotografici di natura artistica sono esposti in mostre personali e collettive in gallerie d’arte nazionali ed internazionali conseguendo riconoscimenti e premi.

La mostra sarà visitabile fino al 25 novembre da lunedì a venerdì 9:00-19:00 . 

Il progetto, ideato dall’Associazione culturale TerraNova, è sostenuto dal Consiglio Regionale della Puglia con “ Futura, la Puglia per la parità”, bando finalizzato a diffondere i temi di parità di genere mediante la realizzazione di progetti culturali che consentano la comprensione della dimensione della disparità tra i generi e la decostruzione degli stereotipi.  

Accesso libero e gratuito. Per ulteriori  info cell: 3278882924

Per me, i ritratti delle donne, con la loro sensualità, la loro bellezza corporea e spirituale, esprimono il desiderio di Aurora Maletik di raccontare anche la relazione che le protagoniste delle immagini possiedono con gli oggetti, monili, accessori che delle donne ci ricordano la storia, con la ricerca perpetua di quella raffinatezza e bellezza che solo chi vive la meraviglia sa cogliere. Di fotografia e donne, Aurora Maletik, ha molto da insegnare e ci riesce magistralmente.

La fotografia è un medium straordinario, per catturare l’essenza della bellezza, sia fisica che spirituale, in ogni suo aspetto. Aurora Maletik, fotografa, che anche grazie alle sue radici culturali mitteleuropee ci offre una prospettiva accurata sulle donne e ci conduce in un viaggio visivo oltre che emozionale attraverso il suo universo di ritratti. Ritratti che ci parlano di sensualità, bellezza corporea e spirituale, ma vanno oltre, esplorando, come accennato, la relazione delle protagoniste con gli oggetti, monili e accessori di cui sono circondate o indossano. 

Aurora Maletik più che una fotografa diventa la narratrice di storie tracciate nei volti nei corpi nei movimenti delle donne che “fissa” con la sua macchina fotografica. L’abilità nel cogliere l’essenza di ogni soggetto e trasmetterla attraverso le immagini è una testimonianza di sensibilità e capacità di connettersi con le persone. 

Ogni ritratto di Aurora Maletik è un affascinante racconto visivo, una finestra aperta su un mondo di emozioni e pensieri profondi. I grandi registi cinematografici, pur nella loro maestria, hanno necessità di una, due ore, per sviluppare la storia. L’ unicità di Aurora Maletik consiste nel condensare il racconto in un fotogramma. Lo scrittore ha la possibilità di rivedere, modificare e correggere il proprio lavoro, il fotografo cattura un momento nel tempo che non può essere replicato identico, una volta scattata l’immagine. 

Le narrazioni fotografiche che Aurora Maletik ci presenta sono una storia complessa che va molto oltre il primo sguardo. Tra le caratteristiche distintive del lavoro di Aurora Maletik emerge la capacità di catturare la sensualità e un raffinato erotismo che si porgono in modo naturale facendo emergere queste vibrazioni dalla profondità degli sguardi, dalla posa delle mani, dalle curve dei corpi e dalla luce che sfiora delicatamente la pelle. Nulla è enfatizzato o innaturalmente costruito, la sensualità si manifesta spontaneamente, rivelando anche l’interiorità, senza infingimento, delle protagoniste ritratte, anzi, narrate.

In Visions_ di Aurora Maletik si capisce come la dote di sfruttare la luce diventi lo strumento per creare una connessione tra il soggetto e lo spettatore che percepisce le opere quali visione personale e diretta, della realtà circostante, senza filtri o intermediari, svelandoci la profonda natura di “Visions_”: La Libertà.” (Giorgio Bertozzi curatore d’arte)

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