La I edizione dello IOD Festival regala a Taranto l’unica data estiva in Puglia di “Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo”, il tour della reunion dei mitici Elio e le Storie Tese

Dopo il successo del tour nei teatri, con oltre 40 date esaurite, questa estate a grande richiesta Elio e le Storie Tese stanno portando di nuovo sui palchi italiani lo spettacolo «Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo». L’unica data in Puglia si terrà venerdì 26 luglioalle 21,30 a Taranto, in Villa Peripato, ed è organizzata da Aurora Eventi, all’interno della prima edizione dello IOD Festival (il tour è prodotto da Hukapan e Imarts). I biglietti sono in vendita su ticketone.it, e in tutti i punti vendita del circuito Ticket One. Infotel: 328.351.94.02.

Sul palco, vedremo Elio (Stefano Belisari, voce, flauto traverso, chitarra ritmica, basso elettrico, percussioni), Faso (Nicola Fasani, basso elettrico, voce, batteria, ukulele), Cesareo (Davide Luca Civaschi, chitarra, voce, basso elettrico), Vittorio Cosma (tastiera, cori, chitarra), Jantoman (Antonello Aguzzi, tastiera, cori), Paola Folli (voce, cori, tamburello, maracas), Luca Mangoni (coreografie, voci, cori). E per la prima volta ben due batteristi, che sostituiscono per questo tour Christian Meyer.

Il loro sarà uno show tra il sacro e il profano, che si apre come una messa laica, in cui vari personaggi di attualità vengono invitati a pregare per i fan del celebre gruppo, fondato nel 1980 da Stefano “Elio” Belisari. Uno spettacolo che si chiude con la certificazione che tutto è stato suonato in diretta: «Senza basi, senza campionamenti, senza autotune, insomma senza un cazzo, tutto fatto in casa».

Elio e le Storie Tese, vestiti di bianco, immersi in una scenografia studiata nel dettaglio, con la preziosa regia di Giorgio Gallione, sanno raccontare il nostro tempo in modo ironico e affascinante. Da «La terra dei cachi» a «Supergiovane», da «Servi della gleba» a «Valzer transgenico», il repertorio della band è sempre attuale, perché in fondo la mentalità italiana non cambia mai, c’è sempre un buon motivo per scandalizzarsi.

Lo spettacolo unisce alla musica i racconti e le immagini originali di una creatività senza limiti, per un viaggio attraverso le contraddizioni del nostro Paese, condotto con maestria e humour senza pari dagli Elio e le Storie Tese.

«”Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo” – spiega il regista Giorgio Gallione – è un picaresco viaggio musicale nel repertorio vecchio… (e anche no…!) di Elio e le Storie Tese. Una radiografia folle e ragionata della nostrana “Terra dei Cachi”, dove gergo, ironia, incursioni surreali e filosofia assurdista disegnano un bel paese italiota grottesco e contemporaneo, popolato di bellimbusti modaioli e adrenalinici, o di improbabili ammaestratori di cozze, di onorevoli poco onorati o di coltivatori biologico/transgenici, di bizzarri animali da bestiario fantastico o da hippies ormai imbolsiti e fuori tempo massimo. Canzoni, monologhi, scherzi musicali, performance strumentali virtuosistiche e sciagurate, come è nello stile mitico e identitario del gruppo. Grande capacità musicale e talento compositivo al servizio di un racconto deflagrato e sempre sorprendente, dove metodo e follia, genio e sregolatezza incrociano continuamente strade e ispirazioni. Un concerto teatrale senza un attimo di tregua, dove lo sguardo dissacrante e giocoso di Elio e le Storie Tese genera comicità e paradosso. Uno sberleffo ironico e autoironico, dove il riso o il comico non sono mai digestivi, ma piuttosto sovversione del senso comune, strumenti del pensiero divergente, ludica e ragionata aggressione alla noia. Uno sguardo beffardo e esilarante che attraverso la musica e le canzoni crea divertimento, spiazzamento e stupore. Perché, dice il poeta, senza lo stupore c’è soltanto l’ovvio».

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