Stefano Di Battista e Nicky Nicolai entusiasmano il pubblico dell’Associazione Amici della Musica Orazio Fiume al Teatro Radar di Monopoli

Per l’Associazione Amici della Musica Orazio Fiume di Monopoli l’attività concertistica del nuovo anno è ripresa in grande stile al Teatro Radar, con il sax di Stefano Di Battista. Annunciata come “special guest” la cantante (e moglie nella vita) Nicky Nicolai.

I due sono stati accompagnati da un gruppo di musicisti ormai rodati ed affiatati, come Andrea Rea al pianoforte, Daniele Sorrentino al contrabbasso, Luigi Del Prete alla batteria e con l’aggiunta del giovanissimo Matteo Cutello alla tromba. Il titolo dello spettacolo: “La dolce vita” come l’ultimo album di Di Battista pubblicato a maggio scorso. Un omaggio ai grandi compositori italiani, con una preferenza alle musiche da film. Non a caso, tra le ultime produzioni, “La dolce vita” riprende il titolo di un film di Fellini, con la colonna sonora di Nino Rota, ma anche in precedenza era stato pubblicato l’album “Morricone stories” (2021) dedicato alle musiche da film del grande Ennio, senza dimenticare che nel 2016, Di Battista aveva composto la colonna sonora per il film “Sole, cuore, amore” di Daniele Vicari. Questo film, nell’edizione 2017 del Bifest di Bari, ha vinto il premio Alberto Sordi per il miglior attore non protagonista (Francesco Acquaroli).

Ma torniamo alla musica. Possiamo dividere il concerto in due parti: una prima parte (con il lungo bis finale) con il solo quintetto, e la parte centrale con l’intervento di Nicky Nicolai.
Il livello qualitativo dei musicisti è stato eccellente. Mi sento di affermare che quello che abbiamo ascoltato è uno dei gruppi stabili più affiatati e rappresentativi del panorama italiano. Stefano Di Battista resta uno dei migliori sassofonisti italiani, molto apprezzato e richiesto anche all’estero. Ogni suo assolo resta davvero unico. Nato a Roma nel nel 1969, si diploma al Conservatorio a soli 21 anni. Due anni dopo approda in Francia, paese a cui rimane estremamente legato, collaborando anche con il grande Michael Petrucciani. In tempi più recenti divide la sua attività jazzistica con quella a fianco della moglie, la cantante Nicky Nicolai, partecipando insieme a lei anche al Festival di Sanremo del 2005 e 2009.

Ma anche degli altri componenti del gruppo non possiamo che spendere elogi. Come già detto, a parte l’ultimo arrivato, Mattero Cutello, gli altri tre, suonano in maniera stabile con Di Battista ormai da qualche anno ed hanno raggiunto una maturità tangibile. Tutti e tre napoletani, sempre allegri e sorridenti, sempre pronti a scherzare tra loro, senza lesinare assoli davvero raffinati. Andrea Rea, classe 1983, originario di Pomigliano D’Arco ma romano di adozione, è uno dei nomi più richiesti nell’ambiente jazzistico. Vanta anche collaborazioni con musicisti internazionali quali Dianne Reeves, John Patitucci, Greg Hutchinson, Bobby Watson, Ray Mantilla, Joe Lovano. Vincitore di svariati riconoscimenti, tra cui il “Premio Massimo Urbani” vinto nel 2007, ha all’attivo 4 dischi a suo nome e diversi come sideman. Ha anche confessato di avere radici pugliesi, senza però specificare di più.

Daniele Sorrentino, arrangiatore e compositore, attualmente è Docente della cattedra di contrabbasso e basso elettrico jazz presso il Conservatorio “Gesualdo da Venosa” di Potenza. E’ residente da oltre venti anni a Roma con tutta la sua famiglia. E’ nato  a Napoli nel 1980, in un ambiente di musicisti: suo padre Tony e suo zio, pianisti, suo nonno mandolinista e suo fratello maggiore chitarrista, sono tutti musicisti noti. Durante il concerto ci ha raccontato che il padre ha collaborato con artisti del calibro di Roberto Murolo, Sergio Bruni, Claudio Villa ed Enzo Cannavale.

Con Luigi Del Prete abbiamo avuto, durante la serata del concerto, il piacere di festeggiare i suoi quarant’anni, con tanto di torta.E’ stato presentato come “l’uomo che non ha mai litigato”. Il suo contributo alla serata è stato ineccepibile. I suoi assoli, interminabili.

Ultimo musicista, in ordine di arrivo nel gruppo, il giovanissimo trombettista siciliano Matteo Cutello (26 anni, di Chiaramonte Gulfi, provincia di Ragusa). Insieme al fratello Gemello Giovanni (sassofonista), rappresentano le nuove frontiere del jazz italiano. Grazie ad una borsa di studio di Umbria Jazz, hanno entrambi avuto la possibilità di perfezionarsi alla Berkley school di Boston. Scoperti da Gegè Telesforo, autentico talent scout, ormai sono entrati nelle grazie di tanti musicisti affermati come per esempio Enrico Rava. Di Battista ha scherzato sul fatto che come pochissimi musicisti (Mozart, Bach, Sinatra, Ella Fitzgerald e pochi altri) hanno sviluppato “l’orecchio assoluto”, che gli permette di individuare con precisione qualsiasi nota.

Come già detto in altra occasione, questo gruppo (con entrambi i gemelli) ha avuto il privilegio di esibirsi al recente G7 di Savelletri, davanti ai capi di stato di Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti.

In questa prima parte del concerto sono stati eseguiti quattro brani tratti da “La dolce vita”: Tu vuò fa l’americano, La vita è bella, Caruso e Via con me. In particolare l’introduzione del brano Caruso (di Lucio Dalla) è stata affidata alla tromba di Matteo Cutello, dando dimostrazione di una tecnica senza pari.

Dopo questa prima parte del concerto, durata tre quarti d’ora, è arrivata sul palco la Special guest Nicky Nicolai. L’atmosfera è un po’ cambiata. Nicky Nicolai resta una grande interprete, con una notebole estensione musicale che le consente di raggiungere toni molto alti. Tutti e cinque i musicisti hanno continuato a fare il loro dovere, supportando la sua voce in maniera adeguata. Con il pubblico, marito e moglie riescono a scherzare ed improvvisare in modo molto allegro, conquistando facilmente applausi e sorrisi, facendo spesso riferimento alla diversità di vedute che si vive in tutte le coppie (il cibo, gli amici, il modo di divertirsi). Tenendo conto che (grazie a Dio) in questo ultimo anno abbiamo avuto modo di assistere più volte ai loro concerti (a marzo con Erri De Luca al Petruzzelli di Bari, a fine ottobre a Polignano) si corre il rischio di ripetersi un po’, sia nella scaletta, sia, nei racconti, sia nel coinvolgimento del pubblico, arte in cui marito e moglie sono abilissimi. Questa volta due spettatori, in momenti differenti, sono stati invitati a salire sul palco per danzare a suon di musica. Se la prima ragazza, in modo molto timido ha accettato di farsi coinvolgere suo malgrado, il secondo spettatore (il sig. Donato) si è qualificato come ballerino di salsa, fiondandosi sul palco per dare spettacolo delle sue abilità e raccogliendo applausi a scena aperta. I brani eseguiti da Nicky Nicolai sono stati un palese omaggio a Mina, prima con “Se stasera sono qui” (un brano di Tenco con i testi di Mogol) e poi con “E se domani” (sempre con i testi di Mogol), per poi passare ad un omaggio alla loro amicizia (di Nicky e Stefano) con Lucio Dalla, prima con Piazza Grande” e poi con “Disperato erotico stomp”. Quasi d’obbligo quando ci si esibisce a queste latitudini, il finale di concerto è stato dedicato a Domenico Modugno con “Nel blu dipinto di blu”, rivisitato nel finale con arrangiamenti diversi in stile Bob Marley, Michel Jackson, a cui si è aggiunto l’intervento del ballerino di salsa, e la comparsa della torta con tanto di candelina da far spegnere a Luigi Del Prete per il compleanno.

Il concerto poteva concludersi così, con il commiato della Nicolai, ma il doveroso BIS è stato uno spettacolo nello spettacolo, e ha preso avvio sulle note rock di “Smoke on the water” dei Deep Purple (il brano è presente in una medley con “Se telefonando” all’interno dell’album Mille bolle blu) per continuare, senza soluzione di continuità, con Otto e mezzo e La dolce vita (entrambi i film di Fellini con le musiche di Nino Rota), con un accenno a Coco Chanel (dall’album Woman land) e terminare con le note di Tanti auguri a te, partecipata dal pubblico, tutte dedicate al bravissimo Luigi Del Prete.

In conclusione, musicisti così bravi ed affiatati ce ne sono pochi. Ascoltarli è sempre un piacere. E questo vale per tutti i musicisti che si sono esibiti e che abbiamo avuto, in questi ultimi mesi, di ascoltali anche in contesti differenti, dimostrando che tutti brillano di luce propria. Gran bella serata!

Gaetano de Gennaro
Foto di Gaetano de Gennaro

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