Dopo il debutto con “Old Fools”, il festival Trame Contemporanee entra nel vivo con due settimane ricche di appuntamenti: due spettacoli, “Lockdown”, scritto, diretto ed interpretato da Alessandra Mortelliti e Fabrizio Lombardo e “La zia d’America” con Paolo Panaro, il primo atto della nuova sezione Trame contemporanee al tempo dei piccoli, realizzata in collaborazione con il Festival La città bambina a cura di Kuziba e sQuola Garibaldi e l’avvio della sezione Lab, dedicato al “Mindful Acting” con l’attore e regista Daniel Bradford.
Domani e giovedì 30 maggio alle 21 al Teatro Babilonia di Molfetta, andrà in scena “Lockdown” di Alessandra Mortelliti e Fabrizio Lombardo. Indagine su un confinamento condiviso, quello tra Luca, affetto dalla sindrome di Tourette, che vive recluso nel suo appartamento pieno di comfort come se il lockdown non fosse mai terminato, e l’estrosa Grazia, goffa e solare, pagata dall’uomo per vedere insieme, possibilmente in silenzio, film romantici sul mega televisore al plasma di Luca, ma con tutte le restrizioni da Covid-19 (mascherina ffp2, amuchina sulle mani, opportuno distanziamento). Due solitudini a confronto, forse un’amicizia nascente, di certo due segreti che potrebbero cambiare la stramba routine tra i due. Una commedia dai toni intimi, a tratti allegra e lieve, a tratti malinconica e crudele, in cui lo spazio scenico è riempito dai due corpi dei protagonisti, un uomo e una donna, agli antipodi sia per fisicità, che per attitudine caratteriale.
Venerdì 31 maggio, al Teatro Babilonia, invece la Compagnia Diaghilev porta gli spettatori in un non precisato paese dell’interno della Sicilia, nel 1943, alla vigilia dello sbarco degli alleati. “La zia d’America” di Leonardo Sciascia (adattamento di Fabrizio Catalano) rivive sulla scena grazie all’interpretazione di Paolo Panaro, che cura anche la regia dello spettacolo, nei panni del giovane protagonista che racconta speranze e timori legate all’arrivo degli americani. Una provincia immobile dove sembra non accadere nulla. Una parte del paese brucia ritratti di Mussolini e tessere del fascio, l’altra parte festeggia i liberatori. Preti impauriti, donne di malaffare, avvocati traditori, mezzani che si mettono a servizio dei soldati, prostituzione, mercato nero. Intanto, mentre la Storia scorre veloce sulle macerie dell’Italia del dopoguerra, la ricca zia del protagonista sta per arrivare in Sicilia dall’America con la sua famiglia su una grande nave per un voto fatto alla Madonna del paese.
Primo atto della nuova sezione Trame contemporanee al tempo dei piccoli,sabato 1 giugno, nell’ex convento dei Domenicani a Ruvo di Puglia, con “Q come scuola” scritto e diretto da Luca Chieregato con Rossella Guidotti. Il 4 giugno, a Corato sarà la volta di “Arturo” di e con Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich, spettacolo, vincitore del Premio Scenario Infanzia 2020 e del Premio della Critica FringeMI 2022.
Primo appuntamento anche per Trame Contemporanee LAB, laboratori rivolti a professionisti nell’ambito del teatro e delle arti performative che si terranno al Teatro Babilonia, a Molfetta. Dal 3 al 5 giugno, in programma “Mindful Acting”: workshop di alta formazione in cui i partecipanti esploreranno un training sulla recitazione consapevole attraverso sessioni incentrate sulla consapevolezza di sé, sulla presenza incarnata e sulla connessione emotiva. Integrando mindfulness e psicologia positiva al training attoriale, si lavorerà sul perfezionamento delle capacità recitative e sulla promozione di una più profonda comprensione di sé stessi e del proprio mestiere. Conduce Daniel Bradford, attore, regista e fondatore del centro di Mindful Acting a Manchester e direttore artistico della società di produzione teatrale e cinematografica Play With Fire Productions.