“Quadraccio & Baribanda”, capitanati da Tony Quadrello, protagonisti all’AncheCinema di Bari con il loro progetto musicale “Citt citt a fa la ios”

Musica divertimento e solidarietà hanno caratterizzato la bellissima serata al Teatro “AncheCinema” di Bari che ha visto protagonisti Quadraccio & Baribanda capitanati da Tony Quadrello.

La colonna sonora dello spettacolo è stata basata sull’album di recente pubblicazione della band, “Citt citt a fa la ios”, prodotto da Luigi Patruno, che, come si può facilmente evincere dal titolo, contiene brani quasi interamente scritti e interpretati nella nostra madrelingua per eccellenza, quel dialetto barese senza il quale la nostra identità non sarebbe la stessa, che dobbiamo assolutamente preservare e tramandare (che è poi la finalità del progetto di Quadraccio, tanto che il suo progetto si è guadagnato il patrocinio del Comune di Bari e della Regione Puglia).

Non dobbiamo comunque pensare che l’approccio musicale sia “tradizionale”, tutt’altro: posso tranquillamente affermare che ce n’è per tutti i gusti, perché gli arrangiamenti di Tony&Co. spaziano dal rock di “Sanda Necole va pe mare” al blues di “U blues d Tonin” la cui intro è una chicca assoluta, un pezzo in dialetto barese registrato dal mitico radiocronista Michele Salomone, che partendo dal commento di una partita di un Bari d’annata (assist di Perrone e gol di Joao Paolo, e mi fermo qui… troppi ricordi…), offre un altrettanto valido assist per il lancio della canzone.
Arriviamo alle sonorità dolcemente pop de “A Bar quand chiov” introdotta da una clip tratta dal film “Varichina – la vera storia della finta vita di Lorenzo De Santis” e coloro, della mia generazione, che hanno avuto modo di conoscerne l’omonimo protagonista credo che non possano pensare a lui che con tenera nostalgia, e ringraziarlo per quanto ha rappresentato nel nostro mondo, esattamente come ha fatto Tony con questo pezzo. “Je so na rosa” potrebbe essere semplicisticamente raccontata come la classica storia della ragazza inadeguata che si dovrebbe trasformare in un cigno ma basta ascoltarla per capire che c’è molto, molto di più; c’è forza e fragilità, coraggio e paura, bellezza e passione, sicuramente una delle canzoni più belle di tutto l’album.

Conduttori dello spettacolo Stefania Losito e Max Boccasile, il quale ha divertito il pubblico mettendo l’accento sull’eloquenza delle nostre espressioni dialettali e ha duettato in un rimpallo di battute con il malcapitato Tony; bravissima come sempre, la Losito, soprattutto quando tentava di arginare, con la sua infinita eleganza, l’esuberanza di Max.

Tra gli ospiti, oltre al già citato Michele Salomone, gli ideatori del progetto “Sii felice sei a Bari”, Andrea Sibilano e Luca Lombardo, che hanno spiegato come è nata la loro idea di rendere la nostra bellissima città, ed in particolare il lungomare, in una sorta di lavagna dove scrivere messaggi positivi attraverso striscioni che ha ottenuto, sorprendendo anche loro, tantissimi consensi e addirittura la ribalta nazionale attraverso la fiction “Lolita Lobosco”, trasformandoli in una sorta di coppia di supereroi stile Banksy, con le loro opere che compaiono senza farsi annunciare.

Come anticipato, la serata aveva uno scopo benefico, raccogliere fondi per l’APS Marcobaleno, che da anni si occupa di inclusione sociale e di ragazzi in difficoltà, in questo caso l’obiettivo è la realizzazione di un orto botanico curato dagli stessi ragazzi, ubicato tra Capurso e Valenzano, vicino alla Abazia di Ognissanti.

Tornando alle note del pentagramma, diversi sono stati gli omaggi che Quadraccio & Baribanda hanno dedicato alla musica italiana, con arrangiamenti sorprendenti come la versione jazz mista ad hip hop, arricchita da un eccezionale assolo alla chitarra elettrica di Michele Errico, dell’intramontabile “Amara terra mia”, cavallo di battaglia di Domenico Modugno, o quella de “La storia” e “Generale” di Francesco De Gregori, o “Je so’ pazzo” di Pino Daniele, fino ad arrivare ad un riarrangiamento di “Vieni a ballare in Puglia” di Caparezza, che ha posto l’accento sul testo, a volte sopraffatto dalla musica ballabile originale, che invece è un grido di denuncia sulla piaga delle morti bianche e su quella del degrado ambientale che infestano la nostra regione.

Molto molto bello il supporto alla chitarra di Vito Ottolino, che ha impreziosito alcune delle performance creando un’atmosfera davvero intima e suggestiva, e non posso non citare i componenti della Baribanda, protagonisti assoluti insieme a Tony. Il pubblico in sala al termine dello spettacolo, è stato “assoldato” per interpretare il bis sulle note di “Balletto barese” e non poteva esserci finale migliore, perchè, dopotutto, “Cuss addò stam jè u megghj pais, non cresc l’erv ma stonn l baris, sim l megghj d’ù condinend e ‘ng facim sta tarandell”.

Gabriella Loconsole
Foto dal sito della band

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