Alle tante rassegne da tempo presenti in Puglia, non può che far piacere annoverarne una, denominata “Estate VertiGinosa”, che già dallo scorso anno ha preso avvio nel territorio di Ginosa. Tutto questo grazie al sostegno dell’Amministrazione Comunale e di sponsor privati.
Filo conduttore degli appuntamenti della seconda edizione del festival è la presenza di giovani musicisti che in Italia (e all’estero) si stanno già facendo valere da qualche anno e stanno gettando le basi per un futuro di questa musica.
La prima serata ha visto duettare Simone Locarni, pianista piemontese classe ‘99, ma già attivo da diverso tempo sulla scena jazz italiana con collaborazioni di altissimo livello, e Michele Sannelli, vibrafonista ginosino, reduce da una serie di prestigiosi riconoscimenti con il suo quintetto. Conosciutisi al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, i due giovani musicisti hanno proposto un concerto dalle atmosfere ora intime e raffinate ora più fresche e divertenti eseguendo loro brani originali, ma anche composizioni di John Taylor, Kenny Wheeler, Chick Corea e Ralph Towner, solo per citare alcuni dei musicisti di jazz ai quali i due interpreti si ispirano.
La seconda e terza serata (anche a Marina di Ginosa), a grande richiesta del pubblico ginosino, ha visto il ritorno dei milanesi Mauro Porro al piano e Lorenzo Baldasso al clarinetto, massimi esponenti dell’hot jazz e dello swing in Italia, accompagnati da una ritmica tutta made in Sud. Giovani musicisti ma che suonano regolarmente nei principali festival di jazz tradizionale in Italia e all’estero già di diversi anni.
La quarta serata ha visto anche in questo caso, un grande e graditissimo ritorno: il sassofonista Roberto Ottaviano, vincitore del referendum Top jazz 2022 della rivista Musica Jazz come “musicista dell’anno”. Grazie ad una collaborazione nata lo scorso anno. Questa volta a completare la band, sono saliti sul palco tre dei musicisti del quintetto Eternal Love del sassofonista barese, nonché nomi di spicco come Marco Colonna al clarinetto basso, Giovanni Majer al contrabbasso e Zeno De Rossi alla batteria con l’innesto, al posto del piano di Hawkins, del vibrafono di Sannelli.
La quinta ed ultima serata, il 16 agosto, vedrà protagonisti, a Marina di Ginosa, Michele Sannelli con i suoi Gonghers: giovane quintetto jazz rock nato qualche anno fa tra le aule del Conservatorio di Milano, ma che nell’ultimo anno e mezzo ha ottenuto una serie di successi e riconoscimenti, tra i quali: Primo Premio al Concorso Nazionale per i Nuovi Talenti del jazz italiano “Chicco Bettinardi” 2022 del Piacenza Jazz, Secondo Premio al 13° Contest Europeo 2023 di Burghausen in Baviera, menzionati tra le formazioni dell’anno nel Top Jazz di Musica Jazz 2022 e ospiti del programma Piazza Verdi di RaiRadio3, dove hanno presentato l’album di debutto Inner Tales. Dopo aver suonato al Bergamo jazz, Piacenza Jazz, presenteranno la loro musica anche a Ginosa (prevista anche la data del 13 agosto a Genzano di Lucania per Gezziamoci).
Il Ginosa Jazz Fest è un’idea che da vari anni Vincenzo Dragone (Presidente dell’associazione Amici della Musica di Ginosa) e Michele Sannelli sognano di poter realizzare nel territorio di Ginosa.
Questa serie di concerti si ispira a rassegne satellite di ben più noti festival jazz ai quali Michele Sannelli ha partecipato prima in qualità di studente e poi come musicista ospite. Poter ricreare l’atmosfera di festival anche a Ginosa è l’ambiziosa idea che muove questo progetto. A tal fine si è scelto di invitare musicisti del panorama jazzistico che gravitano solitamente in contesti nazionali ed internazionali lontani dall’area geografica della gravina.
Già l’anno scorso il pubblico ha risposto davvero numeroso in termini di numeri, passione ed interesse. Tant’è che è stata richiesta la seconda edizione già dalla scorsa estate. Il Festival ha visto la partecipazione di spettatori ed ascoltatori non ginosini e stranieri, grazie anche alla pubblicità e alla qualità degli eventi proposti. L’obiettivo è quello di avvicinare il pubblico locale – e soprattutto i più giovani – ad una musica ancora troppo poco conosciuta e praticata. Creare una connessione tra musica, bellezza e patrimonio storico–culturale di Ginosa, suggestioni di vario tipo e riscoprire i luoghi storici come Chiesa Madre, Rione casale e contrada San Salvatore dello scenario rupestre della gravina. Loghi tra l’altro devastati dall’alluvione del 2014 e recuperati con grossi sforzi dalle forze locali (amministratori e semplici cittadini).
Cercare di creare un appuntamento fisso per i ginosini e no, che possa dar lustro ad un paese stupendo, ricco di storia e cultura, che deve essere assolutamente scoperto o riscoperto!
Ma torniamo a parlare di Michele Sannelli, il “padrone di casa”. Nato a Bari nel 1992, ma attivo principalmente nel territorio milanese, dove attualmente vive. Si avvicina alle percussioni all’età di 6 anni. Nel 2012 si diploma in strumenti a percussione presso il Conservatorio E.R. Duni di Matera con G. Tamborrino con il massimo dei voti. Successivamente consegue il Diploma Accademico di II livello presso il Conservatorio G. Verdi di Milano con Andrea Dulbecco.
Nel 2015 è vincitore della borsa di studio per la frequenza di un semestre presso la “John Cali” Music School – Montclair in New Jersey (USA).
Ha collaborato con le orchestre LaVerdi, Milano Classica, ClassicaViva e Unimi di Milano, con Sentieri Selvaggi, Ararat Ensemble Orchestra, con cui ha inciso il disco Esodi, e Leonardo Bolgeri per IT festival. Percussionista titolare in Mary Poppins – il Musical, in scena al Teatro Nazionale-Che Banca! di Milano nella stagione 2018/2019.
Come vibrafonista jazz ha all’attivo diverse incisioni discografiche e ha partecipato a festival quali Orsara Jazz Festival, Jonio Jazz Festival, JAZZMI, Novara Jazz, Sound Waves, Musiche Corsare a Bari, Quarna Jazz, Castroreale Jazz, Etna in Jazz, Locomotive Jazz, Gezziamoci…
Ha suonato con Roberto Ottaviano, Marco Colonna, Giovanni Majer, Zeno De Rossi, Max Ionata, Dario Deidda, Daniele e Tommaso Scannapieco, Pasquale Fiore, Bebo Ferra, Riccardo Fioravanti, ed inciso con Stefano Bagnoli.
Attivo anche come compositore e vibrafonista, è l’ideatore dell’MS Vibes Trio e del quintetto The Gonghers con i quali ha vinto il Premio Premio al concorso nazionale Chicco Bettinardi 2022 ed il Secondo Premio al 13° Contest Europeo di Burghausen Jazz (Germania); di recente ha pubblicato il primo lavoro discografico come leader, intitolato Inner Tales per WoW Records.
Il concerto di Ginosa dello scorso 28 luglio (nello splendido scenario naturale della gravina), del gruppo “Eternal Love” di Roberto Ottaviano, con l’aggiunta di Michele Sannelli in sostituzione dell’assente Alexander Hawkins è stato un tripudio di suoni e di emozioni. Ascoltare insieme Ottaviano al sax soprano e Marco Colonna al clarinetto basso, con il supporto prezioso di Zeno De Rossi alla batteria e Giovanni Majer al contrabbasso, resta ogni volta una nuova scoperta ed una nuova emozione. Un’intesa straordinaria tra loro. Il vibrafono di Michele Sannelli non ha fatto assolutamente rimpiangere la grande assenza di Alexander Hawkins. Nonostante la giovane età e la grandissima emozione, Sannelli ha saputo tenere testa ai musicisti presenti sul palco, dando il meglio di sé.
Tanta è stata la soddisfazione di Ottaviano e compagni (non solo degli spettatori) che al giovane Michele è stato proposto di accompagnare il gruppo Eternal Love anche nelle successive due tappe del loro tour in Sicilia ed al Locomotive Jazz festival, a Sogliano Cavour (LE).
Doveroso un ringraziamento al Maestro Ottaviano per aver fatto da “padrino” a questo giovane festival con la sua presenza sia quest’anno che lo scorso 2022, ed aver dato a Michele Sannelli la possibilità di esibirsi insieme a lui, anche nel Festival delle “Musiche Corsare” a Bari (lo scorso aprile), oltre al Locomotive di Sogliano Cavour e negli appuntamenti siciliani di Castroreale e Zafferana Etnea.
Che possiamo dire? Dobbiamo solo augurare al giovane Michele Sannelli e al Ginosa Jazz Fest una lunga vita artistica. Non è facile, a 31 anni, imporsi di diritto sulla scena musicale. Sono convinto che siamo solo all’inizio. Con l’energia di un trentenne, oltre al godibilissimo album “Inner tales” appena pubblicato, aspettiamo altre uscite discografiche, nonché ulteriori specializzazioni in vibrafono jazz al Conservatorio di Milano. Ne vedremo delle belle. In bocca al lupo.
Le bellissime foto del concerto sono state gentilmente messe a disposizione da Antonio Gatti. Grazie anche a lui.
Gaetano de Gennaro
Foto per gentile concessione di Antonio Gatti