E’ stato il magico scenario del Trullo Sovrano, ad accogliere il concerto di Frida Bollani Magoni ad Alberobello, lunedì 7 agosto, come evento collaterale della Mostra fotografica “Frida Kahlo. Una vita per immagini” promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Alberobello, e organizzata da Bass Culture srle Rjma Progetti culturali, in collaborazione con Locus Festival e Diffusione Italia International, aperta al pubblico dal 24 giugno all’8 ottobre 2023 presso il Museo del Territorio – Casa Pezzolla, in Piazza XXVII Maggio (orari: lunedì – venerdì 10-13 / 16-20. Sabato – domenica 10-20. Info: 393 9639865). Doveroso però precisare subito che in una intervista, Frida Bollani ha smentito che la scelta del suo nome sia stata legata alla figura di Frida Kahlo, anche se questa assonanza non le dispiace affatto.
Frida Bollani Magoni è una pianista e cantante di talento, nota anche per essere la figlia di Petra Magoni e di Stefano Bollani. Di Stefano Bollani è superfluo parlare vista la sua notorietà nei più svariati ambiti culturali (musicista, compositore, divulgatore, intrattenitore, personaggio televisivo e tanto altro), Petra Magoni è altrettanto nota nel mondo musicale per la sua partecipazione al gruppo musicale Musica Nuda (un duo con Ferruccio Spinetti) Il duo è attivo dal 2003 e si è aggiudicato tantissimi riconoscimenti, tra cui la Targa Tenco 2006 nella categoria Interprete. Più volte è apparsa in trasmissioni televisive ed anche in un film di Pieraccioni.
Sebbene ottenere l’indipendenza artistica sia sempre difficile quando si hanno genitori di tale fama, la giovane ha già saputo ritagliarsi un posto sotto le luci dei riflettori. In particolare, nel corso degli ultimi anni si è esibita in ambito teatrale, sui principali palcoscenici italiani.
Nasce in Versilia il 18 settembre 2004. Forse non tutti sanno che Frida deve fare i conti con una malattia, fin da quando è nata: l’ipovisione. Si tratta di una condizione patologica ed irreversibile che consiste nella riduzione dell’acuità visiva e/o del campo visivo. Di certo questa condizione “svantaggiata” l’ha costretta a prestare maggior attenzione all’ascolto dei suoni ed alla musica, Comincia a studiare regolarmente pianoforte classico all’età di 7 anni sotto la guida del maestro Paolo Razzuoli, che le insegna la notazione musicale in Braille.
Ha collaborato più volte con l’Orchestra Operaia di Massimo Nunzi (Jazz Big Band) sia come cantante che come pianista esibendosi all’Auditorium Parco della Musica di Roma. In qualità di ospite si è esibita al Premio Bianca D’Aponte (concorso per cantautrici) nel teatro di Aversa nel 2017 e alla cerimonia di apertura degli Special Olympics 2018 presso l’ippodromo di Montecatini suonando e cantando davanti a 10.000 persone. Si è spesso esibita come ospite a sorpresa nei concerti dei genitori Petra Magoni e Stefano Bollani, sia in Italia che all’estero. Ha anche esperienza nel mondo del musical avendo partecipato come cantante a: “The Adventures of Peter Pan” e “Jesus Christ meets the Orchestra”.
Come lei stessa ha raccontato, ha appena messo alle spalle gli esami di maturità e questo le ha consentito di programmare più serenamente il suo terzo tour dal vivo. Già nel 2021 ha avuto modo di esibirsi qui in Puglia, due anni or sono, al Locus, ed è inutile dire che qui ritorna con piacere per assaporare i gusti lella nostra cucina (a suo dire, non esiste regione dove si mangi meglio).
A guidare l’artista è il suo amore sconfinato per la musica, protagonista nella sua vita fin da piccolissima e che la porta, già da tempo, ad avere una maturità artistica che non conosce eguali. Un talento unico, in continua crescita ed evoluzione, che nei concerti live si manifesta in tutta la sua padronanza.
È stata chiamata al Quirinale dal presidente Mattarella per il 75° anniversario della Repubblica Italiana, ha partecipato alla trasmissione televisiva di suo padre, Via dei matti numero Zero.
Il 22 luglio, al Giardino Scotto di Pisa, è stata artefice di un evento: Frida and Friends, radunando amici musicisti dall’Italia e dall’estero per una tematica che le sta a cuore: parte dell’incasso è stato devoluto alla “vEyes-onlus (vEyes sta per virtual eyes), un’associazione di Catania per non vedenti che progetta tecnologie a supporto di persone con disabilità visive. Hanno creato anche la vEyes orchestra, un’orchestra con vedenti, non vedenti, ipovedenti e organizzeranno un campus musicale».
Con un padre del genere, nessuno si sorprende della tecnica con cui Frida Bollani suoni il pianoforte e l’ironia con cui si presenti sul palco, ma forse, più di tutto, colpisce il suo timbro di voce e la sua melodia. In questo la madre è stata la sua musa ispiratrice. Riesce con facilità modulare la sua voce e ad arrivare a tonalità davvero molto alte.
Veramente un concerto appassionato, sia da parte sua che da parte del pubblico che non si è lasciato intimorire dalla pioggia sempre più battente che alla fine ha costretto ad accelerare la fine dello spettacolo, che sotto gli ombrelli è durato un’ora. Il pianoforte era stato protetto da un gazebo, ma il pubblico ha dovuto adattarsi alla situazione sfavorevole. I più intraprendenti sono riusciti a recuperare dalle loro auto anche un ombrellone da mare. All’inizio c’è stato qualche mugugno, ma alla fine si è capito che bisognava adattarsi alla situazione che si è venuta a creare. Peccato anche che il gazebo posto sul pianoforte ha coperto tutti i riflettori del palco, con il risultato che di Frida si riusciva a vedere solo una sagoma buia. Ma forse la pioggia ha contribuito a creare un’atmosfera che da tutti sarà ricordata come particolare.
A memoria, ricordo un altro concerto interrotto dalla pioggia, in una delle prime edizioni di Bari in Jazz, svoltasi ai bordi delle Piscine Comunali di Bari, con Cristina Zavalloni. In quel caso la pioggia non ha dato scampo e tutti trovammo riparo negli spogliatoi delle piscine. Visto il prolungarsi della situazione, la bravissima cantante, con i suoi musicisti, riprese il suo canto senza alcuna amplificazione, rendendo magico il momento. Forse anche questa esperienza lascerà una profonda traccia nel ricordo di che era presente. Un grazie immenso a questa bella e brava artista che sarà pure figlia d’arte, ma che è stata capace di farsi strada non solo per questo.
Gaetano de Gennaro
Foto di Gaetano de Gennaro