Mercoledì 29 novembre prosegue con un doppio appuntamento la nona edizione del Bari International Gender Festival, diretto da Miki Gorizia e Tita Tummillo, promosso e organizzato dalla Cooperativa sociale AL.I.C.E. (Area Arti Espressive). Alle 18, alla Casa delle Donne del Mediterraneo di Bari (Piazzetta Sant’Antonio, 5) si terrà un incontro pubblico intitolato «Amleta e il contrasto alla violenza nel mondo dello spettacolo dal vivo», realizzato in collaborazione e in confronto con Aps Amleta, Casa delle Donne del Mediterraneo, Generare culture non violente, a cura di Centro Antiviolenza e Centro Antidiscriminazioni dell’Assessorato al Welfare del Comune di Bari.
Alle 21 ci si sposta nella Chiesa di San Gaetano (Strada San Gaetano 19) con la performance musicale intitolata «Radio Rubedo» di e con Marialuisa Capurso, un’installazione sonora interattiva. «Radio Rubedo» è infatti un invito a partecipare a un gioco, un atto partecipato che esplora le tematiche delle relazioni di potere, e del patriarcato, in tutte le sue manifestazioni. Saranno presenti nello spazio, sotto forma di tracce sonore, i materiali della precedente serie radiofonica «Rubedo_Allow Aloud», «Our Body is not in space like things» e «Space for traces», come strumenti con i quali interagire, per lasciare nuove tracce. L’intento è quello di creare un rituale collettivo sonoro, in uno spazio protetto di interazione, di creazione, di esperienza, e di alleanza. Chi sceglie di esserci, è un partecipante attivo, non un osservatore.
«Rubedo» nasce nel 2020 con l’obiettivo di contribuire alla trasformazione del potere abusivo della cultura patriarcale e della sua violenza. Tenta di modificare una memoria abusiva personale di violenza sessuale, in una traccia d’oro.
Cantante, performer, attivista sonora e radio artist, Marialuisa Capurso ricerca nel campo della voce, del movimento, del suono, della body art e della ritualità, e innesca processi creativi individuali e collettivi, interagendo con la danza, il teatro e le arti visive.
Biglietti su dice.fm o al botteghino (pagamento in contanti). Info e dettagli su bigff.it.
CREDITI BIG
BIG | Bari International Gender Festival è promosso e organizzato dalla Cooperativa sociale AL.I.C.E. (Area Arti Espressive), sostenuto dal FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo), Regione Puglia Regione Puglia, PACT Teatro Pubblico Pugliese a valere sul Fondo Speciale Cultura e Patrimonio Culturale L.R. 40/2016 art. 15 comma 3, Comune di Bari, dall’Ufficio Tecnico – Tavolo Tecnico LGBTQI del Comune di Bari, Centro Antidiscriminazioni del Comune di Bari, Medihospes, Centro Antiviolenza – Assessorato al Welfare del Comune di Bari, Ambasciata Olandese e Pro Helvetia, realizzato in collaborazione con Fondazione Apulia Film Commission, Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’ – Dipartimento ForPsiCOm, Teatri Di Bari e Teatro Kismet, insieme a Articolo 12, Amleta, Casa delle Donne, Fondazione Dioguardi, Cantiere Evento, Octopost, Maul!, Officina degli Esordi, Palazzo Fizzarotti, Fondazione H.E.A.R.T.H., Voga Art Project, Imago, Associazione Giuseppe Moscati ODV, ResExtensa, Toi Toi, Prinz Zaum, Unika, RicchiToni – Coro Lgbtqueer, Spine Bookstore, EffettoTerra, Coordinamento Festival Lgbtq, Murgia Queer, Collettivo Ptta, Citt!, Node, Frulez. Con il patrocinio dell’Archivio Chiara Fumai e della Città Metropolitana di Bari.
Media partner Salgemma Project, Radio Uniba, Uzak.
CONTATTI
Sito: www.bigff.it
FB: Bari International Gender festival
IG: @bari_gender_festival