Sabato 9 marzo (alle 21) e domenica 10 (alle 19) torna in scena al Nuovo Teatro Abeliano di Bari (via Fanelli 226/1) l’Anonima GR con lo spettacolo «Il fantasma». Sul palco, insieme allo storico duo formato da Dante Marmone e Tiziana Schiavarelli, c’è anche Brando Rossi.Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Abeliano (infotel: 080.542.76.78, dalle 17,30), on line su vivaticket.com e in tutti i punti vendita del circuito Vivaticket. Lo spettacolo (già recensito dal Cirano Post: https://www.ciranopost.com/2024/01/04/liberarsi-dal-cinismo-della-vita-ridendo-delle-nostre-paure-tiziana-schiavarelli-e-dante-marmone-regalano-buonumore-con-il-remake-del-loro-cavallo-di-battaglia-il-fantasma/) avrà altre quattro repliche a marzo: sabato 16 (alle 21) e domenica 17 (alle 19), sabato 23 (alle 21) e domenica 24 (alle 19).
La storia di uno degli ultimi spettacoli scritti da Dante Marmone (qui anche regista) e Tiziana Schiavarelli – che continua a far registrare uno straordinario successo di pubblico ad ogni messa in scena – è ambientata in una casa antica avuta in eredità, in cui si manifestano strane presenze e voci inquietanti. Carmela è una donna fragile e suggestionabile, succube del suo ambiguo marito. Tra di loro si intromette un vecchio fantasma, abbastanza smemorato, deciso a vendicarsi sui discendenti di suo cugino Federgeo, che lo murò vivo per impossessarsi di tutti suoi beni.
Questi, alcuni degli ingredienti della pièce: un horror-comic che si sviluppa in un racconto ondivago, con personaggi e situazioni strampalate sul filo dell’incredibile, tra il normale e il paranormale, che rivelano aspetti imprevedibili e oscuri della psiche umana. I personaggi «normali» poi, sono rappresentati da un improbabile «Ghostbuster», chiamato per catturare e distruggere il fantasma della casa, oltre all’esorcista che cercherà di liberare Carmela da un inesistente demone che la possiede.
Nell’insieme, tutti loro hanno qualcosa di paradossale, di clownesco, che colora di comicità lo spettacolo, in un intrigo di antiche credenze incarnate nelle nostre menti, che ci fanno credere ciò che non esiste, quasi per fuggire dalla razionalità della vita. Due racconti si intersecano di continuo: uno fantastico e l’altro reale, ma alla fine convergono in un finale che scompagina tutto, confondendo il razionale con l’irrazionale, lasciando così in sospeso vendette e giuste punizioni.
«Ma nella vita non è mai certo il giusto – spiega Dante Marmone -, ed è proprio per questo che alla fine resteranno insolute alcune domande. Tutto è trattato con la comicità satirica che contraddistingue l’Anonima GR, perché con l’ironia e il sorriso si vince la paura dei fantasmi e il cinismo della vita».