La III edizione del Concorso Internazionale di Canto Lirico intitolato al grande compositore “Niccolò Van Vesterhout”, di origini olandesi ma nato a Mola di Bari nel 1857, dopo due giorni tra eliminatorie e semifinale, si è concluso il 17 novembre 2024 nel Teatro Comunale, che prende anch’esso il nome dell’illustre Maestro, riscuotendo grande successo tra il pubblico che è giunto, per l’occasione ad acclamare i finalisti vincitori di questo prestigioso evento, realizzato dall’Agìmus all’interno del Festival Casa Van Vesterhout con il Comune di Mola di Bari.
Prestigiosa la giuria tecnica – presieduta dal mezzosoprano Luciana D’Intino (responsabile dei corsi di canto dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano), Angelo Gabrielli (agente lirico), Paoletta Marrocu (soprano), Vincenzo De Vivo (direttore artistico del Teatro delle Muse di Ancona), Piero Rotolo (pianista e direttore artistico dell’Agìmus) affiancata da quella della critica – composta da Livio Costarella (Gazzetta del Mezzogiorno), Pasquale Attolico e Gemma Viti (Cirano Post), e dal pubblico, chiamato ad esprimere anch’esso una valutazione ed a decretare un proprio premio.
I vincitori, tra i 34 concorrenti giunti da diverse parti del mondo, che hanno superato le eliminatorie e la semifinale aggiudicandosi cospicui premi in denaro, nell’ordine, sono stati i seguenti:
ZHANG ZHIBIN (Cina, classe 2001) primo premio (€.2000,00)
MA HAOTIAN (Cina, classe 1998) secondo premio (€.1000,00)
DI CARLO MARIAPAOLA (Italia, classe 1999) terzo premio (€.500,00)
La generosià dell’organizzazione ha previsto e riconosciuto ulteriori premi in denaro e riconoscimenti speciali tra partecipazioni a masterclass o concerti per la prossima edizione 2025 del concorso a:
DI CARLO MARIAPAOLA e ZAKAIDZE NUTSA, premio van Westerhout
BALDANTONI ANTONELLA, premio della critica
BALDANTONI ANTONELLA, premio L’Atelier delle Arti
DI CARLO MARIAPAOLA, premio Agìmus
GIOVE ANNA, Premio Ad Libitum
COMES ALBERTO, premio del pubblico
ZHANG ZHIBIN e MA HAOTIAN, ex aequo Premio Stage Door
A questo punto non possiamo che augurarci che queste giovani promesse, che hanno mostrato grinta, capacità, presenza scenica e, in alcuni casi, scelte canore ardite e originali, illuminino con la loro voce e professionalità i teatri di tutto il mondo, non dimenticando, però, realtà come quella che oggi ha creduto in loro.