Si intitola «Vibrazioni di seta: il Pipa» il concerto che prosegue la ventinovesima stagione concertistica del Collegium Musicum, con la direzione artistica del maestro Rino Marrone: l’appuntamento si terrà mercoledì 4 dicembre alle 20,30 al Teatro Abeliano di Bari (e alle 10,30 in matinée per le scuole e l’Università della Terza Età), è realizzato in collaborazione con l’Ufficio Nazionale del Turismo Cinese, e volgerà lo sguardo a Oriente, in un concerto che proporrà anche musiche tradizionali cinesi scritte per pipa, un antico strumento musicale cinese a quattro corde, appartenente alla famiglia dei liuti.
Melinda Brindicci (Ufficio Nazionale del Turismo Cinese) dialogherà con Jiayi Shao (solista al pipa, ventiseienne) prima del concerto, per scoprire tutte le meraviglie e le particolarità insite in questo strumento: nell’impaginato, Jiayi Shao e i solisti del Collegium Musicum (Carmine Scarpati e Teresa Dangelico ai violini, Paolo Messa alla viola, Giuseppe Grassi al violoncello) eseguiranno il Concerto per quartetto d’archi e pipa di Tan Dun, tra i più acclamati compositori cinesi odierni, celebre per numerose colonne sonore cinematografiche. Jiayi Shao eseguirà inoltre quattro brani per solo pipa di musica popolare cinese: «Ambush from ten sides» di Tang Ying, «The Spring Snow» di Wei Zhong Yue, «Send Me a Rose» di Wang Fandi e «Whisper of Pipa» di Lin Hai.
Info e prenotazioni: 340.499.38.26. Biglietti a 12 euro (intero), 9 euro (ridotto per over 65, studenti e disabili).
Il pipa è uno strumento musicale a quattro corde nato in Cina oltre 2000 anni fa e spesso definito come il “liuto cinese”. Col passare dei secoli è diventato il più popolare e apprezzato strumento musicale della Cina antica. La costruzione del pipa incarna le credenze cinesi sull’universo e sul mondo naturale. La sua forma a mezza pera (secondo la metrica tradizionale cinese) misura tre piedi e cinque pollici, che corrispondentemente rappresentano i tre regni (Cielo, Terra, Uomo) e i cinque elementi (metallo, legno, acqua, fuoco e terra). Le quattro corde del Pipa rappresentano le quattro stagioni.
Il Concerto per quartetto d’archi e pipa scritto nel 1999 da Tan Dun deriva dalla precedente composizione «Ghost Opera» (1994): i cinque movimenti originali, composti per quartetto d’archi e pipa, con acqua, metallo, pietre e carta, diventano in questo caso quattro; gli strumentisti vengono chiamati a mantenere vivo, con grida e sospiri, l’insito carattere teatrale del brano, ispirato alla tradizione dei funerali Taoisti (antica di quattromila anni), in cui gli sciamani comunicano con gli spiriti del passato e del futuro. Il carattere rituale si avverte nella musica solo sporadicamente, mentre il linguaggio si sviluppa in una sorprendente freschezza, congiunta a grande inventiva ritmica e luminosità timbrica. Nel terzo e suggestivo movimento (“Adagio”) il compositore coniuga superbamente una melodia pentatonica con il Preludio in do diesis minore (da «Il Clavicembalo ben temperato») di Johann Sebastian Bach.
Jiayi Shao è di Pechino, Cina. Ha studiato con gli insegnanti Mao Li, Qian Shufen, Chen Yin e Jiang Min. Ha suonato il pipa nella Cuiwei Golden Sail Folk Orchestra sin dalle scuole elementari. Dal 2010 al 2013 è stata la principale suonatrice di pipa della Yuying Folk Orchestra e ha partecipato a festival a Los Angeles, Slovenia e Bratislava con l’orchestra. Nel Golden Sail Orchestra Award 2013 ha vinto la medaglia d’oro con l’orchestra per le sue esibizioni di The Ancient Tea Horse Road e Yao Dance, ed è stata selezionata per la Beijing Golden Sail Folk Orchestra. Dal 2018 al 2024 ha preso parte a una serie di concerti di scambio culturale cinese ad Amburgo. Nel settembre 2022 ha eseguito le «Songs of the Earth» con la Duisburg Symphony Orchestra. Il suo obiettivo artistico è la fusione interattiva degli stili musicali tradizionali cinesi con la musica classica occidentale. Attualmente lavora come artista e insegnante ad Amburgo.