Anche quest’anno VOGA Art Project partecipa a Una Boccata d’Arte, il progetto d’arte contemporanea promosso da Fondazione Elpis, in collaborazione con Galleria Continua, con la partecipazione di Threes Production, la cui quarta edizione è stata appena inaugurata.
Ogni anno 20 borghi e paesi di tutta Italia, uno per ogni regione, accolgono 20 artiste e artisti italiani e internazionali di età, formazione e pratiche differenti. Invitati a trascorrere un breve periodo di residenza, gli artisti realizzano 20 interventi in relazione con il territorio e le tradizioni delle comunità locali.
Quest’anno il borgo pugliese è Maruggio (TA) che dal 25 giugno al 24 settembre 2023 ospiterà il progetto Barely Invisible Cities dell’artista Evita Vasiļjeva (Riga, Lettonia, 1985), coordinato da VOGA Art Project e realizzato con il patrocinio della Presidente del Consiglio della Regione della Puglia e del Comune di Maruggio.
Con Barely Invisible Cities, l’artista si sofferma sulla presenza ritmica di elementi ricorrenti nel borgo, come recinzioni e cancelli. Proponendo un superamento della loro funzione preclusiva, Evita Vasiļjeva ha ideato dispositivi volti all’apertura e alla condivisione: tre panchine-portali in corten che si appropriano dell’estetica delle inferriate arrugginite unita ad ampie sedute a più posti. Un invito alla sosta, all’incontro e allo scambio, a sedersi e immaginare insieme, proprio come Marco Polo e Kublai Khan ne “Le Città Invisibili” di Italo Calvino. Scardinando cancelli e ringhiere per trasformarli in piattaforme fruibili e abitabili, l’artista invita a riflettere sull’importanza di incontrarsi e ritrovarsi, per trasformare insieme confini e prospettive di terre antiche ma tese verso il proprio futuro.
Una Boccata d’Arte è un progetto diffuso su tutto il territorio italiano: un itinerario culturale che di regione in regione promuove il sorprendente patrimonio costituito dai piccoli centri, per mettere in risalto la storia e le tradizioni locali attraverso l’arte contemporanea. È un invito al viaggio e alla scoperta attraverso la condivisione di pratiche e linguaggi artistici diversi, con una particolare attenzione alle ultime generazioni. Rendere l’arte accessibile a tutti, portarla nei luoghi pubblici, nelle piazze e nelle vie dei paesi, a partire da quelli più remoti, è l’obiettivo di Una Boccata d’Arte, per attivare un processo creativo inclusivo e che permette di rivolgersi a un pubblico sempre più ampio e trasversale, anche grazie al coinvolgimento delle comunità e alle relazioni che si generano tra artista, abitanti, amministrazioni, associazioni, commercianti e artigiani locali.
Evita Vasiljeva (Riga, 1985) lavora con la scultura, l’installazione e il suono. Cresciuta in Lettonia durante la transizione post-sovietica, l’artista attinge a un immaginario visivo e sonoro di architetture e paesaggi suburbani. Realizza oggetti, dispositivi e installazioni interattive, appropriandosi di materiali solitamente utilizzati per la costruzione di edifici – come cemento, armature, profili metallici e lanterne – e combinandoli con oggetti domestici, come letti, frigoriferi, microonde, sapone e sensori di movimento, comunemente usati in Lettonia negli anni ’90 per mettere in sicurezza le case. Attraverso il recupero e la manipolazione di una grande varietà di materiali, Evita Vasiljeva inventa la propria estetica, creando di volta in volta dinamiche relazionali tra spazi, architettura, memoria e corpi degli spettatori. I suoi lavori affrontano i temi dell’ansia e del controllo nel nostro presente, lasciando però aperte molteplici interpretazioni degli stessi. L’artista ha partecipato a: La Biennale di Lione (2022); Baltic Triennial 14: The Endless Frontier, Contemporary Art Center Vilnius (2021); Blue Lagoon, Cēsis Contemporary Art Center, bipersonale con Kaspars Groševs, (2022); Publiek Park, in collaborazione con SMAK, Gent (2021); il Salon de Normandy by the Community, Parigi (2020); Survival Kit 11, Riga (2020); Muzeum Sztuki, Lodz (2020); Kim? Centro d’Arte Contemporanea, Riga (2019); Tallinn City Gallery, Tallinn (2018); Foundation Ricard, Parigi (2018); P/////AKT, Amsterdam (2017). Le sue opere sono incluse nella collezione del Museo Nazionale Lettone d’Arte e in diverse collezioni private.