La voce vibrante di Nicky Nicolai incontra l’estro di Stefano di Battista e del suo Jazz Quartet in “Mille bolle blu”, andato in scena al Teatro Vignola di Polignano a Mare. Concerto evento della sezione autunnale di “Ad Libitum”, la rassegna organizzata da Epos Teatro e diretta da Maurizio Pellegrini che, dopo la maratona estiva, si prefigge di proporre una programmazione di alto valore culturale e musicale anche in autunno (ottobre e novembre). Sette appuntamenti tra Polignano a Mare, Conversano e Mola di Bari.
Mille bolle blu nasce da un’idea di Gino Castaldo, ed è un concerto spettacolo attraverso canzoni fondamentali per la musica italiana. Canzoni che hanno avuto successo negli anni 60 – 70, ma che continuano ad essere ancora attuali. Un omaggio ai grandi autori della canzone italiana, da Mina a Lucio Dalla, da Ennio Morricone a Domenico Modugno (ovvimente).
Nicky Nicolai è una cantante romana che anche nella vita fa coppia con Stefano Di Battista. Questo dettaglio non può non influire la sua formazione musicale che nonostante la sua grande passione per la canzone italiana non può fare a meno di seguire le passioni del marito. Il suo album di debutto da solista, del 2004, si intitola “Tutto passa”, ma il suo esordio è del 1988 nel gruppo femminile delle Compilations. La notorietà arriva grazie alla sua partecipazione al Festival di Sanremo 2005 sempre insieme al Stefano Di Battista con la canzone “Che mistero è l’amore”, che vince nella categoria Gruppi e arriva quarta nella classifica finale. Nel 2006 partecipa per il secondo anno consecutivo al Festival nella categoria Donne con il brano “Lei ha la notte”. Subito dopo il Festival esce l’album L’altalena. Partecipa al Festival di Sanremo anche nel 2009 con il brano “Più sole”, in coppia con Stefano Di Battista. Una composizione scritta da Stefano di Battista insieme a Jovanotti. Subito dopo il Festival esce l’album Più sole, contenente 11 brani, quattro dei quali in duetto. Sempre nel 2009 viene pubblicato l’album Sophisticated Lady, e nel 2013 viene pubblicato “Mille bolle blu”, a nome di Nicky Nicolai e Stefano di Battista. Un’evidente ammirazione per la grande Mina e le grandi voci femminili italiane. Nel 2010 riceve il Premio Mia Martini.
Stefano Di Battista resta uno dei migliori musicisti italiani di Jazz apprezzato in tutto il mondo. La prima volta che ho avuto modo di apprezzarlo, nel 1999, suonava nel gruppo di Elvin Jones (non uno qualsiasi, ma il batterista di John Coltrane). In precedenza, per qualche anno è stato componente stabile del gruppo del pianista francese Michel Petrucciani (incidendo nel 1997 un fantastico album dal titolo Both worlds). Le sue collaborazioni sono infinite con musicisti internazionali.
Sempre nel 1997 incide il primo album a suo nome, dal titolo Volare. Da allora non ha mai smesso di volare alto. Ha acquisito una padronanza tecnica dello strumento (il sax alto) come pochi, facendo suoi gli insegnamenti del grande Charlie Parker. Ogni suo assolo è un ricamo. Ricordo anche che Il gruppo di Di Battista è stato chiamato lo scorso giugno ad esibirsi al G7 di Savelletri, di fronte ai Capi di Stato Europei.
Il gruppo si completa con una sezione ritmica tutta napoletana: l’eccellente pianista Andrea Rea, il bassista Daniele Sorrentino ed il batterista Luigi Del Prete. Tutti e tre straordinari che hanno tirato fuori tutta la grinta necessaria.
Il concerto è iniziato con alcuni successi della Nicolai: Tutto passa, Che mistero è l’amore (Sanremo 2005), Più sole (Sanremo 2009), per passare ad una serie infinita di omaggi a Pasquale Panella (Dall’inizio nei finali), a Eduardo De Crescenzo (“Ancora”, che al Festival di Sanremo del 1981 ha vinto il premio per la migliore interpretazione).
Gli omaggi a Lucio Dalla, con il quale Stefano Di Battista ha collaborato incidendo anche un album dal vivo, sono stati ben due: Piazza grande e Disperato erotico Stomp.
Un omaggio a Mina (E se domani), ed uno a Luigi Tenco (Se stasera sono qui). A mio avviso il momento piu intenso della serata è stato quello dedicato ad Erri De Luca, con il quale il gruppo si è esibito al Petruzzelli di Bari a marzo scorso. Il brano “Variante di canzone” ha raggiunto livelli altissimi di struggente bellezza.
Doveroso anche un omaggio ad Ennio Morricone, con il quale Di Battista ha avuto modo di collaborare. In altre occasioni Ha raccontato che durante una cena il Maestro gli ha dedicato un brano scritto su un pezzo di carta, e che Di Battista ha voluto intitolarlo Flora, la figlia di Nicky e Stefano. A grande richiesta, i brani di Morricone eseguiti (solo dal quartetto) sono stati due: Deborah’s theme dal film C’era una volta in America, e Gabriel’s oboe dal film Mission. Altro brano eseguito dal solo quartetto è stato Coco Chanel di Stefano Di Battista, contenuto in un album dedicato alle donne (Woman’s land).
Gran finale dedicato a Domenico Modugno con il suo Nel blu dipinto di blu, eseguito in modo corale da tutto il pubblico, con un intervento di due ragazze scelte a caso (Tiziana ed Anna) che contrariamente a tutto il resto della platea, hanno avuto modo di sfoggiare doti canore sopra la media.
Così, tra canzoni senza tempo, siparietti tra marito e moglie (che mostrano davvero un grande atto d’amore reciproco), le lodi alla bellezza del mare di Polignano, ai prodotti eno-gastronomici, ai tentativi miseramente falliti di insegnare loro qualche frase in dialetto, tutti a casa sulle note di Autumn leaves (anche questo, un frutto di stagione).
Davvero un gran bel concerto. Ascoltare questi musicisti dal vivo è sempre un gran piacere. Li aspettiamo sempre a braccia aperte, con nuovi progetti.
Gaetano de Gennaro
Foto di Gaetano de Gennaro
Il mentore di Stefano Di Battista e’ stato Massimo Urbani ( detto da lui stesso )