Dal 7 al 10 novembre, alla Bottega 5 dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, torna in scena con un nuovo allestimento Radio Belìce non trasmette, scritto da Giacomo Guarneri e liberamente ispirato a I ministri dal cielo di Lorenzo Barbera.
Prodotto dal Teatro Ditirammu e dall’Associazione Babel, lo spettacolo vede come unico interprete Dario Muratore, che cura anche la regia insieme a Marcello Vaccarino.
Radio Belìce non trasmette è una radiocronaca d’epoca che prende vita attraverso la voce della comunità stessa, richiamando le atmosfere della Antologia di Spoon River, ma ambientata nel contesto del terremoto del Belìce. Siamo alla fine degli anni Sessanta, un periodo in cui la storia italiana è segnata da tragedie, logiche interessate e promesse di ricostruzione mai mantenute. Il testo riflette la scarsità di risorse di quel tempo e ne fa una forza drammaturgica, riducendo all’essenziale la narrazione e la scenografia.
A dieci anni dalla sua prima rappresentazione, lo spettacolo torna quindi con una veste rinnovata, affidando a una sola voce il compito di riportare alla luce una storia rimasta impressa nella memoria di un popolo ferito. Sette sedie, un microfono e una voce bastano a evocare i ricordi di una comunità, il suo desiderio di riscatto e il sogno di una rinascita. Dario Muratore dà vita ai personaggi di questa storia, mantenendo un tessuto linguistico autentico e una tensione narrativa che evitano ogni retorica.
I biglietti (prezzo intero € 10,00) sono disponibili online sul sito www.teatroditirammu.it o direttamente sul posto. Gli orari delle repliche sono dal 7 al 9 novembre alle 21.00 e domenica 10 novembre alle 18.30.
La stagione Opera folle è resa possibile grazie al supporto del Ministero della Cultura (MIC) – Direzione Generale Spettacolo dal Vivo, dell’Assessorato Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, e dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
Daniele Milillo