Riparte la rassegna “Teatri a Sud”, ideata e promossa da Astràgali Teatro di Lecce, con la nuova programmazione estiva che vedrà il coinvolgimento, da fine luglio a settembre, di artisti e nomi importanti dell’ambito culturale e teatrale.
Si parte con un doppio appuntamento, a cura dalla compagnia Diaghilev di Bari che porterà in scena la rivisitazione di due classici della letteratura internazionale: “Le mille e una notte”, previsto per il 23 luglio, e “Decameron”, in programma il 24 luglio. Entrambi saranno interpretati e diretti dall’attore e regista Paolo Panaro e si terranno alle 21.30 presso la Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce.
Grande attesa per la data del 2 agosto, in cui, alle 21.30, il Giardino Storico della Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce ospiterà “Cantica Antigonae- Lamento per il corpo del nemico”. Un lavoro teatrale, scritto e diretto da Fabio Tolledi, con l’interpretazione di Roberta Quarta, Simonetta Rotundo, Matteo Mele, Anna Cinzia Villani e le musiche di Mauro Tre. Uno spettacolo di Astragali Teatro, che attraversa il mito di Antigone, voce contro lo strazio della guerra, all’interno di una pratica di Ecologia Teatrale, basata sul rispetto e l’ascolto dei contesti naturali. Lo spettacolo verrà replicato domenica 4 agosto, alle 21.30, nel Campo dei Frutti Antichi di Ruralia a Monteroni di Lecce.
La rassegna proseguirà con altre tre opere, tra le più apprezzate e conosciute tra quelle prodotte da Astràgali Teatro e che si svolgeranno alle 21.30 presso la Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce. Mercoledì 7 agosto in scena “Fimmene!”, nato dalla collaborazione tra la compagnia teatrale leccese e la cantante Anna Cinzia Villani, nel quale i canti popolari delle donne si mescolano alla poesia di Fabio Tolledi. Venerdì 9 agosto sarà la volta de “La rosa bianca”, un recital che esplora la relazione tra musica pop e poesia a partire dagli anni ’50 del secolo scorso fino a oggi, con la regia di Fabio Tolledi, sul palco insieme alle attrici Roberta Quarta e Simonetta Rotundo, e il pianista Mauro Tre. Domenica 28 agosto in programma “Medea, Desir”, uno spettacolo che parte da scritture dense e immaginifiche che si annodano alla parola poetica, dove l’amore, la gelosia, il rancore e il desiderio si rincorrono nel tempo. Medea, madre, donna straniera, cerca di sfuggire all’insulto della Storia che l’ha voluta per secoli fissata nell’orrore dell’infanticidio. Regia di Fabio Tolledi, con Roberta Quarta, Simonetta Rotundo, Matteo Mele e Anna Cinzia Villani.
Teatri a Sud ospiterà, dal 29 agosto al 1° settembre, anche la Summer School di filosofia ed arti performative ‘Soglie’. L’iniziativa, giunta alla sua quarta edizione, è a cura di “Kaiak. A Philosophical Journey” e Astràgali Teatro, e gode del Patrocinio della Società Filosofica Italiana. I lavori della Summer School saranno realizzati in forma di Residenza Filosofica e partiranno dal concetto di “Soglie”, intese come spazi di passaggio o di esclusione, ma anche come tempi disordinati oppure immobili, di trasformazione, snodo, attraversamenti insidiosi.
Domenica 1° settembre, alle 21.30, nella Distilleria De Giorgi, si terrà lo spettacolo “La Betissa”, un reading di Fabio Tolledi e Mauro Tre tratto dal libro di Antonio Verri “La Betissa. Storia composita dell’uomo dei curli e di una grassa signora”, dove trama e personaggi alimentano un piano narrativo non naturalistico. Una disperata favola a tinte fosche, un allucinato viaggio nell’inconscio e nel linguaggio che rappresenta una svolta decisiva nella ricerca espressiva del poeta, che tenta un’indagine ossessiva sulle relazioni che intercorrono fra le parole e le cose.
Si termina il 6 e 7 settembre, alle 21.30, nella Distilleria De Giorgi, con gli spettacoli di Mana Chuma Teatro: “Quanto resta della notte”, di e con Salvatore Arena, il cui testo nasce dalla necessità di andare oltre la notte per immaginare un tempo dedicato all’amore, per vivere la malattia come guarigione, la morte della madre come riavvicinamento di un figlio alla vita, e “Parole come onde”, di e con Massimo Barilla ed Elizabeth Grech, un viaggio attraverso le lingue del Mediterraneo con le parole si trasformano, si innestano, s’intrecciano, s’integrano e raccontano un patrimonio comune che solo la poesia può valorizzare fino in fondo.
La rassegna Teatri a Sud è ideata da Astragali Teatro, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Puglia, e con la collaborazione del Comune di San Cesario di Lecce.
Info: Tel. 389.2105991 mail: teatro@astragali.org, www.astragali.it, www.distilleriadegiorgi.eu
Giovedì 18 luglio, Astràgali Teatro è stato ospite del Festival “Franco Basaglia 100”, importante rassegna organizzata dalla compagnia Chille de la Balanza a Firenze e prodotta in occasione del centenario della nascita dello psichiatra veneziano a cui si deve l’approvazione dell’omonima legge 180. Il Festival ha preso il via lo scorso 2 giugno e si concluderà il 15 agosto, con un ricchissimo programma di spettacoli, presentazioni di libri, proiezioni di film con la presenza dei massimi esperti in materia. All’interno della manifestazione è andato in scena “Fimmene!”, lo spettacolo di teatro e musica di Astràgali Teatro, per la regia di Fabio Tolledi e Anna Cinzia Villani. Sul palco, insieme alla stessa Villani, le attrici Roberta Quarta e Simonetta Rotundo, con le musiche dal vivo eseguite da Fabio Tolledi e la partecipazione dell’attore Matteo Mele.
Lo spettacolo di teatro-musica “Fimmene!” è frutto di una lunga ricerca sui canti popolari salentini condotta dalla cantante e ricercatrice Anna Cinzia Villani, in particolare su canti di donne e che parlano delle donne: canti di lavoro e d’amore, canti di nostalgia, canti di lotta e desiderio. Da questi canti, nascono i testi poetici scritti da Fabio Tolledi. La poesia di Tolledi è la poesia dei corpi che stanno presso il proprio suono, che si aprono come vie impreviste ad immagini di urgente, essenziale bellezza. Le parole si intrecciano sonoramente alle melodie dei canti che parlano di antichi gesti, della voce che forte trascorre sulla terra e va verso il cielo, verso il mare. Canti polivocali, canti per più voci che portano con sé racconti, visioni di un mondo forse più vicino ai suoi gesti. Un affresco su come le donne vengano raccontate nei canti del nostro patrimonio culturale, e su come esse stesse si raccontino attraverso il canto. Voci di donne che cantano la parola con coraggio ed ironia e che cambiano, attraversando i tempi.