La sua ultima esibizione barese è stata il 9 marzo scorso, al Teatro Forma, insieme a Scott Hamilton, Guido di Leone, Renato Chicco, Andy Watson e Giampaolo Laurentaci. Da subito l’intesa con gli altri musicisti è stata evidente e tangibile. Il timbro del suo strumento ha suscitato interesse in tutti gli spettatori presenti. Un gran bel concerto organizzato dall’Associazione Culturale Musicale Nel Gioco del Jazz per la terza edizione della rassegna Musiche Corsare. Non è stata la prima occasione per Jim Rotondi di suonare a Bari, vista la sua amicizia con i nostri musicisti, ma purtroppo è stata l’ultima.
Causa un infarto fulminante, la sera di domenica 7 luglio, Jim si è spento a soli 61 anni, tra le braccia della moglie Julie nella loro casa francese.
Ovviamente di origini italiane, James Robert Rotondi, era nato nel 1962 nel Montana. E’ stato uno straordinario trombettista jazz, compositore, arrangiatore, educatore e direttore d’orchestra statunitense. Ha suonato a New York City per circa vent’anni prima di trasferirsi in Austria. E’ stato insegnante all’Università di musica e arti drammatiche di Graz, in Austria. Ha iniziato a suonare nelle formazioni di Ray Charles e Lionel Hampton, per poi passare attraverso tantissime collaborazioni quali la Toshiko Akiyoshi Jazz Orchestra , Lou Donaldson e George Coleman (solo per citarne alcuni).
Rotondi è stato altresì leader di un quintetto, che comprendeva il vibrafonista Joe Locke , nonché membro del gruppo “One for All”.
Per chi ha avuto modo di apprezzarne la sonorità particolare del suo strumento ed il fraseggio fluido, lascia un vuoto incolmabile. L’improvviso decesso poi, ha rattristato tutti noi, che abbiamo avuto modo di apprezzarne le doti di musicista e di uomo.
Per rendergli omaggio, la moglie Julie ha usato queste parole: “… Era una forza motrice, un musicista tremendamente lavoratore, un mentore per molti, un amico fedele, un compositore strepitoso, un marito meraviglioso. Non l’ho mai sentito dire niente di negativo su nessuno, si concentrava sempre sul positivo, era una persona di classe con un acuto senso dell’umorismo …”
Ci piace ricordarlo così. Fai buon viaggio, Jim. Rimarrai nei cuori di chi ha avuto modo di apprezzarti.
Gaetano de Gennaro
Foto di Gaetano de Gennaro
Grazie per questo bellissimo articolo in omaggio a mio marito Jim. Cordiali saluti, Julie