Un cartellone ricchissimo di appuntamenti decisamente interessanti quello della Stagione 2024/2025 del Teatroteam ormai alle porte: ce n’è per tutti i gusti, a riprova dell’attenzione che il Teatro barese riserva, come di consueto, al suo affezionato pubblico.
Accanto ai numerosi titoli in cartellone abbiamo anche molteplici ed interessanti fuori programma, il primo dei quali è andato in scena coinvolgendo, come protagonista assoluto, il pubblico più esigente, quello dei bambini, con il musical “La Sirenetta – La voce dell’oceano” realizzato dalla Compagnia Neverland e scritto e diretto da Simona Paterniani.
Così il classico di Hans Christian Andersen ha catturato ancora una volta la sua più consona platea; lo spettacolo, come detto indirizzato al pubblico dei più piccoli, ne ha catturato l’attenzione soprattutto con i costumi colorati, le canzoni e la messa in scena che ricreava l’effetto della magia “in fondo al mar” e non a caso cito il verso della canzone simbolo della trasposizione disneyana della favola.
Premetto che sono entrata in teatro decisa a mettere da parte qualsiasi idea di confronto con il classico animato del 1991, rimasto nei cuori di tutti, purtroppo però non mi è stato possibile scinderlo dallo spettacolo cui ho assistito, essendone questo una copia esatta; e, se questo può essere un modo per attirare lo spettatore under 10, va da sé che per il pubblico più adulto, per lo più di accompagnatori ma anche di semplici spettatori, rappresenti un limite a causa della sceneggiatura quasi completamente ricalcata dal film d’animazione, con addirittura alcune battute esattamente identiche, ma comunque incapace di creare la stessa magia, in particolare a causa della colonna sonora che non poteva essere la stessa, non trattandosi di una produzione Disney.
Attenzione però: la mia non vuole essere una considerazione riduttiva; le basi ci sono, la trama era giusto riprenderla da Disney perché la favola originale manca del lieto fine che i bambini meritano, ma utilizzare le stesse battute o i nomi dei protagonisti leggermente variati per richiamare il cartone animato ha impoverito il tutto, vanificando in parte anche il lavoro sui pezzi musicali.
Tecnicamente apprezzabile la scenografia, con cambi scena introdotti da disegni sulla sabbia proiettati su uno schermo; in linea generale buono il lavoro degli attori, in particolare gli interpreti di Ursula e Finn, che, infine, ha fatto, come detto, apprezzare lo spettacolo al pubblico dei più piccoli.
Attendiamo adesso con trepidazione i nuovi appuntamenti del Teatroteam, a partire dal 3 novembre con un altro fuori programma, il musical del grande Toni Cucchiara “Caino e Abele”, seguito dalla partenza ufficiale del cartellone il 16 novembre con “Non si fa così” interpretato da Lucrezia Lante della Rovere e Arcangelo Iannace.
Gabriella Loconsole