‘Locus festival 2025’ porterà a Locorotondo l’unica data in Italia del geniale one-man show di Marc Rebillet ed il nuovo tour estivo dei Baustelle

MARC REBILLET è il primo headliner annunciato per il 13 agosto in masseria a Locorotondo. Sarà un’occasione speciale, l’unica in Italia quest’estate, per sperimentare dal vivo il formidabile talento da one-man show di Marc che riesce a dare vita a esibizioni innovative e originali grazie alla sua fedele loop station. Le performance irriverenti uniche nel loro genere sono caratterizzate da un sound contemporaneo e testi ricchi di sarcasmo, che sono diventati il suo tratto distintivo.  
Ogni suo spettacolo è unico, mai uguale ad un altro!

Marc Rebillet è un artista di origini francesi e americane, musicista e youtuber proveniente da Dallas e attualmente residente a New York, che si esprime principalmente tramite Youtube e Twitch live streams, utilizzando loop station, tastiere, voce e percussioni in casa. Ha realizzato tre album in studio a suo nome, e svariati altri lavori con il suo moniker: Pod 314.
Con oltre 2 milioni di iscritti su YouTube – Rebillet ha trasformato la sua popolarità online in una carriera consolidata nella musica. Le sue composizioni hanno un flow libero da qualsiasi schema e sono accompagnate da sonorità elettroniche create attraverso la tecnica del live-looping. 

Ancora un grande nome per la programmazione del Locus in Masseria Ferragnano a Locorotondo, dove il 10 agosto si esibiranno i BAUSTELLE con “El Galactico Tour”, che si allinea alla perfezione nella galassia del Locus festival 2025 con il claim di quest’anno “sounds like stars”.  

I Biglietti per il concerto di BAUSTELLE sono in vendita da martedì 4 febbraio alle ore 14:00, sulle piattaforme Ticketone, Vivaticket, e Dice.

L’album “El Galactico” esce il 4 aprile, già anticipato dalla canzone “Spogliami”. Il cantante la descrive come una canzone «che parla del desiderio di essere altro rispetto a ciò che si è o si è diventati. È questo un sentimento che ha sempre albergato in molti testi delle nostre canzoni, ed è il sentimento che in fin dei conti ha provocato la nostra nascita come band tanti anni fa: ci siamo formati perché volevamo essere diversi da tutto il resto, diversi dal mondo».
«Questo senso di disgusto, di volontà di spoliazione contenuto nelle parole della canzone lo provo io anche in questo momento, rinnovato e rinvigorito dal momento storico critico che stiamo attraversando. Volevo trasmettere un senso di purificazione dal contaminato, una voglia di rottura di catene e di liberazione dalle tossine: ogni ascoltatore sarà libero di cantare queste parole a modo suo e dare una forma e un volto alla propria personale oppressione».

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.