Alle proiezioni dei film Pixar, i bambini non si vedono più.
Infatti, poco meno di dieci anni fa, Inside Out fece breccia soprattutto nei cuori e nelle menti del pubblico adulto.
La piccola Riley Andersen, e la sua famiglia, aveva risvegliato, dato corpo e forma alle nostre emozioni, ai nostri ricordi, alle zone della nostra mente conscia e subconscia.
Gioia, Rabbia, Tristezza, Disgusto, Paura potevano finanche fungere da piccola terapia più o meno involontaria, guardarle in faccia ci ha aiutate e aiutati a gestirle, ad accarezzarle, a creare dei piccoli fenomeni a partire dai loro colori.
Il team Pixar ha pensato di stupirci nuovamente con il secondo capitolo della saga: la Pubertà suona nella testa di Riley e d’improvviso la sua mente e i suoi sentimenti diventano oggetto di una pesante ristrutturazione.
Nuove emozioni si affacciano, sul sottofondo di un tema sempre presente nell’adolescenza, quello che nel dubbio incazzarti con tua madre è sempre la soluzione: Ansia, Invidia, Imbarazzo, Ennui, ossia quel mix di Noia, Sarcasmo, Disprezzo, con un irresistibile accento francese che nel doppiaggio italiano è reso da Deva Cassel, figlia di Vincent e Monica Bellucci. Ancora non c’è spazio per la Nostalgia, che prova più volte a irrompere nel racconto.
Complice un campo estivo di hockey ad alto tasso di competizione, Riley si trova per la prima volta ad affrontare contesti nuovi e nuove conoscenze. Ansia e Invidia, alleate nel bisogno di riconoscimento sociale, sembrano avere la meglio, fino a mettere Riley in pericolo. Riusciranno le vecchie amicizie e i vecchi sentimenti a mantenere intatta la Coscienza del Sé e a far sì che Riley, più che assecondare le pressioni esterne, sia prima di tutto felice?
Come al solito, in quella crisi che altro non è che una transizione perenne che a noi preesiste e sopravvive, non vince chi primeggia, ma chi si adatta pur restando fedele al proprio essere, non fanno eccezione le emozioni e le idee che sembrano scolpite nel marmo. Devono necessariamente cambiare, per mantenerci in equilibrio.
Si vocifera che ci sia un terzo episodio, teso a esplorare nuove e complesse cose della vita, anche alcune che, per semplificazione o volontà di rendere “Inside Out 2” un film per bambine e bambini nonostante in sala ci siano prettamente i grandi.
Beatrice Zippo