Con il susseguirsi della tournée della conferenza-spettacolo “Prendetevi la Luna” nel mese di giugno, Paolo Crepet, rinomato psichiatra, sociologo, educatore, saggista e opinionista torinese, fa il suo ritorno in Puglia a grande richiesta. Due imperdibili appuntamenti organizzati da Aurora Eventi (in una produzione Charlotte Srl): martedì 18 giugno alle 21, al Castello di Acaya a Vernole (Lecce), e mercoledì 19 giugno alle 21, alle Cave di Fantiano a Grottaglie (Taranto). I biglietti sono disponibili su ticketone.it a partire da lunedì 5 febbraio. Per ulteriori informazioni: 328.351.94.02.
Lo spettacolo, ispirato all’omonimo libro pubblicato da Mondadori, continua il suo tour, dopo il successo degli ultimi eventi che hanno visto ovunque il sold out. Crepet riflette: “Incontro molte persone e mi chiedo cosa possano cercare da me. Senza dubbio, una guida, una speranza, forse persino una luce in grado di accendere i cuori di giovani e meno giovani. C’è una sete e una fame di parole, di pensiero. Ricerca di un’eresia in un mondo troppo codificato. Non posso che suggerire loro ciò che mi sono ripetuto per anni: ‘prendetevi la luna’. Siate ambiziosi, cercate la vostra unicità. Alzate la fronte e continuate a sognare. Il pericolo risiede nella bonaccia delle emozioni, nella rassegnazione, in chi semina accidia e smarrimento, come se fosse la regola del più aggiornato marketing dell’esistenza. Opporsi a tutto ciò è il mio desiderio, la mia missione, la ragione per cui continuo a peregrinare nelle piazze e nei teatri. Cerco libertà, passione, coraggio. Il resto è noia”.
In “Prendetevi la Luna”, Paolo Crepet affronta i temi a lui più cari, come l’educazione, la scuola e la famiglia, con un chiaro obiettivo: fornire uno strumento per orientarsi oltre la coltre di nubi che oscura la luna, ovvero la speranza. Rivolgendosi ai giovani (e non solo), Crepet invita a prendersi la luna. “Prendetevi la luna” – sottolinea il sociologo – non è un consiglio, ma una suggestione. Valido non solo nei momenti difficili, ma anche in quelli di gioia, quando si tende alla rassegnazione più che all’esaltazione. La luna è lì apposta, scompare e ricompare: proprio perché se fosse sempre presente, sarebbe banale. Funziona come il desiderio, che implica la ricerca delle stelle proprio quando sembrano nascoste da qualche parte dell’universo. Oggi più che mai, siamo catturati dal presente, temendo ciò che potrebbe giungere o essendo sazi di ciò che possediamo.
Daniele Milillo