
Martedì 18 febbraio alle ore 20.30 appuntamento irrinunciabile di grande prestigio per la Stagione Concertistica al Teatro Petruzzelli: l’Orchestra Les Concerts des Nations, diretta da Jordi Savall proporrà un programma dedicato a la Sinfonia n. 3, in Mi bemolle maggiore, op. 55 “Eroica” di Ludwig van Beethoven e la Sinfonia n. 5, in do minore, op. 67 di Ludwig van Beethoven.
Jordi Savall è una delle personalità musicali più polivalenti della sua generazione. Da oltre cinquant’anni fa conoscere al mondo meraviglie musicali rimaste nell’oscurità dell’indifferenza e dell’oblio. Dedito alla ricerca di queste musiche antiche, le legge e le interpreta con la sua viola da gamba o in veste di direttore. Le sue attività come concertista, pedagogo, ricercatore e creatore di nuovi progetti, sia musicali che culturali, ne fanno uno dei principali artefici del fenomeno di rivalorizzazione della musica storica. È fondatore, insieme con Montserrat Figueras, dei gruppi musicali Hespèrion XXI (1974), La Capella Reial de Catalunya (1987) e Le Concert des Nations (1989), con i quali esplora e crea un universo di emozioni e bellezza, offrendolo al mondo e a milioni di amanti della musica. Con la sua fondamentale partecipazione al film di Alain Corneau Tutte le mattine del mondo (vincitore del Premio César per la migliore colonna sonora), la sua intensa attività di concertista (circa 140 concerti all’anno), la sua discografia (6 incisioni all’anno) e la creazione nel 1998, con Montserrat Figueras, di una propria casa discografica, Alia Vox, Jordi Savall dimostra che la musica antica non è necessariamente elitaria, ma interessa invece un grande pubblico di tutte le età, sempre più numeroso e vario. Nel corso della sua lunga carriera ha registrato e pubblicato più di 230 dischi di repertori di musica medievale, rinascimentale, barocca e dell’epoca classica, con un’attenzione speciale al patrimonio musicale ispanico e mediterraneo, dischi che hanno meritato molti riconoscimenti, come il Midem Awards, l’International Classical Music Awards e un Grammy Award. I suoi programmi di concerto hanno fatto della musica uno strumento di mediazione per l’intesa e la pace tra popoli e culture diverse e talvolta in conflitto. Non per caso nel 2008 Jordi Savall fu nominato Ambasciatore dell’Unione Europea per il dialogo interculturale e, assieme a Montserrat Figueras, fu eletto “Artista per la Pace” nell’ambito del programma “Ambasciatori di buona volontà” dell’UNESCO. Tra il 2020 e il 2021, in occasione del 250° anniversario di Ludwig van Beethoven, ha diretto l’integrale delle sue sinfonie con l’orchestra Le Concert des Nations e le ha registrate in due CD dal titolo Beethoven Révolution. L’impatto sul mercato discografico internazionale è stato definito addirittura come “un miracolo” (Fanfare) e la critica tedesca ha conferito al volume II il Schallplattenkritik Prize come miglior disco orchestrale. La sua feconda carriera musicale è stata premiata con i più alti riconoscimenti nazionali e internazionali, tra i quali bisogna ricordare il titolo di Dottore Honoris Causa delle Università di Évora (Portogallo), di Barcellona, di Lovanio (Belgio), di Basilea (Svizzera) e di Utrecht (Paesi Bassi), la nomina a Cavaliere della Legion d’Onore della Repubblica francese, il Premio Internazionale di Musica per la Pace del Ministero di Cultura e Scienza della Bassa Sassonia, la Medaglia d’oro della Generalitat de Catalunya, il Premio Helena Vaz da Silva, il prestigioso Premio Léonie Sonning, considerato il Nobel della musica; è inoltre membro d’onore della Royal Philharmonic Society, dell’Accademia reale svedese di musica e dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. L’orchestra Le Concert des Nations fu creata da Jordi Savall e Montserrat Figueras nel 1989 in occasione della preparazione del progetto Canticum Beatae Virginis di M. A. Charpentier con l’obiettivo di disporre di una formazione con strumenti d’epoca capace di interpretare un repertorio che spaziasse dal barocco al romanticismo (1600-1850). Il suo nome deriva dall’opera di François Couperin Les Nations, un concetto che rappresenta l’unione dei gusti musicali e la premonizione che l’arte in Europa avrebbe portato per sempre il suo proprio sigillo, quello dell’Illuminismo.

Diretta da Jordi Savall, Le Concert des Nations fu la prima orchestra a essere formata da una maggioranza di musicisti provenienti da paesi latini (Spagna, America Latina, Francia, Italia, Portogallo etc.), tutti specialisti riconosciuti a livello internazionale nell’interpretazione di musica antica con strumenti originali d’epoca e criteri storici. Fin dall’inizio, ha manifestato la volontà di far conoscere un repertorio di grande qualità grazie a interpretazioni che rispettano rigorosamente lo spirito originario di ogni opera, ma anche con una chiara intenzione di rinnovarne la vitalità. Ne sono buoni esempi le incisioni di opere di Charpentier, J. S. Bach, Haydn, Mozart, Haendel, Marais, Arriaga, Beethoven, Purcell, Dumanoir, Lully, Biber, Boccherini, Rameau e Vivaldi.
Nel 1992 Le Concert des Nations debuttò nel genere operistico con l’opera Una cosa rara di Martín i Soler, rappresentata al Théâtre des Champs-Élysées, al Gran Teatre del Liceu di Barcellona e all’Auditorio Nacional di Madrid. Successivamente proseguì in quest’ambito con la rappresentazione dell’Orfeo di Monteverdi al Liceu, al Teatro Real di Madrid, alla Wiener Konzerthaus, all’Arsenale di Metz, al Teatro Regio di Torino e, ancora, nel 2002, nel ricostruito Liceu di Barcelona, occasione nella quale fu realizzato un DVD (BBC-Opus Arte). In seguito, quest’opera fu interpretata anche al Palais des Arts di Bruxelles, al Grand-Théâtre di Bordeaux e al Piccolo Teatro di Milano nell’ambito del Festival Mito. Nel 1995 mise in scena a Montpellier un’altra opera di Martín i Soler, Il burbero di buon cuore, e nel 2000 Celos aun del Ayre matan di Juan Hidalgo e Calderón de la Barca, eseguita in versione concerto a Barcellona e a Vienna. Le ultime produzioni sono state il Farnace di Vivaldi, presentata al Teatro della Zarzuela di Madrid e il Teuzzone di Vivaldi, interpretata in versione semi-concertante all’Opéra reale di Versailles.
Negli ultimi anni Le Concert des Nations ha affrontato alcuni capolavori dell’arte sinfonica, come La Creazione di Joseph Haydn, L’Oratorio di Natale di J. S. Bach e Il Messia di G. F. Haendel, e si è immersa nel Classicismo e nel Romanticismo. Nel 2020 ha interpretato in concerto e ha registrato (il doppio CD Beethoven Révolution) l’integrale delle sinfonie di Beethoven in occasione del 250º anniversario, un lavoro che ha riscosso l’approvazione unanime della critica.
La sua ricca discografia ha ricevuto diversi riconoscimenti e premi, tra i quali spicca il Midem Classical Award e lo Schallplattenkritik Prize. L’impatto delle opere, delle incisioni e delle esecuzioni nelle principali città e nei più importanti festival di musical del mondo l’hanno confermata come una delle migliori orchestre con strumenti d’epoca.
Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e su www.vivaticket.it
Il Botteghino è aperto il lunedì dalle 10.00 alle 14.00, dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00, la domenica dalle 10.00 alle 13.00. Informazioni: 080.9752810.