Tre figure femminili che sul palco disegnano la minima geografia necessaria all’evocazione del commiato. Il ‘passaggio’ è al centro di Kampai! o dell’umana finitezza, spettacolo in programma sabato 20 gennaio alle ore 21 al Teatro Kismet di Bari, inserito all’interno della Stagione 2023.24 ‘Bagliori’, a cura di Teresa Ludovico per Teatri di Bari.
Un atto teatrale composto e messo in scena Nunzia Antonino, Annarita De Michele e Rossana Farinati, con la regia di Carlo Bruni, nato nei mesi della pandemia, quando “nell’impossibilità di compiere i gesti intimi del commiato – spiegano – si è avvertita più potentemente la mancanza di un tempo, di un luogo e di un atto condivisi per celebrare il passaggio”. Tracce di ritualità perduta che hanno fatto da scintilla creativa per la ricerca portata avanti con la complicità di Marianna De Pinto e l’aiuto di Bruno Ricchiuti, privilegiando il movimento e l’azione coreografica alla parola, “maturando via via la convinzione di quanto difficile per quest’ultima, sia trattare quella frontiera” aggiungono.
Il titolo dello spettacolo prodotto da sistemaGaribaldi, Linea d’Onda e Trame Contemporanee festival – dove ha debuttato a ottobre – richiama l’idea della morte che partecipa alla vita dandole compiutezza, tanto da essere festeggiata ad esempio in Giappone. Nella cultura nipponica, infatti, Kampai! è l’esclamazione con cui si brinda alla vita e all’aver vissuto, obiettivo non scontato per nessuno.
Dopo la replica di sabato 20 gennaio è in programma l’appuntamento con lo Spettatore critico nel foyer: la Compagnia incontrerà il pubblico insieme alla direttrice artistica di Teatri di Bari, Teresa Ludovico.
La Stagione ‘Bagliori’ del Teatro Kismet è realizzata con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Puglia e del Comune di Bari.
I biglietti della Stagione serale 2023.24 ‘Bagliori’ partono da un prezzo di 14 euro, disponibili al botteghino del Kismet (strada San Giorgio martire 22F, Bari) e online sul circuito Vivaticket. Il botteghino è attivo dal martedì al venerdì ore 10.30 – 12.30 | 16.30 – 19 e due ore prima dello spettacolo. Previsti anche abbonamenti alla Stagione serale e a combinazioni di spettacoli a prezzi agevolati.
Per informazioni si può chiamare il botteghino del Kismet (strada San Giorgio martire 22F, Bari) al numero 335 805 22 11. La Stagione completa è disponibile sul sito www.teatridibari.it.
SCHEDA ARTISTICA
sistemaGaribaldi – Linea d’Onda – Trame Contemporanee festival
KAMPAI !
o dell’umana finitezza
un atto teatrale composto e messo in scena da Nunzia Antonino, Annarita De Michele e Rossana Farinati
curato da Carlo Bruni
ricerca coreografica Chiara Michelini
con la complicità di Marianna De Pinto e l’aiuto di Bruno Ricchiuti
contributi per la scena e i costumi di Bruno Soriato e Monica De Giuseppe
un ringraziamento particolare a Rosellina Goffredo
con il sostegno di TerraMare Teatro, Comune di Nardò, Teatro Comunale di Ruvo, Bottega degli Apocrifi, Malalingua Teatro.
Nei mesi della pandemia, nell’impossibilità di compiere i gesti intimi del commiato, si è avvertita più potentemente la mancanza di un tempo, di un luogo e di un atto condivisi per celebrare il passaggio. Tracce di una ritualità perduta, con particolare riferimento alle nostre tradizioni, hanno così animato il principio della ricerca che, forse per questa ragione, ha privilegiato il movimento e l’azione coreografica piuttosto che la parola, maturando via via la convinzione di quanto difficile per quest’ultima, sia trattare quella frontiera: quella soglia che partecipa alla vita dandole compiutezza, tanto da essere in alcune culture festeggiata. Così è nato il titolo Kampai che include la k, richiamando l’esclamazione con cui i giapponesi brindano “alla vita” e l’aver campato, l’aver vissuto: obiettivo non scontato per nessuno. I nostri personaggi – tre figure femminili – disegnano quella minima geografia necessaria all’evocazione del commiato. Presenti: una vita addolorata, una morte prematura e chi, per volontà o “incarico”, ha il compito di custodirne la delicata relazione. No, non sono simboli ma persone, con quanto comporta a proposito di sentimenti, fragilità ed altro.