Prosegue a Bari la campagna abbonamenti della nuova stagione teatrale Altrimondi del Comune di Bari-Assessorato alla cultura organizzata insieme al Teatro Pubblico Pugliese.
Una stagione-progetto per la città, composta da spettacoli, eventi, lezioni e incontri a teatro e diffusi nel territorio. Tra gli ospiti: Neri Marcorè, Mario Perrotta, Geppy Gleijeses, Silvio Orlando, Virginia Raffaele, Elio De Capitani, Alessandro Serra, Nichi Vendola, Lunetta Savino, Carmela Vincenti, FamilieFloz, Stefano Randisi ed Enzo Vetrano, Paolo Calabresi, Teatro dei Borgia, Anonima Gr, Granteatrino, La luna nel letto, Paolo Panaro, Virgilio Sieni, Equilibrio Dinamico, Silvia Gribaudi, Paolo Genovesi, Theodoros Terzopoulos, Michele Di Stefano. Tornano i laboratori di guida alla visione e quelli urbani nelle periferie, le lezioni del sabato mattina Dentro la Scena, le attività per le famiglie di Portami con te! e, novità, la serata dedicata alle stelle baresi della danza.
Temi e riflessioni: il centenario delle nascite di Italo Calvino e Rocco Scotellaro e i 100 anni dalla scomparsa di Giacomo Matteotti, un’anteprima documentario Prix Italia Rai, il mese della Memoria, il Primo maggio, lo Speciale San Nicola, la filosofia di TLON.
29 sono gli spettacoli in cartellone di cui 12 in abbonamento (10 a turno fisso + 2 spettacoli a scelta), 13 quelli in fuori abbonamento, da lunedì prossimo 11 settembre sarà possibile anche scegliere mini pacchetti da 6 e 4 titoli.
Il sipario si aprirà il 2 ottobre al Teatro Piccinn,i nel corso e in collaborazione con il Prix Italia Rai www.rai.it/prixitalia, con l’anteprima del documentario RAI dedicato a Calvino “Lo scrittore sugli alberi” e alcune letture ad opera di Neri Marcorè.
ORARI BOTTEGHINO – Dal 31 agosto al 19 ottobre dal lunedì al sabato, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 20.
Il cartellone:
PROSA A SCELTA
14 ottobre 2023 matinèe e serale
15 ottobre 2023
Permàr – Compagnia Mario Perrotta / ERT- Teatro Nazionale
Mario Perrotta
COME UNA SPECIE DI VERTIGINE
Il Nano, Calvino, la libertà
scritto, diretto e interpretato da MARIO PERROTTA
collaborazione alla regia Paola Roscioli
mashup e musiche originali Marco Mantovani / Mario Perrotta
con il sostegno di Regione Emilia Romagna, Comune di Medicina
in collaborazione con Teatro Asioli di Correggio, Duel
In scena un uomo, o meglio, la sua voce interiore. È la sua anima che fa spettacolo. Tra i tanti abitanti delle pagine dei romanzi di Calvino, è quello meno libero: ha un corpo, una lingua e una mente che non rispondono alla sua urgenza di dire, di agire. Oggi e solo oggi, però, ha deciso di fare spettacolo della sua esistenza, dei suoi pensieri, dei sentimenti che lo agitano. Lui, inchiodato com’è a una croce che non ha voluto, ha deciso di prendersi un’ora d’aria, un’ora e poco più di libertà. E la cerca, la libertà, tra le pagine delle opere del “signor Calvino Italo”, la racconta come sa e come può, la trasforma in versi, in musica, in parabole e collegamenti iperbolici tra un romanzo e l’altro, in canzoni-teatro sarcastiche e frenetiche e improvvisi minuetti intimi, “scalvinando” quelle opere a suo uso e consumo. Il tutto mentre accanto scorre, amaramente ironica, la sua personalissima storia d’amore, una storia impossibile per quel corpo e quella lingua incapaci di parlare.
‘Il personaggio in scena è un abitante del Cottolengo, il Nano del romanzo autobiografico La giornata d’uno scrutatore, personaggio cui Calvino dedica una sola pagina se pur memorabile. Ho scelto lui e ne ho immaginato tutta l’esistenza – esistenza che Calvino non ci racconta – proprio perché il mio intento era ragionare intorno al concetto di libertà e il Nano del romanzo ne è totalmente privo…’ Mario Perrotta
TERRAFERMA
dal 19 al 22 ottobre 2023
GITIESSE Artisti Riuniti / Teatro della Toscana
Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses
con la partecipazione di Ernesto Mahieux
UOMO E GALANTUOMO
di Eduardo De Filippo
con Antonella Cioli, Ciro Capano, Gino Curcione
e Roberta Lucca, Gregorio Maria De Paola, Irene Grasso, Salvatore Felaco, Brunella De Feudis
scene Andrea Taddei
costumi Silvia Polidori
musiche Paolo Coletta
disegno luci Umile Vainieri
regia ARMANDO PUGLIESE
Uomo e galantuomo è il primo testo in tre atti di Eduardo, scritto nel 1922. Meccanismo comico straordinario, narra la storia di una compagnia di guitti scritturati per una serie di recite in uno stabilimento balneare. Proverbiale la scena delle prove di Mala Nova di Libero Bovio, in cui un suggeritore maldestro, continuamente frainteso dagli attori, ne combina di tutti i colori. Poi gli intrecci amorosi si mescolano alla finta pazzia, unica via per evitare duelli e galera.
NUOVE ROTTE
dal 9 al 12 novembre 2023 – PRIMA REGIONALE
Compagnia La Luna nel Letto / Teatro Excelsior di Bucarest / Emilia Romagna Teatro ERT – Teatro Nazionale
ROMEO E GIULIETTA (ROMEO ȘI JULIETA)
dall’opera di William Shakespeare
adattamento Michelangelo Campanale
con Catia Caramia, Dan Pughineanu, Maria Pascale, Camelia Pintilie, Salvatore Marci, OvidiuUșvat, Mircea Alexandru Băluță, MihaiMitrea, Alex Popa, Andreea Hristu, Annarita De Michele, Andrea Bettaglio, Domenico Piscopo
luci Michelangelo Volpe e Michelangelo Campanale
cura del movimento scenico Vito Cassano
cura del testo Katia Scarimbolo
assistente alla regia Annarita De Michele
regia e scene MICHELANGELO CAMPANALE
Due fazioni, due mondi diversi che si confrontano, sono il cuore e la meraviglia del testo di Shakespeare. Lo spettacolo: un rito in un luogo sacro, una chiesa e un enorme Cristo che guarda dall’alto gli eventi, fino alla propria distruzione. I Capuleti sono italiani, i Montecchi rumeni. Culture che si incontrano e scontrano, su una linea molto sottile e fragile di integrazione e disintegrazione reciproca. In Romeo e Giulietta (Romeo șiJulieta) l’uomo con i suoi preconcetti, con i suoi giudizi, la sua cultura e religione non è giustificabile. Le parole di Shakespeare risuoneranno in teatro come le parole della Bibbia risuonano in chiesa e Shakespeare avrà la forza di un Dio.
TERRAFERMA
dal 23 al 26 novembre 2023 – ESCLUSIVA REGIONALE
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale / Teatro di Roma – Teatro Nazionale / Emilia Romagna Teatro ERT – Teatro Nazionale / Sardegna Teatro / Festival d’Avignon / MA scènenationale – Pays de Montbéliard
LA TEMPESTA
di William Shakespeare
traduzione e adattamento Alessandro Serra
con (in ordine alfabetico) Andrea Castellano, Vincenzo Del Prete, Massimiliano Donato, Salvo Drago, Jared McNeill, Chiara Michelini, Maria Irene Minelli, Valerio Pietrovita, Massimiliano Poli, Marco Sgrosso, Marcello Spinetta
collaborazione alle luci Stefano Bardelli
collaborazione ai suoni Alessandro Saviozzi
collaborazione ai costumi Francesca Novati
maschere Tiziano Fario
consulenza linguistica Donata Feroldi
regia, scene, luci, suoni, costumi ALESSANDRO SERRA
in collaborazione con Fondazione I Teatri Reggio Emilia / Compagnia Teatrope
Alessandro Serra, autore di un teatro materico e ancestrale, Premio UBU per il “miglior spettacolo dell’anno” nel 2017 con Macbettu, protagonista di una straordinaria tournée nazionale ed internazionale, dirige una nuova edizione de La tempesta. Serra scrive nelle sue note: “Nella tempesta il sovrannaturale si inchina al servizio dell’uomo, Prospero è del tutto privo di trascendenza, eppure con la sua rozza magia imprigiona gli spiriti della natura, scatena la tempesta, e resuscita i morti. Ma sarà Ariel, uno spirito dell’aria, ad insegnargli la forza della compassione, e del perdono. Lo credi davvero, spirito? Io sì, se fossi umano. Su quest’isola-palcoscenico tutti chiedono perdono e tutti si pentono ad eccezione di Antonio e Sebastiano, non a caso gli unici immuni dalla bellezza e dallo stato di estasi che pervade gli altri. Il fatto che Prospero rinunci alla vendetta proprio quando i suoi nemici sono distesi ai suoi piedi, ecco questo è il suo vero innalzamento spirituale, il sovrannaturale arriva quando Prospero vi rinuncia, rinuncia a usarlo come arma.Ma il potere supremo, pare dirci Shakespeare, è il potere del Teatro. La tempesta è un inno al teatro fatto con il teatro la cui forza magica risiede proprio in questa possibilità unica e irripetibile di accedere a dimensioni metafisiche attraverso la cialtroneria di una compagnia di comici che calpestano quattro assi di legno, con pochi oggetti e un mucchietto di costumi rattoppati.”
DANZA A SCELTA
2 dicembre 2023 – ESCLUSIVA REGIONALE
MK /KLm 21-22 / Progetto RING
MAQAM
di Michele Di Stefano e Lorenzo Bianchi Hoesch
con Biagio Caravano, Andrea Dionisi, Sebastiano Geronimo, Luciano Ariel Lanza, Laura Scarpini, Francesco Saverio Cavaliere, Francesca Ugolini
composizione e musica elettronica Lorenzo Bianchi Hoesch
canto, tromba e santur Amir ElSaffar
luce Giulia Broggi e Cosimo Maggini
coreografia MICHELE DI STEFANO
coprodotto nell’ambito del progetto RING da Festival Aperto – Fondazione I Teatri Reggio Emilia, Bolzano Danza – Fondazione Haydn, FOG Triennale Milano PerformingArts, Torinodanza Festival / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale Festival Torinodanza Teatro Stabile di Torino, Fondazione I teatri di Reggio Emilia, Triennale di Milano, Bolzano Danza
Maqam è una parola araba che significa molte cose: luogo, posizione, stazione, scala e soprattutto il sistema di organizzazione melodica della musica araba tradizionale, una tecnica di improvvisazione largamente praticata in tutto il Medio Oriente. Tutti questi significati alludono alla transitorietà, al manifestarsi di una posizione tesa verso un “avvenire immediato” che è lo spazio di una forma spettacolare sospesa tra concerto e coreografia. La nebulosa di corpi di mk incontra dal vivo l’interconnessione tra la musica orchestrata da Lorenzo Bianchi Hoesch ed il canto di Amir ElSaffar, non solo uno dei protagonisti più promettenti del jazz contemporaneo ma anche un profondo conoscitore della tradizione del maqam iracheno. La relazione compositiva tra ambiente sonoro e coreografico è fatta di eventi elementari, discontinui e puntiformi, che lasciano sciogliere nel canto l’intreccio della sostanza corporea e musicale.
TERRAFERMA
dal 7 al 10 dicembre 2023
Cardellino
Silvio Orlando
LA VITA DAVANTI A SÉ
traduzione Giovanni Bagliolo edizione Biblioteca Neri Pozza
tratto dal romanzo “La Vie Devant soi” di Romain Gary / Emile Ajar
con Quartetto Musicale composto da Kora/Djembe, Percussioni, Fisarmonica, Clarinetto/Sax
scene Roberto Crea
disegno luci Valerio Peroni
costumi Piera Mura
riduzione e regia SILVIO ORLANDO
Spettacolo vincitore del Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2022 come Miglior monologo
Pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, al centro di un discusso Premio Goncourt, ‘La vita davanti a sé’ di Romain Gary è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che ora sbarca il lunario prendendosi cura degli “incidenti sul lavoro” delle colleghe più giovani. Un romanzo commovente e ancora attualissimo, che racconta di vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia. Silvio Orlando ci conduce dentro le pagine del libro con la leggerezza e l’ironia di Momò diventando, con naturalezza, quel bambino nel suo dramma. Un autentico capolavoro “per tutti” dove la commozione e il divertimento si inseguono senza respiro.
TERRAFERMA
dal 4 al 7 gennaio 2024 – ESCLUSIVA REGIONALE
Teatro Stabile di Catania/Teatro Biondo Stabile di Palermo
Galatea Ranzi
ANNA KARENINA
di Lev Tolstoj
adattamento Gianni Garrera
con Galatea Ranzi, Paolo Serra, Giacinto Palmarini, Francesco Biscione, Stefano Santospago, Debora Bernardi, Irene Tetto
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
luci Gigi Saccomandi
proiezioni Alessandro Papa
regia LUCA DE FUSCO
Uno dei romanzi più importanti della storia della letteratura viene portato in scena in un periodo assai particolare del rapporto tra la nostra cultura e quella russa. È una scelta di politica culturale quella di distinguere tra il dissenso politico sull’azione dello stato russo e il consenso entusiastico che la cultura europea occidentale deve alla cultura e alla letteratura russa. Naturalmente non si può pretendere di trasferire tutte le complessità psicologiche e narrative di un capolavoro come Anna Karenina in uno spettacolo teatrale. La nostra scelta sarà quella di concentrarsi sulle vicende che ruotano intorno alla protagonista, potendo contare sul grande talento di Galatea Ranzi, e sui meccanismi che stanno dietro alle tre coppie che sono tre metafore di tre destini.Quello maledetto ma pieno di passione di Anna, Vronjskij e Karenin, quello amaro e fallimentare di Stiva e Dolli, e quello invece sereno e benedetto di Levin e Kitty.Si punta a raccontare uno spicchio del romanzo in uno spettacolo compatto di non più di 90 min con una scenografia essenziale basata su proiezioni, seguendo un meccanismo più volte usato da De Fusco coi suoi abituali collaboratori.
PROSA A SCELTA
13 – 14 gennaio 2024 – PRIMA REGIONALE
Compagnia Diaghilev
Paolo Panaro, Alexander Romanovsky
IL PRANZO DI BABETTE
di Francesco Niccolini da Karen Blixen
pianoforte ALEXANDER ROMANOVSKY
regia e interpretazione PAOLO PANARO
Alla fine dell’Ottocento in un piccolo villaggio della Danimarca vivono due anziane sorelle, Martina e Philippa. Figlie di un pastore protestante, decano e guida spirituale del posto, dopo la sua morte hanno ereditato la direzione della locale comunità religiosa respingendo le proposte di matrimonio e continuando a vivere una vita semplice e frugale, per aiutare i compaesani in difficoltà. Un giorno si presenta alla loro porta, stremata, la parigina Babette Hersan. Accolta dalle anziane signorine, si guadagna l’ospitalità facendo da governante e contribuendo all’attività di beneficenza. Una storia raccontata in una casa di fantasmi. Tutto è finito molto tempo fa, eppure il ricordo è vivissimo, come una fiamma di candela che scalda anche le notti più gelide. La storia di un “cupo mal di denti” che l’arte di una donna, venuta da lontano, scioglie miracolosamente. Un fiordo norvegese, una comunità religiosa ossessionata dal senso del peccato e dalla penitenza, la fuga precipitosa di tre donne: una dall’amore, la seconda dalla lirica, la terza dalla Comune di Parigi. Tutte nella stessa casa, secondo i capricci del destino. Il racconto capolavoro di Karen Blixen, reso famoso da un film di Gabriel Axel (premio Oscar nel 1988) trasposto per il teatro, alla ricerca della purezza cristallina delle emozioni potenti e livide create dall’immenso talento della grande scrittrice danese: il miracolo e l’invidia, la paura dei sentimenti, il batticuore, gli anni che passano, le occasioni perdute, i rimpianti. E, sopra a tutto, una riflessione sulla generosità dell’arte, che cambia la vita.
DANZA A SCELTA
20 gennaio 2024 – PRIMA NAZIONALE
Equilibrio Dinamico/Art Garage
LA SAGRA DELLA PRIMAVERA
_il rituale del ritorno
di Roberta Ferrara
dramaturg Pompea Santoro
danzatori Compagnia Eko Dance
musicheIgor Stravinsky – Le sacre du printemps (1913) / Benedetto Boccuzzi – Electronic Augmentations to Stravinsky’s Rite of Spring (2023)
luci Alessandro Caso
costumi Franco Colamorea
coreografie ROBERTA FERRARA
con il supporto del Ministero della Cultura, Teatro Pubblico Pugliese e Comune di Bari
Una creazione che incarna energie primordiali, viscerali e sublimazioni pagane attraverso una scrittura coreografica corale, ridisegnata sui corpi dei danzatori della Compagnia Eko Dance, che si lascia guidare dal modus operandi del genio Igor Stravinsky, ossia colui che non inventa e non crea bensì svela e rivela delle realtà altre, occulte, che esistono all’infuori di sé e che si palesano come durante un atto di rabdomanzia. Il respiro della Sagra della Primavera di Roberta Ferrara si apre alla collaborazione con Pompea Santoro, già danzatrice di MatsEk e sua assistente, che ne riveste in questa creazione il ruolo di dramaturg e alla collaborazione con il compositore Benedetto Boccuzzi, che con l’elettronica attraversa la partitura Stravinskiana commentandola e trasponendola in un nuovo spazio aumentato e multidimensionale.
DANZA A SCELTA
3 febbraio 2024 – ESCLUSIVA REGIONALE
Centro Produzione Danza Virgilio Sieni / Fondazione Teatro Piemonte Europa / Fondazione Teatro Metastasio di Prato
Compagnia Virgilio Sieni
CECITÀ
ideazione, coreografia, spazio VIRGILIO SIENI
interpreti Compagnia Virgilio Sieni
luci Virgilio Sieni
musica Fabrizio Cammarata
costumi Silvia Salvaggio
spettacolo liberamente ispirato al romanzo Cecità di José Saramago
Incombe sulla terra una tragedia immane che rovescia il modo di stare. Un virus sconosciuto agisce togliendo la vista alle persone. Comunità e individui perdono apocalitticamente quello che credevano di possedere e vedere. Tutto è improvvisamente immerso in un biancore luminoso che assorbe come per divorare non solo i colori ma le cose stesse e gli esseri, rendendoli così, doppiamente invisibili.
Quel mare di latte nel quale sono caduti gli abitanti del mondo, li rende sgomenti e impauriti, vulnerabili agli odori e alle esalazioni, li costringe ad apprezzare il pianto e le lacrime, le impronte e il tocco della mano. In questo stato di eccezione un piccolo gruppo si allea per condividere le vie di fuga e il nuovo mondo. Tra di loro una donna non ha perso la vista, ma dovrà rimodulare ogni dettaglio del suo comportamento per coesistere con la vista, per domandarsi a cosa serve vedere.
In questo poema della morte e della sofferenza, il corpo avanza con tutta la sua biologia e le emozioni emergono da gesti nuovi, ritrovati, reimparati. Gli interpreti, come testimoni di questo evento, si ritrovano a toccare lo spazio, a essere toccati dai luoghi, ad ascoltare le tracce del suolo e le onde sonore che vagano nell’aria. La ricerca drammaturgica procede avviando una ricostruzione del corpo che dalla cecità si muove verso una condizione di novità che obbliga a vivere le cose diversamente e ad elaborare strategie di sopravvivenza -o più semplicemente- di rieducazione allo sguardo.
TERRAFERMA
dall’8 all’11 febbraio 2024
NUOVO TEATRO diretta da Marco Balsamo / Fondazione Teatro della Toscana / Lotus Production
Paolo Calabresi
PERFETTI SCONOSCIUTI
uno spettacolo di PAOLO GENOVESE
scene Luigi Ferrigno
costumiGrazia Materia
luciFabrizio Lucci
Una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento, che porterà quattro coppie di amici a confrontarsi e a scoprire di essere “perfetti sconosciuti”. Ognunodi noi ha tre vite: una pubblica, una privata ed una segreta. Un tempo quella segreta era ben protetta nell’archivio della nostra memoria, oggi nelle nostre sim.Cosa succederebbe se quella minuscola schedina si mettesse a parlare?
Durante una cena, un gruppo di amici decide di fare un gioco della verità mettendo i propri cellulari sul tavolo, condividendo tra loro messaggi e telefonate.
Metteranno così a conoscenza l’un l’altro i propri segreti più profondi…
NUOVE ROTTE
dal 22 al 25 febbraio 2024– ESCLUSIVA REGIONALE
Emilia Romagna Teatro ERT – Teatro Nazionale / Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini
in collaborazione con Attis Theatre Company
Paolo Musio, Stefano Randisi, Enzo Vetrano
ASPETTANDO GODOT
di Samuel Beckett
copyright Editions de Minuit
traduzione Carlo Fruttero
e conGiulio Germano Cervi, Rocco Ancarola
musiche originali Panayiotis Velianitis
consulenza drammaturgica e assistenza alla regia Michalis Traitsis
training attoriale – Metodo Terzopoulos Giulio Germano Cervi
regia, scene, luci e costumi THEODOROS TERZOPOULOS
La commedia ASPETTANDO GODOT di Samuel Beckett è rappresentata in Italia dall’Agenzia D’Arborio.
Il regista greco Theodoros Terzopoulos, fra i grandi maestri della ricerca teatrale, si confronta con Aspettando Godot del drammaturgo Samuel Beckett, una delle opere più celebri del “teatro dell’assurdo”, la cui vicenda ruota attorno a un dialogo sterile tra due personaggi sospesi in una situazione d’attesa.
Ambientata nel futuro, la scena presenta un mondo ferito e in rovina, aprendosi a un interrogativo: quali sono le condizioni minime per una vita che valga la pena di essere vissuta? «I personaggi beckettiani – commenta il regista – si muovono in una zona grigia, in un paesaggio del nulla, quello dell’annientamento dei valori umani. […] Il sarcasmo alla ricerca di una fine che non ha fine è l’espressione dominante dei loro esercizi di sopravvivenza. […] Ogni nuovo inizio è la definizione di una nuova fine. Pessimismo estremo. I personaggi tacciono aspettando la rivelazione dell’indicibile, che non si rivela mai. Alcune domande, che riguardano la natura umana e il futuro, forse avranno risposte, la maggior parte però no. Forse alcune arriveranno dagli stessi spettatori. L’arte del teatro esiste e persiste proprio in virtù delle domande senza risposta».
NUOVE ROTTE
dal 7 al 10 marzo 2024
Familie Flöz
HOKUSPOKUS
un’opera di Fabian Baumgarten, Anna Kistel, Sarai O’Gara, Benjamin Reber, HajoSchüler, Mats Süthoff, Michael Vogel
con Fabian Baumgarten, Anna Kistel, Sarai O’Gara, Benjamin Reber, Mats Süthoff, Michael Vogel
costumi Mascha Schubert
set design Felix Nolze (rotespferd)
musica Vasko Damjanov, Sarai O’Gara, Benjamin Reber
illustrazioni Cosimo Miorelli
assistente, creazione maschere Lei-Lei Bavoil
assistente di regia Katrin Kats
assistente costumi Marion Czyzykowski
luci, Video Reinhard Hubert
sound design Vasko Damjanov
regia, maschere HAJO SCHÜLER
All’inizio di questo progetto c’era il concetto di “creazione” e le tante storie “dell’inizio del tutto” che le persone si raccontano da sempre. A questo si è aggiunta la semplice domanda: come potrebbe essere una serata teatrale che inizia con l’inizio del tutto? E soprattutto: come finisce? Ma torniamo all’inizio. Le tenebre sono diventate luce, il soffio divino è stato inspirato e i primi amanti si trovano nel giardino paradisiaco. Osano muovere i primi passi insieme come coppia, cercano riparo dalla natura e, grazie a Dio, trovano un appartamento a prezzi accessibili. Il destino trascina presto la giovane coppia sulle montagne russe della vita. Con ogni figlio, le forze centrifughe crescono e minacciano di distruggere la famiglia. Familie Flöz amplia la sua cassetta degli attrezzi per questo spettacolo e, oltre alle note figure in maschera, mostra anche gli attori dietro di esse. Suonando musica, cantando, filmando, parlando o facendo rumori, l’ensemble crea il mondo delle maschere davanti agli occhi del pubblico. Si alternano nel prestare i loro corpi alle figure e nel prendere in mano il loro destino. Creatore e creazione si incontrano finché la storia non si racconta da sola. Il titolo ‘Hokuspokus’ gioca con la presunta origine della parola, una corruzione popolare del latino “Hoc est enim corpus meum” – “Questo è il mio corpo”. Oppure si tratta solo di un gioco di prestigio. HOKUSPOKUS ci parla del teatro come di una scatola delle meraviglie che visitiamo per celebrare il gioco della menzogna e della verità.
NUOVE ROTTE
dal 4 al 7 aprile 2024 – ESCLUSIVA REGIONALE
Teatro dell’Elfo / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
Elio De Capitani
MOBY DICK ALLA PROVA
di Orson Welles
adattato – prevalentemente in versi sciolti – dal romanzo di Herman Melville
traduzione Cristina Viti
con Elio De Capitani
e Cristina Crippa, Angelo Di Genio, Marco Bonadei, Enzo Curcurù, Alessandro Lussiana, Massimo Somaglino, Michele Costabile, Giulia Viana, Vincenzo Zampa, Mario Arcari
costumi Ferdinando Bruni
musiche dal vivo Mario Arcari, direzione del coro Francesca Breschi
maschere Marco Bonadei, luci Michele Ceglia, suono Gianfranco Turco
uno spettacolo di ELIO DE CAPITANI
Lo spettacolo è dedicato alla memoria di Gigi Dall’Aglio
Orson Welles portò al debutto il suo testo il 16 giugno 1955, al Duke of York’s Theatre di Londra. Lo mise in scena in un palco praticamente vuoto, scegliendo di non dare al pubblico né mare, né balene, né navi. Solo una compagnia di attori e sé stesso in quattro ruoli, Achab compreso. E vinse la sfida di portare in teatro l’oceanico romanzo di Melville gettando un ponte tra la tragedia di Re Lear e Moby Dick: l’ostinazione del re si rispecchia in quella irredimibile, fino all’ultimo istante, dell’oscuro e tormentato capitano del Pequod.
Il testo di Welles, inedito in Italia, è un esperimento molteplice, sottolinea il regista Elio De Capitani. Blank verse shakespeariano, una sintesi estrema del romanzo, personaggi bellissimi, restituiti in modo magistrale e parti cantate.
‘Achab, come Kurtz in Cuore di tenebra, per devastare la natura, soggioga i suoi simili e ne fa strumento del suo odio, con estrema facilità: compito agevole, dopotutto… La mia unica ruota dentata sa mettere in moto i loro diversi meccanismi… ed eccoli tutti in moto…
Vitalismo rapace, prepotentemente – ma non esclusivamente – occidentale, che rappresenta quella parte d’umanità che ci porta al disastro, al gorgo mortale che inghiotte la Pequod. Siamo alla sesta estinzione di massa, siamo al riscaldamento globale, siamo sull’orlo del baratro e continuiamo a correre. Generando odiatori meno mitici ma altrettanto ferali di Achab. Diciamolo: Moby-Dick parla di noi, oggi. Ne parla come solo l’arte sa fare. Cogliendo il respiro dei secoli – tra passato e futuro – nel respiro di ogni istante della nostra vita’. Elio De Capitani
DANZA A SCELTA
13 aprile 2024 – ESCLUSIVA REGIONALE
Associazione Culturale ZEBRA / MM Contemporary Dance Company
Silvia Gribaudi, MM Contemporary Dance Company
GRAND JETÈ
di Silvia Gribaudi
con Silvia Gribaudi e la MM Contemporary Dance Company: Emiliana Campo, Lorenzo Fiorito, Mario Genovese, Matilde Gherardi, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Rossana Samele, Nicola Stasi, Giuseppe Villarosa, Leonardo Zannella
musiche originali Matteo Franceschini
disegno luci Luca Serafini
styling Ettore Lombardi
assistente alla coreografia Paolo Lauri
consulenza drammaturgica Annette Van Zwoll
consulenza artistica Matteo Maffesanti
consulenza tecnica Leonardo Benetollo
creative producer Mauro Danesi
Coproduzione di MM Contemporary Dance Company (IT), La Biennale de Lyon (FR), Théâtre de la Ville (FR), Rum förDans (SE), National Theatre Brno con il Theatre World Festival Brno (CZ), BPDA – Big Pulse Dance Alliance: Torinodanza Festival (IT), International Dance Festival TANEC PRAHA (CZ), Zodiak – Side Step Festival (FI)
Con il sostegno del Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’Arboreto-Teatro Dimora | La Corte Ospitale) (IT)
Con il contributo del MiC – Ministero Italiano della Cultura
GRAND JETÉ è una coproduzione di Big Pulse Dance Alliance con il sostegno del programma Creative Europe dell’Unione Europea.
GRAND JETÉ è un progetto coreografico di Silvia Gribaudi realizzato con la MM Contemporary Dance Company. Sull’idea del “grand jeté”, la grande spaccata in aria che viene definita come uno dei passi più impressionanti e virtuosi dell’arte del balletto, il nuovo progetto coreografico di Silvia Gribaudi esplora la fine come fonte di nuovi inizi. Un “grand jeté”, un istante per sfuggire alla gravità, è un passo di transizione che consiste in una momentanea sospensione e in un “lancio” nell’aria. Esplorando il significato metaforico di questo passo virtuoso nella vita di tutti i giorni, GRAND JETÉ diventa un’occasione per ribellarsi e sfidare l’irreversibilità di qualsiasi tipo di finale. Quanto sforzo richiede questo decollo verso l’ignoto e quali prospettive può aprire un atterraggio? Alla luce di questo salto di energia esplosiva, come possiamo affrontare il fallimento come risorsa per decollare di nuovo?
Siete pronti/e a fare il vostro unico e originale “grand jeté”?
NUOVE ROTTE
dal 18 al 21 aprile 2024
Compagnia Moliere / Teatro di Napoli – Teatro Nazionale / Accademia Perduta Romagna Teatri
Lunetta Savino
LA MADRE
di Florian Zeller
con Andrea Renzi, Niccolò Ferrero, Chiarastella Sorrentino
scene Luigi Ferrigno
luci Pietro Sperduti
costumi Alessandra Benaduce
regia MARCELLO COTUGNO
NeLa Madre Zeller indaga con estrema acutezza il tema dell’amore materno e le possibili derive patologiche a cui può condurre. La partenza del figlio, ormai adulto, viene vissuta dalla donna come un vero e proprio tradimento, come abbandono del nido, a cui si aggiunge una decadenza dell’amore coniugale in atto da tempo. Il tono da black comedy iniziale lascia scappare più di un sorriso, per le situazioni descritte e il meccanismo delle ripetizioni che Zeller instaura nel testo, si trasforma lentamente in un dramma spietato che non sembra essere né un vero sogno, né la banale realtà del presente, ma una vertigine ipnotica e crudele dalla quale risvegliarsi è impossibile. Il mondo di Anna è un luogo in cui lei non si riconosce più, isolata da un ménage familiare che l’ha espulsa. Ma la responsabilità di questa solitudine non sta forse anche nell’aver rinunciato alla vita? Abdicare ai sogni, alle speranze e ai desideri unicamente per dedicarsi al proprio unico figlio maschio su cui riversare frustrazioni, rimorsi e ideali d’amore non è forse un cammino che inclina pericolosamente verso la disperazione? Anna, la madre, è ossessionata da una realtà multipla, una sorta di multiverso della mente, in cui le realtà si sdoppiano creando un’illusione di autenticità costante in tutti i piani narrativi. Ma dai ricordi di Anna si può immaginare un risveglio? Nella sua mente di madre si affastellano ora sequenze oniriche ora situazioni iperrealistiche. Nella società liquida e levigata di Zygmunt Baumann e Byung Chul Han il senso di colpa non basta più a tenere vicini i figli. Nel dolore del lasciarli andare, per una madre, c’è tutta l’accettazione della vita nel suo divenire, c’è del lasciar andare una parte di sé per rinascere nel distacco.
Fuori abbonamento:
2 ottobre 2023 ore 19.30
Rai – Comune di Bari
Anteprima di stagione in collaborazione con PRIX ITALIA 2023
READING DI NERI MARCORÈ
a seguire presentazione del cast e proiezione del documentario
LO SCRITTORE SUGLI ALBERI – ITALO CALVINO A CENT’ANNI DALLA NASCITA
Una coproduzione RAI Documentari e ARTE
scritto e diretto da Duccio Chiarini
sceneggiatura Duccio Chiarini e Sofia Assirelli
fotografia Debora Vrizzi
montaggio Maria Fantastica Valmori
musica Umberto Smerilli
tra gli intervistati Giovanna Calvino, Ernesto Ferrero, Marie Fabre, Stefano Bollani, Letizia Modena, Mario Barenghi.
Prodotto da Riccardo Brun, Paolo Rossetti e Francesco Siciliano per Panamafilm.
Co-prodotto da LesFilms d’Ici, Parigi
Nel centenario della sua nascita, l’avventura del più importante e indefinibile degli scrittori italiani del Novecento narrata in un documentario che ne rilegge il percorso artistico attraverso una delle sue opere più note, “Il Barone Rampante”. La scommessa del film è di offrire un nuovo sguardo sul più conosciuto autore del Novecento, anche grazie a filmati inediti, foto e lettere autografe concessi in esclusiva. Questo documentario utilizza il libro forse più simbolico di Italo Calvino come un prisma attraverso cui ricostruire il rapporto tra l’opera dell’autore e i contesti storici e politici che ha attraversato, nella costante ricerca della giusta distanza dalle cose del mondo.
9 ottobre 2023 – matinèe
Teatro delle Bambole
IL CASTELLO
di Andrea Cramarossa
liberamente ispirato a “Il castello dei destini incrociati” di Italo Calvino
con Giovanni Di Lonardo, Rossella Giugliano, Federico Gobbi, Pierpaolo Vitale.
regia ANDREA CRAMAROSSA
“Il castello dei destini incrociati” è un viaggio letterario e visionario in una sensibilità l’immaginazione immaginata lungo il sentiero di secoli di preveggenza, di misteri, di labirintiche e tortuose analogie tra l’irrisolto umano – i grandi interrogativi dell’umanità – e l’adulta ipertrofia di una realtà costruita a nostra immagine e somiglianza. La rappresentazione teatrale che a tale viaggio si ispira, vuol cogliere tutti gli aspetti allegorici e cosmogonici legati a tradizioni e leggende popolari o ad antichi racconti ed opere letterarie altre relative alla nascita di un nuovo mondo, ossia a tutto quel patrimonio di narrazione poetica che ha contribuito, e ancora vivacemente contribuisce, alla nostra educazione sentimentale, civica e spirituale.
A seguire approfondimento a cura del Prof. Daniele Maria Pegorari – Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica UNIBA
14 ottobre 2023 – matinèe/serale
15 ottobre 2023 – serale
Permàr/ Emilia Romagna Teatro ERT – Teatro Nazionale
Mario Perrotta
Permàr – Compagnia Mario Perrotta
Emilia Romagna Teatro ERT/ Teatro Nazionale
COME UNA SPECIE DI VERTIGINE
Il Nano, Calvino, la libertà
collaborazione alla regia Paola Roscioli
mashup e musiche originali Marco Mantovani / Mario Perrotta
con il sostegno di Regione Emilia Romagna, Comune di Medicina
in collaborazione con Teatro Asioli di Correggio, Due
scritto, diretto e interpretato da MARIO PERROTTA
In scena un uomo, o meglio, la sua voce interiore. È la sua anima che fa spettacolo. Tra i tanti abitanti delle pagine dei romanzi di Calvino, è quello me no libero: ha un corpo, una lingua e una mente che non rispondono alla sua urgenza di dire, di agire. Oggi e solo oggi, però, ha deciso di fare spettacolo della sua esistenza, dei suoi pensieri, dei sentimenti che lo agitano. Lui, inchiodato com’è a una croce che non ha voluto, ha deciso di prendersi un’ora d’aria, un’ora e poco più di libertà. E la cerca, la libertà, tra le pagine delle opere del “signor Calvino Italo”, la racconta come sa e come può, la trasforma in versi, in musica, in parabole e collegamenti iperbolici tra un romanzo e l’altro, in canzoni-teatro sarcastiche e frenetiche e improvvisi minuetti intimi, “scalvinando” quelle opere a suo uso e consumo. Il tutto mentre accanto scorre, amaramente ironica, la sua personalissima storia d’amore, una storia impossibile per quel corpo e quella lingua incapaci di parlare.
A seguire approfondimento a cura di Giancarlo Visitilli
15 ottobre
BUON COMPLEANNO CALVINO
Lezione – spettacolo ispirata alle “Lezioni Americane”
Sei artisti intervengono sui celebri ‘sei memo’ per il Terzo millennio delle “Lezioni americane”. Un percorso artistico per ricomporre il ritratto dell’umanità per il nuovo secolo abbozzato nel 1985 da Calvino.
MATTEOTTI
dal 16 al 22novembre 2023 – Sala Consiliare Comune di Bari
Teatro dei Borgia / Artisti Associati
Elena Cotugno
GIACOMO
Un intervento d’arte drammatica in ambito politico
progetto Elena Cotugno e Gianpiero Alighiero Borgia
testi di Giacomo Matteotti con interruzioni d’Aula
drammaturgia di Elena Cotugno e Gianpiero Borgia
dai verbali delle assemblee parlamentari del 31 gennaio 1921 e del 30 maggio 1924
con Elena Cotugno
costumi Giuseppe Avallone
artigiano dello spazio scenico Filippo Sarcinelli
ideazione, coaching, regia e luci GIANPIERO BORGIA
con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei ministri con il patrocinio di Comune di Fratta Polesine, Fondazione Giacomo Matteotti, Fondazione di Studi Storici “Filippo Turati” e Fondazione Circolo Fratelli Rosselli
Giacomo vuole porre in risalto il discorso politico di Matteotti, mettendo a confronto due dei suoi interventi in Parlamento: quello del 31 gennaio 1921, in cui denuncia le connivenze tra le forze politiche borghesi e le squadracce fasciste, e quello del 30 maggio 1924, l’ultima seduta a cui Matteotti partecipò prima di essere assassinato, in cui contesta i risultati delle elezioni dell’aprile di quell’anno. Questa tragedia, politica e antispettacolare di TB, consiste nella riproposizione delle parole di Matteotti nella loro nuda e terrificante verità. I principali temi sui quali il lavoro invita a riflettere sono il senso della militanza politica, i diritti di cittadinanza, la possibilità di opporsi alla violenza fascista con il richiamo ai valori di libertà e democrazia, ma anche il ruolo del teatro nella società, in un modo in cui gli ideali diventano opera d’arte.
SCOTELLARO
15 dicembre 2023
Fidelio
Nichi Vendola, Carmela Vincenti
OMAGGIO A SCOTELLARO
recital
di e con NICHI VENDOLA
e Carmela Vincenti
luci e organizzazione di Stefano Limone
musica di Antonio D’Ambrosio Trio
spettacolo accessibile in Lingua dei Segni Italiana
A cento anni dalla nascita e a settanta dalla morte, torniamo ad ascoltare le parole, i versi e le storie che hanno scandito la vita breve ma intensissima di Rocco Scotellaro, il sindaco-poeta di Tricarico, il cantore della sua Lucania miserabile e struggente, l’intellettuale capace di raccontare un Sud tutt’altro che immobile ed estraneo al movimento della storia. Lo spettacolo è un doppio reading, una voce femminile (quella di Carmela Vincenti) che racconta la vita di Rocco con le parole di sua madre Franca Armento e una voce maschile (quella di Nichi Vendola) che interseca la narrazione materna con le poesie più significative di Scotellaro. Sul palco il musicista Antonio D’Ambrosio e il suo Trio che incrocerà, con il racconto jazz, le parole del reading: lo stile musicale è molto evocativo del cosmopolitismo del poeta lucano. Sullo schermo scorreranno immagini, fotografie o foto di quadri, che esibiscono la Lucania del primo dopoguerra, le sue suggestioni, la sua povertà, le sue lotte.
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DANZA – FUORI ABBONAMENTO
5 novembre 2023
Antonella Albano, Alessio Rezza, Teresa Strisciulli, Alessio Passaquindici
SERATA DI STELLE BARESI DELLA DANZA
a cura della Compagnia AltraDanza – direzione artistica Domenico Iannone
con i danzatori della Compagnia AltraDanza
in collaborazione con Camerata Musicale Barese
Domenico Iannone Direttore Artistico della Compagnia AltraDanza ha ideato questa serata nella quale si esibiranno sul palco del Teatro Piccinni di Bari i Primi ballerini ed Étoile artisti della danza facenti parte dei corpi di ballo dei maggiori Teatri Italiani e esteri con l’intento di riportare nella città metropolitana e nello storico teatro barese, questi partisti prestigiosi che onorano la nostra città e la danza nel mondo.
Antonella Albano, Alessio Rezza, Teresa Strisciulli e Alessio Passaquindici, porteranno in scena assoli e passi a due a dimostrazione del livello artistico e tecnico che esprimono.
La serata vedrà in scena anche due lavori coreografici creazioni appositamente realizzate per la serata da due diverse compagini di danzatori una di estrazione fortemente contemporanea e l’altra di classico.
Danzatori anch’essi espressione dell’alto livello raggiunto dalla danza nella città metropolitana e in tutta la regione puglia. Danzatori formatosi nelle migliori scuole metropolitane e poi in seguito perfezionandosi e anche danzando nei più importanti accademie e teatri italiani ed europei. Quali: San Carlo, Opera di Roma, Scala di Milano, English National Ballet, ecc. ecc. Questi tra ospiti e danzatori della compagnia AltraDanza danzeranno musiche di Bach e Vivaldi.
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SPECIALE SAN NICOLA
5 dicembre 2023 – matinèe
6 dicembre 2023 – matinèe / pomeridiana
40 anni Granteatrino
Compagnia Granteatrino
LA MAGIA DI SAN NICOLA
una città il mare il Santo
di Paolo Comentale
con Anna Chiara Castellano Visaggi, Paolo Comentale, Marianna Di Muro
disegni originali Emanuele Luzzati
burattini e pupazzi Natale Panaro e Lucrezia Tritone
scenografie Bruno Soriato
tecnico audio-luci Mario Piccolo
regia PAOLO COMENTALE
Le più celebri leggende fiorite in ambiente medievale su San Nicola, patrono della città di Bari e noto per i suoi miracoli in tutto il mondo, sono il punto di partenza per la nostra messa in scena.
Tre fanciulle povere sono destinate a una triste fine. San Nicola giunge in soccorso donando loro una ricca dote. Tre bambini in cerca di aiuto incontrano un oste che, suggestionato da un perfido diavolaccio, prima fa finta di accoglierli per poi ridurli in polpette. Anche questa volta San Nicola interviene riportando i piccoli alla luce. In più il Santo dona loro la gioia di vivere: i bambini appena miracolati, cantano e ballano in piena allegria. Aziz, un giovane mozzo, salva l’equipaggio e il Santo salva la sua vita. Lo spettacolo pone al pubblico di ogni età una serie di domande: Che cos’è la santità per i bambini? Il Santo è una persona eccezionale? Perché in un mondo che dice di amare tanto i fanciulli solo un miracolo può salvare loro la vita?
8 dicembre 2023
Malalingua
SAN NICOLA DEI BARESI
progetto di spettacolo itinerante e interattivo
di Marco Grossi
con Marianna de Pinto, Enzo Toma, William Volpicella, Valentina Gadaleta, Monica De Giuseppe musiche eseguite dal vivo di Giuseppe Pascucci
scene Riccardo Mastrapasqua
luci Claudio De Robertis
costumi Monica De Giuseppe e Angela Favia
scritto e diretto da MARCO GROSSI
Il legame tra Bari e il Santo è così vivo e profondo ancora oggi che ad ogni barese si può applicare quello che Maurogiovanni dice di sé:
“S. Nicola è anche nel mio sangue di vecchio barese, impastato di tante cose”.
Giorgio Otranto
Raccontare le storie legate alle tradizioni del culto di San Nicola, stando in mezzo ai baresi, in un giorno di festa a loro dedicato, è un modo per affrontare nel modo più immersivo e completo, l’incontro con il rapporto unico e profondo che lega San Nicola ai baresi di tutte le età e tutte le estrazioni sociali. Non la storia del Santo, quindi, ma quella del culto, sarà protagonista della nostra performance. Dagli episodi più antichi, come la competizione vinta con i veneziani per impossessarsi delle sacre spoglie, alle storie più recenti e moderne, fino agli aneddoti più divertenti e ai tanti riferimenti culturali, iconografici e gastronomici, tutto sarà vissuto dal gruppo dei pellegrini/spettatori, attraverso l’incontro con i personaggi con cui interagiranno lungo il percorso.
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PROSA FUORI ABBONAMENTO
16 e 17 dicembre 2023
Anonima G.R.
Dante Marmone, Tiziana Schiavarelli
IL FANTASMA
di Dante Marmone e Tiziana Schiavarelli
con Dante Marmone, Tiziana Schiavarelli, Brando Rossi
regia DANTE MARMONE
Una antica casa avuta in eredità, presenze, voci inquietanti. Carmela, donna fragile e succube di Felice, il suo ambiguo marito. E poi ancora, un antico avo vissuto secoli prima in quella casa e divenuto fantasma per vendicarsi sui discendenti di suo cugino Federgeo, che lo murò vivo per impossessarsi di tutti suoi beni.
Questi, alcuni degli ingredienti del nuovo spettacolo dell’Anonima G.R. scritto a due mani da Dante Marmone e Tiziana Schiavarelli, una sorta di horror-comic che si sviluppa in un racconto ondivago, con personaggi e situazioni sul filo dell’incredibile, tra il normale e il paranormale e che rivelano aspetti imprevedibili e oscuri della psiche umana. I personaggi “normali” poi, non sono altro che soggetti bizzarri come il Ghostbusters, chiamato per distruggere i fantasmi della casa o l’esorcista che cerca di liberare Carmela da un ipotetico demone che la possiede. Ma nell’insieme hanno tutti qualcosa di paradossale, di clownesco, che colora di comicità lo spettacolo, in un intrigo di antiche superstizioni incarnate nelle nostre menti, che ci fanno credere a ciò che non esiste, quasi per fuggire dalla razionalità. Due racconti quindi, uno fantastico e l’altro reale, che alla fine convergono in un finale che scompagina tutto, confondendo il razionale con l’irrazionale lasciando in sospeso vendette e giuste punizioni. Ogni certezza si perde lasciando insoluto il risvolto delle proprie azioni. Il tutto è trattato con lo spirito comico dell’Anonima G. R., perché ridere può liberarci dalla paura dei fantasmi e dal cinismo della vita.
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dal 25 al 28 gennaio 2024 – ESCLUSIVA REGIONALE
ITC2000
Virginia Raffaele
SAMUSÀ
scritto da Virginia Raffaele, Giovanni Todescan, Francesco Freyrie, Daniele Prato
con Federico Tiezzi
regia FEDERICO TIEZZI
“Prendete posto altro giro altra corsa”
Dopo il grande successo dello spettacolo Performance del 2015 e anni particolarmente intensi che l’hanno vista protagonista in tv di uno show e una serie televisiva tutti suoi, oltre alla conduzione del Festival di Sanremo e il doppiaggio di Morticia nel cartone animato La Famiglia Addams, Virginia Raffaele torna al suo primo amore, il teatro, e lo fa con uno spettacolo completamente nuovo dal titolo Samusà. Il racconto di Samusà si nutre dei ricordi di Virginia e di quel mondo fantastico in cui è ambientata la sua infanzia reale: il luna park. Da lì si sviluppa in quel modo tutto della Raffaele di divertire ed emozionare, stupire e performare, commuovere e far ridere a crepapelle. “Sono nata e cresciuta dentro un luna park, facevo i compiti sulla nave pirata, cenavo caricando i fucili, il primo bacio l’ho dato dietro il bruco mela. Poi il parco ha chiuso, le giostre sono scappate e adesso sono ovunque: le attrazioni sono io e siete voi. Tutto quello che siamo diventati stupisce quanto un giro sulle montagne russe e confonde più di una passeggiata tra gli specchi deformanti”. Ad arricchire l’impianto scenico originale, alcuni degli schizzi dipinti dalla stessa Virginia. La regia si avvale della grande firma di Federico Tiezzi.
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MESE DELLA MEMORIA
18 gennaio 2024 – matinèe/serale
Uno&Trio
Antonella Carone, Tony Marzolla, Loris Leoci
TANTO VALE DIVERTIRSI
progetto, regia e interpretazione ANTONELLA CARONE, TONY MARZOLLA, LORIS LEOCI
drammaturgia Damiano Nirchio
“Un po’ per celia, un po’ per non morire!” diceva Ettore Petrolini citando Madama Butterfly. E non è proprio per esorcizzare la morte che l’uomo, o qualcuno più su, ha inventato la risata? E cosa c’è di meglio, allora, che cambiare una brutta tragedia, il famoso Amleto di Shakespeare, in una farsa che possa far morire… dal ridere? Tre strampalati attori comici ci proveranno disperatamente in una misteriosa corsa contro il tempo: vaudeville, teatro comico futurista, kabarett, avanspettacolo, rivista, umorismo yiddish sono mescolati in un gran pentolone con le parole del bardo inglese. Un surreale omaggio alla comicità del ‘900 e alla sua Storia: una incessante gioiosa cavalcata tra frizzi, guizzi e lazzi in fuga da una tragedia che intanto rincorre, s’avvicina, non s’arrende e soprattutto non si rassegna alla sconfitta. Vuole riprendersi ciò che è suo. Sorge il dubbio che ci sia poco ormai da ridere. Eppure… “Non abbiamo più molto da perdere, mi sembra. Tanto vale… Divertirsi. No?
23 gennaio 2024 – matinèe/serale
Il Parioli
David Parenzo
EBREO
di David Parenzo e Valdo Gamberutti
con la partecipazione straordinaria delle voci di Enrico Mentana, Vittorio Sgarbi, Ale e Franz, Paolo Ruffini
musiche originali Gianluca Ballarin
foto Oliviero Toscani
regia ALBERTO FERRARI
David Parenzo è pronto a raccontarsi sulla scena in una veste inedita, come protagonista del monologo teatrale Ebreo! Uno spettacolo che prova, con la forza dirompente del teatro a demolire dall’interno luoghi comuni, false credenze e pregiudizi su un argomento che per molti continua, in maniera spesso inconfessabile, ad essere un tabù. Prendendosi in giro seriamente ci porta con ironia e leggerezza alla commozione e alla profondità di essere Ebreo. Un viaggio dentro e fuori, tra l’alto e basso, in superficie e a fondo, di una religione, di una comunità, di un popolo millenario.
27 gennaio 2024 – matinèe
GIORNATA DELLA MEMORIA
Edizione speciale La Palestra
a cura di FRANCESCO ASSELTA
In occasione della giornata della memoria il 27 gennaio il Teatro Piccinni si apre ad un allenamento collettivo per tenere viva la memoria storica della shoah. L’intervento di artisti, giornalisti, intellettuali sarà occasione per ricordare un’importante pagina della storia del mondo, che non riguarda soltanto il popolo ebraico, ma l’intera umanità.
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2 e 3 marzo 2024
TLON
BARI DIVERSA
Un invito provocatorio a riconoscere e onorare la diversità che abita la nostra città e ciascuno di noi, a non avere paura di essere se stessi. Vale la pena portare in scena quella forza spaventosa e “diversa” che è capace di lottare per ciò in cui si crede, senza vergognarsi della propria stranezza. Si tratta, in sostanza, di imparare a pensare queer. Queer letteralmente significa «strano», «bizzarro», e deriva dal tedesco quer, «diagonale», «di traverso». Sta a indicare chi non si riconosce nei binarismi e non vuole chiudersi in una definizione vincolata alle preferenze sessuali. Pensare in maniera queer, quindi, significa sforzarsi di superare i binarismi e le etichette, facendo proprio l’insegnamento poetico di Emily Dickinson: «Dì tutta la verità ma dilla obliqua», slant. Bisogna imparare a pensare e parlare in maniera diagonale, obliqua, inclinata, perché, come ha scritto Nietzsche, ogni verità è curva. Si tratta di liberarsi da un’immagine di sé e del mondo statica, di una soggettività granitica e sempre identica a se stessa, di non presupporre di sé o delle altre persone qualcosa che rispetti una norma, un canone.
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FOCUS LAVORO
01 maggio 2024
Compagnia Senza Piume in collaborazione con Centro Diaghilev
HOME RUN
di Damiano Francesco Nirchio
drammaturgia Damiano Francesco Nirchio
con Alessio Genchi, Vincenzo Zampa
elementi scenici Tea Primiterra
luci e direzione tecnica Tea Primiterra/ Carlo Quartararo
costumi Francesca Carannante
regia ANNA DE GIORGIO, DAMIANO FRANCESCO NIRCHIO
Testo finalista PREMIO InediTO – Colline di Torino
Premio AUTORI ITALIANI- Rivista SIPARIO
Spettacolo vincitore del Premio Speciale OFF-Roma FRINGE FESTIVAL 2022
Premio VISIONARI 2022
“Da poche settimane avevo letto e voltato l’ultima pagina di Furore di J. Steinbeck riscoprendo, dopo quasi tre decenni dalla mia prima lettura, un testo sconvolgente nel suo essere umanissimo, politico e più che mai necessario alla decodifica dei nostri tempi. Finché, davanti ad un caffè, un amico – che poi sarebbe diventato uno dei due interpreti protagonisti di questo studio – mi ha fatto dono di Uomini e Topi dello stesso autore. Questa insistenza dell’autore statunitense a bussare idealmente alla mia porta mi è sembrata meritevole di ogni onore possibile, fino ad accarezzare l’idea di fare di questa piccola fiaba nera il punto di partenza per un testo teatrale calato nella contemporaneità. Dopo sole due settimane di lavoro – una specie di record personale – era già nato il testo di Home Run, in una forma che poco si discosta da quella che è poi confluita nel lavoro della scena. Lontanissimo dall’essere un adattamento di Uomini e Topi, Home Run è una drammaturgia originale che rimette al centro della discussione il rapporto tra Lavoro e Uomo nel contesto sociale e culturale dell’Occidente capitalistico. Ma è anche una storia d’amicizia e d’amore che trova nella deflagrazione l’unico modo per non cedere alla rassegnazione. Una storia che continua a correre, speranzosa e disperata, per le nostre strade con uno zaino giallo sulle spalle. Un omaggio ad un’intera generazione.” Damiano Nirchio
ABBONAMENTI
ABBONAMENTO SOSTENITORE “I Fedelissimi”
Abbonamento a 12 spettacoli:10 spettacoli a turno fisso+ 1 a scelta Prosa+ 1 a scelta Danza | Intero | Ridotto |
Poltrona Platea Posto Palco I e II Ord. Centrale | 260,00 | 230,00 |
Posto Palco I e II Ord. Laterale Posto Palco III e IV Ord. Centrale | 230,00 | 190,00 |
Posto palco III e IV ordine laterale | 190,00 | 170,00 |
PACCHETTO “FAI TU!”*
Abbonamento a 6 spettacoli:3 spettacoli a scelta tra NUOVE ROTTE 2 spettacoli a scelta tra TERRAFERMA1 a scelta tra gli spettacoli di Prosa o Danza | Intero | Ridotto |
Poltrona Platea Posto Palco I e II Ord. Centrale | 150,00 | 125,00 |
Posto Palco I e II Ord. Laterale Posto Palco III e IV Ord. centrale | 125,00 | 100,00 |
PACCHETTO “Danza” *
Abbonamento a 4 spettacoli: | |
Poltrona Platea Posto Palco I e II Ord. Centrale | 48,00 |
Posto Palco I e II Ord. Laterale Posto Palco III e IV Ord. centrale | 40,00 |
Posto palco III e IV ordine laterale | 36,00 |
*fino ad esaurimento posti a disposizione per l’offerta
Condizioni generali
La sottoscrizione dell’abbonamento dà diritto ad assistere, secondo il turno, agli spettacoli scelti.
La direzione si riserva la facoltà di rimuovere poltrone, anche se assegnate, qualora lo richiedano esigenze tecniche o artistiche o normative. In tal caso saranno assegnati posti di pari ordine, nei limiti dei posti disponibili.
Abbonamento Ridotto
Le riduzioni saranno concesse esclusivamente agli studenti, agli under 35, ai gruppi di almeno 10 persone organizzati dalle Associazioni Culturali e dai Circoli Aziendali riconosciuti.
Nuovi Abbonamenti
I nuovi abbonamenti per la stagione di prosa saranno in vendita presso la biglietteria del Teatro Piccini dal 14 luglio al 28 luglio e dal 31 agosto al 19 ottobre 2023.
Vecchi e Nuovi Abbonati potranno acquistare i biglietti dello spettacolo Samusà con Virginia Raffaele a prezzi ridottissimi.
Pacchetti “FAI TU!” – “DANZA”
I Pacchetti “FAI TU!” e “DANZA” saranno messi in vendita presso la biglietteria del Teatro Piccinni a partire dall’ 11 settembre 2023.