Martedì 27 agosto alle 20,30, nei Giardini Mizzi di Bari (quartiere Loseto, via Monsignor Nuzzi), si conclude la seconda edizione della rassegna «Tra Musica e Parole», sostenuta nell’ambito dell’avviso comunale «Le due Bari 2024». «Piazzolla…il Tango» è il titolo del concerto incentrato sulle suggestioni del tango argentino e di uno dei suoi più noti maestri e compositori, l’argentino Astor Piazzolla. Sul palco uno dei migliori musicisti italiani dell’ultima generazione: Fabio Furia, al bandoneón, suonerà insieme al quintetto d’archi «Gershwin», formato da Fabrizio Signorile (violino), Alessandro Fiore (violino), Francesco Capuano (viola), Elia Ranieri (violoncello), Giuseppe Latrofa (contrabbasso). L’ingresso è libero.
Sarà un impaginato musicale costruito ad arte, nel quale gli archi si fondono con il timbro unico ed affascinante del bandoneón, in un alternarsi di motivi danzanti e melodie malinconiche, introspettive e delicate, con sonorità che raggiungono vette altissime nel potente finale.
Il bandoneón, strumento iconico del tango, con la sua vena misteriosa e appassionata, rievoca i grandi del passato attraverso le trame compositive del grande Astor Piazzolla, spingendosi fino alle avanguardie del ‘900 e del jazz più sofisticato. Un concerto denso ed appassionante che, intriso d’emozione autentica, conduce l’ascoltatore alla meravigliosa scoperta del bandoneon e dell’armonioso intreccio con la formazione d’archi.
Quanto a Fabio Furia, è considerato uno dei più grandi bandoneonisti europei contemporanei. Vanta una carriera concertistica di respiro internazionale e si esibisce in teatri e festival quali il Parco della Musica di Roma, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Bozar di Bruxelles e l’Onassis Culture Center di Atene. Ha collaborato frequentemente con musicisti e ensemble come Anna Tifu, Stefano Pagliani, Juan José Mosalini, I Solisti della Scala e l’Orchestra Sinfonica di Kiev. È fondatore dell’Accademia Italiana del Bandoneón.
La rassegna è organizzata dall’associazione «Gershwin» presieduta da Fabrizio Signorile, con la direzione artistica di Rocco Debernardis, la direzione tecnica di Filippo De Salvo, e sostenuta nell’ambito dell’avviso pubblico «Le due Bari 2024», promosso dall’assessorato comunale alle Culture e finanziato dalla Direzione generale Spettacolo del MiC e dai fondi POC Metro.