Il Festival ‘Bari Urban Lab 2024’ riscopre Italo Calvino con un doppio appuntamento con “Il barone rampicante”

Nell’ambito del cartellone di Le due Bari 2024 – Quartieri uniti dalla cultura, promosso dall’assessorato comunale alle Culture, prosegue il festival Bari Urban Lab, organizzato e promosso da Node in collaborazione con RKO, Spine, UICI – Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS, Ass. Cult. Kailìa, Ass. Mille Passi Insieme, Artes [Punto di Svolta] ed Elisabetta Sbiroli.

Oggi, sabato 21 settembre alle 17.00 nella Sede di UICI – Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS (Viale Ennio, 54 – Bari) si terrà il Workshop – “Riscoprendo… Italo Calvino”. Con la partecipazione del prof. Stefano Volta, verranno esplorati la vita e gli scritti di uno degli scrittori italiani più amati e importanti del secondo Novecento, accompagnando così il pubblico alla visione dello spettacolo serale.

A seguire, nel Parco Rossani, spazio allo spettacolo con “Il Barone Rampicante” dell’associazione Artes [Punto di Svolta].La rappresentazione teatrale, a ingresso gratuito ma con obbligo di prenotazione, si svolgerà in due turni alle 19.00 e alle 21.00 perché si tratta di un percorso a tappe per un gruppo di massimo di 50 spettatori per volta.

Qui il link per la prenotazione: https://linktr.ee/node_music

Artes [punto di svolta] propone uno spettacolo itinerante ispirato a “Il barone rampante”, uno dei testi più belli di italo Calvino. Lo spettacolo invita gli spettatori a seguire gli attori lungo un percorso dove, a intervalli regolari, appaiono tracce dell’uomo misterioso che ha preso casa fra gli alberi. Una buona occasione per immergersi nel bosco e vivere di riflesso gli slanci rivoluzionari del cuore e del pensiero di questo fantomatico Barone Rampicante, un vero filosofo della natura. Al limite del bosco, con una tavola imbandita con fiori e merletti, la Generalessa Konradine presenta l’antefatto: a pranzo suo figlio Cosimo ha avuto uno scontro con il padre, è salito su un albero e non è più sceso. Seguendo le tracce del baroncino ribelle, anche gli spettatori partono all’avventura.

A ogni svolta del cammino si incontrano diversi personaggi che forniscono informazioni sul ragazzino che ha deciso di vivere sugli alberi: la maliziosa Viola l’ha sfiorato in altalena; Biagio gli ha fornito funi, ganci e carrucole per costruirsi un riparo; il Monello non lo vuole nella sua banda di ladri di frutta, mentre il Brigante ha condiviso con lui la passione della lettura; il Cavalier Enea ha partecipato alla sua impresa di prevenzione degli incendi, e l’appassionata Zobeida attende ancora il suo ritorno.  Il tempo passa, da una scena all’altra, e Cosimo invecchiando diviene leggendario. Persino Voltaire vuole notizie dell’uomo selvatico e filosofo che all’epoca della Rivoluzione ha fatto scrivere ai suoi concittadini un quaderno di doglianza e contentezza. Lo spirito del secolo dei Lumi pervade il racconto di Calvino d’arguzia e leggerezza. Lo spettacolo lo traduce con grazia e semplicità. 

Il capolavoro della letteratura per l’infanzia sarà interpretato da due sole attrici, Melania Evangelista e Elisabetta Sbiroli, che si alterneranno per rappresentare tutti i personaggi. Il violino di Kornelia Kuzminaite invece parteciperà al ritmo della narrazione, spesso indiavolato, talvolta più largo e malinconico. Le luci di Daniel Granger renderanno magica la storia del Barone Cosimo Piovasco di Rondò, che “visse sugli alberi, amò sempre la terra, salì in cielo” (o almeno così si dice, perché l’ultima volta che è stato visto pare inseguisse una mongolfiera).

Bari Urban Lab proseguirà lunedì 23 e martedì 24 settembre all’Officina degli Esordi con il Workshop “Come nasce una canzone” – a cura dell’Associazione Culturale Spine e della cantautrice Luce.

Info e contatti

www.no-de.org – info@no-de.org

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