
Si inaugura oggi all’Auditorium della Scuola Levi-Montalcini di Capurso alle ore 19.00 la Stagione della Primavera Musicale 2025 diretta da Flavio Maddonni: ad aprire la rassegna il concerto “The Moon” di Pierluigi Orsini.
Questo lavoro discografico del pianista e compositore pugliese Pierluigi Orsini è un viaggio in musica e attraverso la musica, arte mirabile e sublime linguaggio la cui unicità nel trasporre in note gli sguardi sul mondo resta immutata nel tempo. Musica, compagna di vita. Musica, sentiero che dispiega le trame della vita. Musica, tramite per raccontare sogni, trascrivere aneliti, custodire pensieri, disvelare un senso profondo e ineffabile. Se alcuni brani sono come istantanee che attraverso i tasti del pianoforte, lasciano scorrere linfa vitale dell’artista, altri declinano in suono le coordinate di un esistere che tutti accomuna, con le sue vibrazioni, i suoi battiti, i suoi ritmi universali.
L’intera Stagione si articolerà in 4 rassegne presso i comuni di Bari, Capurso, Rutigliano e Bisceglie con oltre venti concerti. A Bari sarà in diversi luoghi della città in collaborazione anche con la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la città, metropolitana di Bari, il Conservatorio di Monopoli. A Rutigliano presso il Museo MuDiAS di Palazzo Settanni.
Il programma del 2025 è molto vario improntato alla ricerca storica, alla multidisciplinarietà, con prime esecuzioni assolute, dal solista all’orchestra da camera e al coro. Un programma sarà dedicato alla musica per banda dedicata alla Settimana Santa rielaborata per sestetto con un excursus storico che parte da Amenduni, nato nel 1896 e apprezzato da Mascagni, per arrivare ai giorni nostri con prime esecuzioni assolute di Michele Pagano. Sarà celebrato il 340° anniversario della nascita di Bach con Cantate e Corali con l’orchestra da camera “Nino Rota” e il baritono Giuseppe Naviglio. Un concerto dedicato ad Astor Piazzolla rileggendolo in chiave jazzistica con spazi improvvisativi del duo Vince Abbracciante e Aldo Di Caterino (flauto e bandoneon).
La musica popolare è rappresentata dal repertorio klezmer del duo israeliano Nihz con l’incontro virtuoso e malinconico tra musica ebraica e musica classica con un tocco di commedia. I recital solistici: del chitarrista Simone Onnis, erede della scuola di Alirio Diaz, con un programma di notevole spessore da Weiss a Barrios-Mangorè passando per Castelnuovo-Tedesco e il compianto Goran Listes (valentissimo chitarrista scomparso cinque anni fa); dei giovani talenti Antonio Pompilio (chitarra), da Bach al contemporaneo Carlo Domeniconi, e Michele Di Modugno (percussioni) con un repertorio contemporaneo di Psathas, Xenakis, Cangelosi, Sammut e Riccardi.
Il duo polacco formato da Teresa Kaban e Henryk Blazej (flauto e pianoforte) proporrà un repertorio della propria nazione da Chopin a Moniuszko. Alla vocalità sono dedicati due concerti: Nadia Testa e Francesco Ciotola (tenore e pianoforte) portano in scena Il Paese del Sole, il più bel repertorio italiano dal classico alle canzoni di Bixio e Di Capua e Amarcord Napoli del Trio Moscogiuri (soprano, chitarra e pianoforte) dedicato al grande repertorio classico napoletano, incontro tra pregevoli musicisti e grandi poeti.
Due presentazioni di lavori discografici saranno tenute da Pierluigi Orsini che eseguirà il proprio lavoro monografico The Moon per pianoforte e il Better Call Duo, formato da Stefano Palamidessi e Chieko Hata, con brani di autori di tutto il mondo per duo chitarristico nel loro Meaningful Pop. Altre formazioni cameristiche impegnate saranno: il duo Antonino Maddonni e Angelo Ragno (flauto e chitarra) che eseguirà brani dal barocco ad autori viventi (Laurent Boutros, Rodolfo Saraco e Roberto di Marino); il trio Habanera (violino, clarinetto e chitarra) con Danze e canti intorno al mondo che propone tra gli altri la Suite popolare di Ferdinand Rebay per concludere con la tarantella napoletana passando per la Danza spagnola di De Falla; il Quartetto Schumann, pianoforte e archi, che proporrà due capolavori del repertorio quartettistico classico (Schumann e Faurè); il duo di arpe Fabrizio Aiello e Gabriella Russo con un originalissimo programma con autori di rara esecuzione quali HolÍ e Petrini; il duo Giambattista Ciliberti e Piero Rotolo (clarinetto e pianoforte) con Colori del Novecento, da Debussy a Templeton passando per Gershwin, Rota e Arnold.
Nicolò Giangaspero (poeta e attore) e Luca Tomasicchio (contrabasso e percussioni) con lo spettacolo Starnuto nolente tentano di generare un rito in cui, naturalmente, un flusso in versi, di suggestioni date dalla natura, incontaminata, dai paesaggi urbani, dalle relazioni con gli altri, sconosciuti di passaggio o intimi, si coniuga col linguaggio istintivo e ancestrale della musica. Musica e versi cercano in ogni modo di abbracciarsi e di individuare la melodia che le accomuna, provando ad esprimerla, amplificandola. Un progetto di recupero storico e di nuova musica, in collaborazione con il Conservatorio di musica “N. Rota” di Monopoli, riguarda Musica degenerata in cui oltre a eseguire il Nonetto di Rudolf Karel, brano composto nel 1945 nel campo di concentramento di Terezin, sarà commissionato un Nonettsatz ai compositori Luigi Scarpa e Simone Camarda.
Tutta la stagione ha il sostegno del Ministero della Cultura, Regione Puglia, e dei Comuni di Bari e Capurso (per le relative programmazioni).