Al via il Festival Duni 2024: venticinque anni di musica antica tra Matera e Napoli

Il Festival Duni di Matera, uno dei principali eventi dedicati alla musica antica nell’Italia meridionale, celebra quest’anno la sua venticinquesima edizione, dal 16 settembre al 10 novembre 2024. Nato nel 1999 grazie all’iniziativa di Saverio Vizziello, il festival ha ospitato negli anni grandi artisti internazionali e ha promosso la riscoperta dei compositori lucani e meridionali, come Carlo Gesualdo da Venosa e Egidio Romualdo Duni. La direzione artistica è affidata al prof. Dinko Fabris, musicologo e docente presso l’Università della Basilicata.

Il tema dell’edizione 2024 è “I suoni della festa”, un omaggio alle celebrazioni musicali tipiche del Rinascimento e del Barocco nel sud Italia, quando Napoli era il centro culturale di questa tradizione. La programmazione prevede 15 appuntamenti distribuiti in luoghi storici di Matera e Grottole, con collaborazioni importanti con festival come “Teatro Armonico” dei Girolamini di Napoli, Anima Mea-Orfeo Futuro di Bari, il Festival Inaudita di Grottole e il Leonardo Leo Festival di San Vito dei Normanni.

L’inaugurazione si terrà il 16 settembre 2024 al Museo Ridola di Matera con un doppio spettacolo di danze rinascimentali e musiche strumentali del Cinque-Seicento, intitolato “Vagheggiando inaudite bellezze”. La conclusione avverrà il 10 novembre 2024 con la “Maratona Pulcinella”, che esplorerà la figura di Pulcinella attraverso musiche di Giambattista Pergolesi e Igor Stravinsky, eseguite dall’Orchestra Sinfonica di Matera.

Il festival proporrà anche un’ampia varietà di concerti, tra cui l’esecuzione di opere sacre di Giacomo Sarcuni (Matera 1690), con due date il 20 settembre a Matera e il 21 settembre a Napoli. Tra i momenti più attesi, si segnala anche il concerto “Per Meraviglia” con il celebre liutista Hopkinson Smith e il soprano Sophie Klussmann il 22 ottobre.

Parallelamente, ci saranno masterclass, presentazioni di libri e lezioni-concerto per coinvolgere ancora di più la città e promuovere la formazione musicale.

Daniele Milillo

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