Il Bari venerdì contro il Palermo è piaciuto sotto tutti i punti di vista, dando dimostrazione che per il passo falso della gara contro il Parma in Coppa, come ampiamente previsto anche dal sottoscritto in sede di commento inimicandosi mezzo web, si è trattato di un temporale estivo, nulla più.
E’ piaciuto lo spirito e la caparbietà con i quali ha affrontato i siciliani, è piaciuto soprattutto il primo tempo quando ha giocato da squadra mettendo letteralmente sotto i rosanero procurandosi almeno quattro nitide occasioni da rete, tutte purtroppo sbagliate, dando l’impressione di mancanza di cinismo, difetto, questo, già evidenziato lo scorso anno quando però lì davanti c’erano Antenucci e Cheddira.
Quell’errore di Brenno che si è lasciato scivolare il pallone dalle mani sul tiro di Vasic ha fatto tremare il San Nicola che aveva ancora la cicatrice fresca dell’11 giugno, poi per fortuna la dea bendata è stata favorevole. Non oso immaginare cosa ne sarebbe stato se quel pallone fosse entrato in rete, il portiere brasiliano probabilmente avrebbe suscitato molta perplessità tra i tifosi, poi però per fortuna Brenno si è ampiamente rifatto con almeno due interventi prodigiosi dimostrando a tutti di che pasta è fatto e che, probabilmente, si può contare su di lui.
Le partite, si sa, sono fatte di episodi che possono prendere proiezioni imprevedibili e così è stato con quel fallo, devo dire parecchio inutile, di Maita. Il centrocampista barese non è avaro di falli tattici, spesso li fa beccandosi anche il cartellino giallo (lo scorso anno risultò il giocatore con maggiori ammonizioni); per carità ben vengano i falli tattici che fermano un’azione potenzialmente pericolosa, ma qualche volta prima di commetterlo sarebbe opportuno contare fino a dieci, anche se so bene che le decisioni vengono prese in una frazione di secondo, e tempo per pensarci non ce n’è, però Maita tante volte esagera con questi falli. Venerdì, poi, ne ha fatto uno abbastanza grave e soprattutto inutile, sarebbe bastato toccarlo quanto bastava per fermarlo. Insomma Maita è la prosecuzione di quello visto lo scorso anno nella seconda parte del torneo quando non brillò più come sapeva fare lui. E poi, a volerla dire tutta, l’unico fallo che avrebbe dovuto commettere non lo ha commesso, mi riferisco a quello su Zappa del Cagliari dell’11 giugno mentre invece è prodigo di falli con altri.
Anche Di Cesare, ottima la sua prova fino all’espulsione e al rigore, è incappato in un errore grave tenuto conto della sua esperienza. Poi ci si aspettava la prevedibile vittoria del Palermo servita sul piatto d’argento dal Bari ed invece i rosanero hanno dimostrato tutta la loro pochezza come ampiamente previsto dal sottoscritto in sede di commenti dei giorni addietro venendo puntualmente criticato. Ricordo ancora certi commenti “Il Palermo ci subisserà di gol”, “Prepariamoci alla sconfitta” “Il Palermo è di un altro pianeta”. Ed invece, tolto quel tiro di Vasic intercettato male da Brenno (non esattamente un’occasione nitida da gol perché generata da un errore) e un’altra occasione per lo stesso Vasic a tu per tu col portiere barese sbagliata nel secondo tempo, e un paio di tiri senza pretese, non mi pare che il Palermo abbia fatto sfracelli così come si paventava alla vigilia soprattutto tenuto conto della loro superiorità numerica che avrebbe previsto una caterva di gol.
Sicché dopo la sconfitta in amichevole contro la Virtus Verona che non farà pure testo ma è pur sempre un campanello d’allarme, dopo la sconfitta di Cagliari e dopo il deludente pareggio di venerdì, siamo davvero convinti che i sudditi degli arabi e di Carlo III° di Manchester ammazzeranno il campionato? Ma avete visto il sempiterno Lucioni sempre in difficoltà con il giovane Nasti? Volete mettere Valerione Di Cesare con Lucioni? Non c’è partita. Valerione è nettamente più affidabile. Si d’accordo è calcio di agosto e può darsi che il Palermo tra dieci turni si troverà in testa, ma dopo quanto intravisto non mi pare una corazzata.
Poi, quando ci si preparava alla sconfitta, ecco il Bari che non ti aspetti. Un Bari tutto cuore, generosità e sacrificio, che ha capito il dramma che stava per abbattersi sul San Nicola ed è riuscito coi denti a difendere il prezioso pareggio che sembrava perduto.
Poi il brivido al 100′ di una partita interminabile piena di colpi di scena, col gol di Brunori a gelare lo stadio barese che ha intravisto ancora una volta i fantasmi della gara col Cagliari e quel gol di Pavoletti al 95′. Un gol annullato dal Var, ieri parecchio utilizzato per alcune decisioni arbitrali apparse non proprio nitide.
E del capolavoro tattico di Mignani ne vogliamo parlare? L’allenatore ha azzeccato tutti i cambi che sono stati la salvezza del risultato. E pensare che c’è ancora chi lo critica. Sono certo che quest’anno saprà farsi perdonare qualche errore commesso lo scorso anno, dai propri errori si cresce. Sicuramente l’allenatore avrà tratto diversi spunti, uno su tutti quello di aver già trovato lo spirito di gruppo, lo spogliatoio, il gruppo che, ad agosto, è difficile che si materializzi perchè ci vuole tempo per la coesione tenuto conto anche dei nuovi arrivati solo tre-cinque giorni fa, ed invece Mignani è stato bravo anche in questo nell’anticipare i tempi.
Decisamente un buon viatico per il prosieguo del campionato. Bravi tutti, Nasti, Diaw e Sibilli, quest’ultimo devastante, hanno dato dimostrazione che possono dialogare e francamente se fossero rimasti in campo il Palermo non l’avrebbe fatta franca, non ho la prova del nove ma l’impressione è che il Bari avrebbe vinto tranquillamente soprattutto osservando l’assoluta “normalità” del Palermo. Peccato per l’infortunio di Diaw speriamo si possa rimettere presto perchè l’impressione è che lui possa essere il terminale giusto di azioni pericolose. Poi Maiello, ieri una gara strepitosa la sua, un gigante a centrocampo, del resto sappiamo tutti chi è il “professore”. Il timore è che anche quest’anno sarà insostituibile nonostante qualche giocatore nuovo preso come suo vice. Bene Benali, niente di trascendentale ma molto propositivo e votato al sacrificio. Così così Ricci, straordinario Dorval capace finalmente di fare le due fasi, quella difensiva e quella d’attacco, davvero un giocatore ormai pronto ad una maglia da titolare fissa. Vicari un muro, ieri ha dovuto fare gli straordinari dopo l’uscita di Di Cesare, davvero un baluardo in difesa. Ingiudicabili Endjouma e Menez che, al di là del sacrificio, hanno giocato spiccioli di gara. Anche il francese si è fatto male dando dimostrazione della sua fragilità fisica anche se è stato commovente per essere rimasto in campo per onor di firma.
Ora si va a Cremona, altra favorita per la promozione, senza almeno due giocatori, Maita e Di Cesare. Di Diaw e Menez si verificheranno le condizioni. Vedremo probabilmente un altro Bari. E’ vero che è pur sempre calcio d’agosto ed è assai prematuro trarre giudizi definitivi, ma se il buongiorno si vede dal mattino …
Massimo Longo
Foto di Massimo Longo