E’ ormai questione di ore: domani, 7 luglio, prenderà avvio la cinquantesima edizione di Umbria Jazz 2023, uno dei Festival più apprezzati al mondo, dedicato alla musica jazz. Fino al 16 luglio le proposte saranno tantissime.
In questi 50 anni forse tutti i più grandi artisti di questo genere musicale hanno calcato il palco di Umbria Jazz, che non è mai stato avaro di emozioni. Senza voler fare l’appello, indimenticabili le esecuzioni di Miles Davis, Keith Jarrett, Sarah Vaughan, Charles Mingus, Ornette Coleman, Sonny Rollins, Gil Evans, Art Blakey, McCoy Tyner e tantissimi altri. Penso che tutti i musicisti storici, ed ancora in attività, siano passati da Umbria Jazz.
Il festival nasce nel 1973 come festival itinerante (e completamente gratuito) tra i paesi dell’Umbria (Todi, Foligno, Narni, Città di Castello, ecc). Il 23 agosto 1973 andò in scena il primo concerto, a Villalago di Piediluco, frazione di Terni. Il programma prevedeva gli Aktuala e l’orchestra di Thad Jones e Mel Lewis.
Erano gli anni delle contestazioni, e gestire un festival itinerante non era una cosa semplice: una marea di persone (essenzialmente giovani) che ogni giorno si spostavano da una parte all’altra del territorio umbro per assistere ai concerti nelle piazze messe a disposizione, ovviamente creavano non piccoli inconvenienti. Verso la fine degli anni ’70 il festival ha subito un paio d’anni di interruzione, per riprendere dal 1982 ad oggi, con il solo stop del 2020, causa Covid.
Ma rispetto ai primi anni, la veste odierna del Festival è completamente diversa ed elaborata. Sembra che la musica, per dieci giorni, non smetta mai di risuonare per i vicoli del centro storico di Perugia. Ai concerti serali all’ Arena Santa Giuliana (non distante dal centro storico), con una capienza di circa 15.000 persone, si aggiungono molte altre location, gratuite e no, dove è possibile ascoltare musicisti che hanno fatto la storia della musica jazz, musicisti emergenti, progetti creati appositamente per il festival.
Per questa edizione speciale sono stati coinvolti musicisti jazz, ma non solo. L’apertura del Festival, il 7 luglio, è affidata a Bob Dylan, che forse ha poco a che vedere con questo genere musicale, ma è ancora in grado di fare sold out. Ma oltre a Dylan, sul palco dell’Arena santa Giuliana, grande attesa c’è per i concerti di Herbie Hanckock (reduce da uno strepitoso successo lo scorso anno), il trio di Brad Mehldau, Stefano Bollani, Branford Marsalis, Joe Bonamassa, Paolo Conte, Mika, Ben Harper e tanti altri.
Altro posto privilegiato per ascoltare musicisti straordinari, è lo storico Teatro Morlacchi. Sul suo palco si esibiranno Danilo Perez con John Patitucci, il trio di Kenny Barron, Bill Frisell, Fred Hersch con Enrico Rava, Samara Joy (fresca vincitrice di due Grammy Awards), oltre ai nostri Mauro Ottolini, Fabrizio Bosso, Gianluca Petrella con la Cosmic Renaissance, Stefano di Battista, Paolo Fresu, Flavio Boltro, e un omaggio alle musiche di Benny Goodman.
Da qualche anno ormai, altro palco privilegiato, dove è possibile ascoltare proposte più ricercate, è la Sala Podiani presso la Galleria Nazionale dell’Umbria con una programmazione meridiana e pomeridiana (ore 12 e ore 15,30), con Dado Moroni, Enrico Pierannunzi, Rita Marcotulli, Danilo Rea, Olivia Trummer, Vanessa Tagliabue con Francesco Bearzatti, Marc Ribot, Miguel Zenon, ed altri ancora.
Oltre a questi tre palcoscenici principali, sui quali si alterneranno musicisti di tutte le età, la musica ogni giorno prende avvio con la street parade dei Funk Off, ormai presenza storica di circa vent’anni. Preziose, in questi anni, le collaborazioni sul palco con musicisti del calibro di Gino Paoli, Fabrizio Bosso, Gianluca Petrella, e tanti altri. Con la loro energia ed il loro ritmo, riescono sempre a dare un clima di festa a tutta la città. Le street parade son previste sia al mattino che al pomeriggio.
Idealmente il centro storico di Perugia si snoda lungo Corso Vannucci. All’inizio (piazza IV Novembre ed alla fine (i Giardini Carducci) vengono montati due palchi che propongono no stop, musica gratuita dalle ore 13 fino all’una di notte. Anche questi sono palchi privilegiati per poter ascoltare giovani leve, vecchie glorie, orchestre provenienti da prestigiose scuole musicali di tutto il mondo, ma non solo.
Ma ci sono altri luoghi dove può essere possibile ascoltare musica pranzando o per un aperitivo, quali “La bottega del Vino”, la Taverna o “Priori secret Garden”.
Anche i bambini hanno un loro spazio con UJ4KIDS, tutte le mattine alle ore 9,30 presso i Giardini Santa Giuliana, con attività e laboratori di avvicinamento alla musica con docenti, musicisti, educatori.
In cartellone c’è anche il programma di esibizioni di studenti dei corsi di jazz del Conservatorio “Francesco Morlacchi” a cura dei loro docenti. Le performance si terranno i giorni 10, 11, 12 luglio all’Auditorium del Conservatorio.
Nelle sue più recenti edizioni Umbria Jazz ha ripreso quella che è stata una sua antica consuetudine: la jam session notturna come conclusione in bellezza di una giornata di musica. Ogni jam session che si rispetti comincia dopo la mezzanotte e va avanti finché c’è voglia di suonare. Il suo cuore è una “house band”. In questo caso si tratta di un quintetto ormai rodato da qualche stagione, sia a Perugia che a Orvieto. È questa la band residente di Umbria Jazz, alla quale tutti gli altri musicisti potranno unirsi, ed è costituita da jazzmen esperti, tra i migliori esponenti dei loro strumenti. Una band che dal vivo sa come restituire in modo perfetto il clima infuocato delle jam session amate dai nottambuli.
La tradizione della house band non poteva mancare nell’edizione del cinquantesimo anniversario. Il titolo, “Dear Dexter”, è ovviamente dedicato a Dexter Gordon, icona del sax tenore e del bebop. La band, che ogni notte darà l’avvio alle jam session, quest’anno sarà formata da Piero Odorici, sax tenore, Daniele Scannapieco, sax tenore, Paolo Birro, pianoforte, Aldo Zunino, contrabbasso e Xaver Hellmeier, batteria. Quello che succede dopo, lo si vedrà quando in questa splendida location si uniranno sul palco musicisti affermati e giovani leoni desiderosi di confrontarsi con musicisti consumati.
Che dire? La proposta è vastissima. Umbria Jazz non sono solo i grossi nomi. E’ una festa che dura 10 giorni e che riuscirà a coinvolgere anche il turista disattento di passaggio da Perugia. Chiunque passerà per Perugia in quei giorni, di certo tornerà a casa con la convinzione che la musica riesce ad abbattere qualsiasi barriera e ci farà capire che non ci vuole molto per avere un mondo migliore. Certe volte è sufficiente ascoltare buona musica per farci sentire persone migliori.
I dettagli di questo variegato Festival è possibile trovarli sul sito umbriajazz.com
La cosa certa è che se decidi di andarci, anche solo per qualche giorno, ci vorrai sempre ritornare.
Gaetano de Gennaro
Foto di Gaetano de Gennaro