Sabato 9 marzo alle 21.30 va in scena al Teatro Arena del Sole di Bologna, nell’ambito di CARNE-focus di drammaturgia fisica di ERT curato da Michela Lucenti, Io non sono nessuno della regista e performer Emilia Verginelli, anche in scena insieme a Muradif Hrustic e Michael Schermi.
Lo spettacolo ripercorre la storia di Verginelli, che ha svolto per sedici anni attività di volontariato all’interno di una casa-famiglia portandovi il teatro, e lo fa interrogandosi su ruoli, identità e rapporti umani in un viaggio condiviso con Muradif, ragazzo nato in un campo Rom e oggi danzatore di break dance, e l’attore e performer Michael.
Il progetto, finalista al premio Scenario 2019, è stato presentato in anteprima a Short Theatre 2020 e ha debuttato nel 2021 a Santarcangelo Festival 2050.
«Quello della casa-famiglia – scrive la regista – è un luogo da chiamare casa per chi non ha famiglia, dove i ruoli originali di madre-padre-figlio sono sostituiti da altri: educatore, tutore legale, avvocato, assistente sociale, giudice, psicologo, genitore affidatario, genitore adottivo, suora, volontario… Cosa implicano tutti questi ruoli? Cosa definiscono? Cos’è un ruolo?».
Partendo da queste domande si sviluppa un’indagine sui rapporti umani, attraverso le interviste di Muradif, Michael, Daniele, Marilù, Siham e Pasquale, il padre della danzatrice: i ruoli ci sono sempre o si può vivere senza? Nel teatro i ruoli diventano un gioco di travestimenti da fare e disfare, per reinterpretare la memoria, per ridefinire un’identità: la breakdance, l’esperienza condivisa, lo stare insieme, parole e movimenti dialogano in scena e mettono in luce i punti di vista differenti, diventando parte integrante della performance.
«Se per un bambino o una bambina che arriva in casa-famiglia – continua Verginelli – la parola “famiglia” diventa quel mondo di fuori a cui tanto aspira, si crea inevitabilmente una separazione tra mondo dentro e mondo fuori. Ma chi sono tutte queste persone con cui condividiamo dei ricordi, una vita, delle responsabilità? Comunità, collettività: cosa significano queste parole? Chi siamo noi di fronte alle altre persone? In questo spazio scenico, nel silenzio del nostro stare, immaginiamo di annullare questa separazione tra dentro e fuori, tra teatro e strada, tra ciò che rappresentiamo e ciò che siamo. Condividere uno spazio, una passione, dei valori, diventa importante come, e più, dei legami di sangue. Cercando di scavare per riscoprire, sotto questa maschera di ruoli, che possiamo semplicemente essere, anche solo per un istante, chiudendo gli occhi: Emilia, Muradif e Michael».
I tre performer in scena ripercorrono ricordi, compongono scatoline di fiammiferi, attaccano vecchie fotografie, danzano per costruire una sorta di archivio vivente della propria memoria e di quella collettiva.
Muradif Hrustic (detto Mura) è nato a Roma il 16 aprile 1999 in un campo Rom. Dall’età di 8 anni vive all’interno di una casa-famiglia, una struttura indicata dal tribunale dei minori dove resta fino a 21 anni. A 14 anni inizia a ballare la breakdance, passione che coltiva sempre anche durante i suoi studi al liceo professionale di meccanica. Nel tempo libero si allena e il sabato e la domenica balla con un gruppo di amici a via del Corso.
Michael Schermi collabora, tra gli altri, con Neil LaBute, Luciano Melichionna, Barbara Nativi e il Teatro della Limonaia, Industria Indipendente e Marco Calvani, con il quale fonda il collettivo teatrale Mixo’ nel 2005. Il suo debutto cinematografico avviene nel film Notte prima degli Esami; successivamente lavora con Liliana Cavani, Danny Boyle, Cosimo Alemà e Brando De Sica. Contemporaneamente si forma, prima da autodidatta e poi con Letizia Russo, come sceneggiatore e drammaturgo; il suo primo testo per il teatro è La Calma Olimpica. Viene selezionato da Lucia Calamaro per la prima fase del percorso drammaturgico “Scritture”.
Emilia Verginelli nasce a Roma e si diploma negli Stati Uniti, è attrice, performer e regista. Dal 2001 collabora per dieci anni all’Opera Don Guanella di Roma, un istituto che accoglie persone con disabilità, come volontaria teatrale. Nel 2003 crea un laboratorio teatrale permanente all’interno di strutture del tribunale dei minori per cui fonda in seguito la Onlus Gruppo Sorriso. Dal 2004 lavora nel cinema e dal 2011 al 2019 è membro della compagnia Sud Costa Occidentale di Emma Dante. Ad oggi è attiva nei progetti Regalo Sospeso e Presente Sospeso che si occupano di inserire adolescenti non accompagnati nel mondo del lavoro. Dalla volontà di creare una rete di collaborazioni e condivisione tra le diverse realtà teatrali contemporanee, nel 2010 crea fivizzano27, spazio culturale indipendente nel quartiere Pigneto di Roma. Dal 2019 firma la regia e l’ideazione di Io non sono nessuno: il progetto è finalista al premio Scenario 2019 e arriva in anteprima a Short Theatre 2020, per debuttare poi nel 2021 a Santarcangelo Festival 2050. Nel 2023 presenta in prima assoluta Lourdes sempre a Santarcangelo Festival, anche questo un lavoro in cui indaga dove si colloca il sé oltre la collettività.
con Muradif Hrustic, Michael Schermi, Emilia Verginelli
contributi video e audio Pasquale Verginelli, Daniele Grassi, Marilù Rebecchini, Siham El Hadef
luci Camila Chiozza
collaborazione alla drammaturgia Luisa Merloni
aiuto regia Brianda Carreras
comunicazione Federica Zacchia e Linda Sessa
assistente al lavoro scenico Gioia Salvatori e Aglaia Mora
post-produzione Matteo Delai
produzione Bluemotion e 369gradi
in coproduzione con Santarcangelo Festival
con il sostegno di fivizzano27/mixò ass.culturale, Angelo Mai, carrozzerie| n.o.t
con la collaborazione di Teatro di Roma – Teatro Nazionale
progetto finalista premio scenario 2019 e semifinalista in-box project 2020
foto di scena Claudia Pajewski
nell’ambito di CARNE focus di drammaturgia fisica
Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 – Bologna
Prezzi dei biglietti: da 7 € a 15 € esclusa prevendita
Biglietteria: dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00
Tel. 051 2910910 – biglietteria@arenadelsole.it | bologna.emiliaromagnateatro.com