Al via la Giornata Internazionale della Danza 2025: spettacoli e performance in cinque città pugliesi

Per tre giorni, teatri, piazze e spazi urbani di Putignano, Barletta, Bisceglie, Bari e Ruvo di Puglia si trasformano in palcoscenici in movimento, pronti ad accogliere artisti, compagnie ed appassionati. A guidare questo viaggio è Puglia Culture, con un programma ricco pensato per celebrare la Giornata Internazionale della Danza: una ricorrenza riconosciuta dall’UNESCO dal 1982, che unisce ogni anno il mondo intero sotto il segno della libertà espressiva del corpo.

Una festa diffusa, condivisa, vitale. Spettacoli, flash mob, laboratori e progetti con le scuole animeranno città e comunità, restituendo alla danza il suo ruolo originario: un linguaggio collettivo, capace di raccontare, unire e trasformare.

Si comincia a Putignano, il 28 aprile al Teatro Comunale Giovanni Laterza (ore 21), con “Through Her Eyes – Three Female Voices”, un trittico di coreografie firmate da tre artiste internazionali – Emma Evelein (Paesi Bassi), Roberta Ferrara (Italia) e Roni Chadash (Israele) – interpretate dall’Equilibrio Dinamico Ensemble. Un viaggio intenso attraverso lo sguardo femminile nell’arte del movimento: tre voci, tre stili, una sola potente narrazione del corpo e dell’identità.

Il 29 aprile, a Barletta, il Teatro Curci (ore 20.30) ospita “Preludi di danza”, giunto all’ottava edizione. Un progetto di Arte&BallettO, realizzato con il sostegno dell’Amministrazione Comunale e di Puglia Culture, che dà spazio alle scuole di danza del territorio ed ai giovani interpreti. Una serata fatta di entusiasmo, talento e partecipazione, dove la danza diventa occasione di crescita e condivisione.

A Bari, doppio appuntamento. Il 29 aprile, il Teatro Kismet Opera (ore 21) accoglie “Equilibrio Dinamico x Verve25”: sei coreografie firmate da alcuni tra i più interessanti nomi della scena contemporanea – tra cui Thanh-Tú ‘Sattva’ Nguyễn, Bosmat Nossan, Luca Signoretti, Emma Evelein e Roberta Ferrara – portate in scena da oltre trenta danzatori provenienti da tutto il mondo. Una serata intensa, poetica, carica di energia creativa.

Il giorno successivo, 30 aprile, lo stesso teatro ospita la terza edizione del Premio “Danza al Piccinni”, un contest dedicato alle scuole di danza del territorio barese, curato da AltraDanza/Domenico Iannone con il supporto di ResExtensa – Porta d’Oriente e promosso dal Comune di Bari e da Puglia Culture. In palio, l’opportunità di esibirsi durante il prestigioso Galà di Stelle Baresi, sul palco del Teatro Piccinni.

A Bisceglie, la danza prende vita in strada. Il 29 aprile, in Piazza Regina Margherita di Savoia (ore 17), un flash mob coinvolge gli studenti del Liceo Coreutico “Leonardo da Vinci” diretti dalla compagnia Sonenalé, in una coreografia collettiva che porta movimento e vitalità nel cuore della città.

Il 30 aprile, al Teatro Don Sturzo, va in scena “Lo Spazio delle Relazioni”, una performance partecipata che intreccia vita quotidiana e gesto coreografico. Dieci cittadini selezionati attraverso una call pubblica si raccontano attraverso la danza, restituendo al pubblico storie di connessione, intimità ed emozione. Un invito a guardare la danza non solo come spettacolo, ma come forma di ascolto, incontro e trasformazione.

A Ruvo di Puglia, il 29 aprile si apre all’insegna della danza urbana e condivisa. Dalle 10 del mattino, con il progetto “Pratiche Coreografiche” del festival LE DANZATRICI en plein air – a cura della Compagnia Menhir con il supporto di Luna nel Letto – la danza invade gli spazi pubblici coinvolgendo cittadini e passanti in esercizi, giochi ed improvvisazioni.

In serata, il Teatro Comunale ospita una doppia performance (ore 20): si comincia con le Danze Urbane della Compagnia Menhir, in collaborazione con l’ITET “Tannoia”, seguite da “Itinerance in Jam” della Compagnia EZ3 di Ezio Schiavulli, che fonde danza e musica jazz dal vivo, evocando le atmosfere pulsanti della New Orleans anni ’50. In scena, oltre allo stesso Schiavulli ed a Gabriele Montaruli, i musicisti Gilberto Bufi e Luca Tomasicchio. Ritmo, improvvisazione e contaminazione per un finale che celebra la danza nella sua forma più libera e travolgente.

Daniele Milillo

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