Mercoledì 11, giovedì 12, venerdì 13 dicembre alle ore 20.30, presso il Teatro dell’Istituto Penale per i Minorenni “N. Fornelli”, la Compagnia della Sala Prove/Teatri di Bari – Bembè – Arti Musicali e Performative, metterà in scena “ASTERIONE Il signore delle stelle” da La casa di Asterione di Jorge Luis Borges, con drammaturgia e regia di Lello Tedeschi, interpretato da Lorenzo M. con Tommaso Scarimbolo. Il progetto è frutto della collaborazione tra Ministero della Giustizia – Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità, Istituto Penale per i Minorenni “N. Fornelli” – Bari, Bembè – Arti Musicali e Performative, Teatri di Bari/Teatro Kismet. Asterione (Signore delle stelle) è uno dei nomi del Minotauro, mitica creatura allo stesso tempo umana e bestiale, prigioniero dalla nascita in un labirinto a Creta. Borges gli ha dato voce in un racconto, La casa di Asterione, in cui è lo stesso Minotauro a narrare la propria condizione. Con Pinocchio e Amleto questo racconto è tra i miti fondativi del nostro fare teatro in un carcere minorile, e ci siamo tornati di frequente, sin dal 2002. Ora ne proponiamo una versione scenica speciale, con musiche eseguite dal vivo e composte dal musicista Tommaso Scarimbolo con il giovane detenuto attore protagonista a margine di uno specifico percorso laboratoriale dedicato alla ricerca musicale e sonora. Siamo al centro del labirinto. E Asterione, il Minotauro, non è solo. C’è qualcuno con lui e gli racconta la sua condizione, ovvero l’attesa per la propria liberazione attraverso la morte per mano di un uomo (l’eroe Teseo) che prima o poi il nostro Minotauro sa (e desidera) che ci arriverà, in quel labirinto. Che è una prigione. Ma anche casa, la sua casa. E chi sarà queso qualcuno con lui, sarà Teseo, finalmente arrivato? Chissà. Di certo sembrano conoscersi da tempo, suonano insieme, cantano, si sbeffeggiano, litigano, si divertono. Sarà vero? Oppure ciò che prende vita davanti ai nostri occhi è solo un sogno, un’allucinazione dello stesso Asterione? Alla fine questo piccolo mistero una risposta la troverà. Oppure no. Chissà. In ogni caso, vero o falso che sia, Asterione lo incontrerà, il suo agognato liberatore Teseo. Ma questi sembrerà ritrovare nell’altro parti di sé, come davanti a uno specchio deformato in cui intravede un altro possibile se stesso. Inducendoci dunque a immaginare quanto potremmo essere noi, quell’Asterione. E abitarci tutti, umani e bestiali allo stesso tempo, in quella casa prigione labirinto che lo stesso Asterione descrive allargata a dismisura, come a divorare se stessa e fino a scomparire e farsi mondo intero e poi infinito. Asterione siamo noi. E in quella casa prigione labirinto ci siamo tutti. Solo che, come ci ricorda la stessa borgesiana voce di Asterione, non ne abbiamo più memoria. (Lello Tedeschi) L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria entro mercoledì 4 dicembre. Per informazioni: 335 805 22 11 |