Giovedì 24 ottobre 2024 alle ore 18.30, presso la storica Libreria Palmieri di Lecce (Via Trinchese 62), si terrà un incontro dedicato alla raccolta poetica “Nei paraggi del cuore”, esordio di Giulia Giannotta, edito da Musicaos Editore. L’autrice dialogherà con l’editore Luciano Pagano.
Giulia Giannotta (2009) vive a Leverano in provincia di Lecce con la sua famiglia, frequenta il primo anno del Liceo Classico e Musicale “G. Palmieri” di Lecce. Le piace leggere e scrivere da quando ha imparato a farlo e per lei è sempre stato un modo per conoscersi su carta e attraverso essa, anche provenendo da una generazione che fa fatica e ha paura di guardarsi negli occhi o mettere per iscritto quello che sente.
I versi della raccolta di esordio di Giulia Giannotta, «Nei paraggi del cuore», rivelano una capacità di osservazione che si pone tra superficie e interiorità, tra verità e sogno, dove l’incontro inatteso di bugia e verità fa capire al lettore che non sempre la verità è solo “vera” o la bugia è in tutto e per tutto una “falsità”. «Nei paraggi del cuore» racchiude una scrittura poetica che indaga il carattere e le emozioni, scoprendo che ciò che si vive non sempre è ciò che vorremmo, la vita non è un sogno. Così l’autrice si muove tra metafore attinte dal mondo della natura, cui aggiunge l’amore vissuto con lo sguardo delle esperienze di avvicinamento o distacco, così come possono essere vissute e concretizzate nella giovane età. Gli affetti e le emozioni offrono un impulso di crescita interiore che si colloca tra contemplazione e slancio vitale. Il linguaggio è diretto, parte da sensazioni e esperienze personali, trasfigurando gli elementi naturali in simboli del desiderio di trascendimento della propria condizione; si tratta quasi di un diario poetico, con esperienze legate al vissuto personale, che tuttavia non è solo quello di chi scrive, trattandosi di vicende e condizioni condivisibili da parte di chi ha esperienze e età simili. Così l’amicizia, l’amore, il desiderio, sono temi che si intrecciano in una scrittura consapevole che diviene uno specchio per riflettere le proprie esperienze e quelle altrui. Questo sguardo contiene frammenti di vita in versi, consapevoli e allo stesso tempo capaci di lasciarsi trasportare, «ma questo era un film già visto, / che non ha titolo o regista, / ma solo in scena / i migliori attori», o ancora «io sono qui, / sotto le macerie / di una vita così ingenua». “Nei paraggi del cuore” si incontrano così l’amicizia, l’amore inteso come sentimento reciproco di condivisione, il rapporto con la natura, il paesaggio e le creature del mondo, e ancora, il desiderio di essere vicini per condividere frammenti della propria esistenza. Un senso di adeguatezza e gioia, quasi bruciante, per la bellezza della natura e allo stesso tempo un senso di insoddisfazione che ci spinge a cercare qualcosa che è al di fuori di noi stessi, cui non riusciamo ad assegnare un nome, ma che sappiamo essere ciò che raccoglie le nostre sensazioni definendo il nostro io più intimo, «Ma è cercandomi / che continuo a perdermi». L’esordio si chiude con considerazioni sulla propria poetica, complemento di poesie in cui brevità e concisione, unite alla riflessione, concretizzano una lirica capace, «Inondata dalla poesia, / affogata dalle parole, / resa viva dai versi, / riconosci chi è colei / che rimane a galla»; il mare qui è liquido amniotico da cui emergere al mondo con la spontaneità di un respiro. [Luciano Pagano]
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