Il 18 ottobre il Kursaal Santalucia di Bari, uno dei teatri del Miglio barese, splendido contenitore con le sue meravigliose sale e i suoi fregi del tardo Liberty, ospiterà il Convegno “Lavoro, Valore, Identità”, una giornata organizzata dal Movimento per la Giustizia Art. 3 ETS, con il patrocinio della Regione Puglia, Università degli Studi di Bari, Consiglio Nazionale Forense e Ordine degli Avvocati di Bari e in collaborazione con APAB, che riunisce gli avvocati previdenzialisti.
Un programma ricco e variegato, fatto di giuriste e giuristi, professioniste e professionisti dell’informazione e delle scienze sociali, di rilevanza nazionale, si affiancano a contributi artistici di grande pregio.
Intervistiamo Angela Arbore, Presidente della Sezione Lavoro del Tribunale di Trani, elemento fondamentale nel Comitato scientifico di questo evento.
L’evento prevede un’ampia eterogeneità degli interventi. Come si coniugano discussione sul lavoro e questione artistica?
Anche quando mi sono occupata di formazione dei magistrati non mi sono mai distaccata dal presupposto culturale, in quanto la giurista o il giurista non dev’essere mai avulso dalla realtà e dal contesto in cui opera. Il diritto del lavoro, in particolare, si deve connettere con altri saperi, e specialmente il giurista deve essere all’interno della società, farne parte appieno. Il Movimento per la Giustizia Art. 3 ETS è un’associazione di magistrati fuori dal ANM. Questa scelta, insieme a quella di dotarsi di una forma di Ente per il Terzo Settore, per inserirsi nel sociale e affrontare tematiche che col sociale si relazionano a multiplo filo.
Si è deciso di realizzare questo evento nazionale “Lavoro, Valore, Identità” innanzitutto per l’importanza che il dettato costituzionale dà al lavoro, per il valore esistenziale che riveste, e per il fatto indiscutibile che l’essere umano si realizza attraverso il lavoro. Per questo, proprio per inquadrare la questione da tutti i punti di vista, abbiamo chiesto di intervenire anche al Presidente della società Psicoanalitica Sarantis Thanopoulos, a Massimo Giannini, tra i giornalisti più affermati a livello nazionale, e affidato un contributo video alle attrici Ottavia Piccolo e Tosca D’Aquino, oltre ovviamente allo spettacolo finale.
Un focus speciale sarà sul lavoro nel non luogo del carcere, può essere esperienza di lavoro, con un bellissimo monologo di Striano sul reinserimento, cruciale per il riequilibrio e per abbattere il pericolo di recidiva.
Insomma, sarà una polifonia che va in scena.
Quale futuro per i diritti e per il lavoro?
Il futuro è difficile, perché si arretrano le soglie delle tutele dei diritti e del lavoro, di fronte a un presente che vede un aumento delle precarietà, specialmente a danno dei nostri giovani, che ormai pensano che la precarietà sia un approccio e non un’eccezione.
Mentre lo Stato deve garantire il diritto al lavoro scritto nei primi articoli della carta costituzionale, noi richiamiamo l’attenzione della comunità barese e nazionale perché non si abbassi la soglia dell’attenzione sul lavoro, sul tipo di lavoro, e sui diritti.
Avete altre iniziative in cantiere?
Il giorno dopo il Convegno si terrà il direttivo dell’ETS a Bari sulle direttrici della legalità cui saranno improntati i progetti in cantiere, che disegnano l’inizio di un percorso sociale che porterà il Movimento a essere più di un gruppo di magistrati.
Abbiamo scelto Bari perché si è creata una rete con UniBa l’Ordine degli avvocati e degli Avvocati previdenzialisti APAB. Insomma, quando si vuole, le cose belle vengono su, e le cose belle che riguardano il diritto hanno un fondamento irrinunciabile: la relazione tra tecnico e atecnico.
Appuntamento dunque al Kursaal Santalucia di Bari venerdì 18 ottobre a partire dalle ore 09.00 fino alle ore 18.30.
L’augurio è dei più appropriati: buon lavoro.
Beatrice Zippo