Si chiamano “Sovvenzioni Globali” (Global Grants) che vedono protagonisti due attori principali, i club e la Fondazione Rotary (TRF), insieme impegnati a migliorare le condizioni di vita delle comunità di tutto il mondo meno fortunate, attingendo a due strumenti fondamentali: la raccolta fondi e le sovvenzioni, con una azione di servizio al di là di ogni interesse personale.
Il principio “Service Above Self” stabilito nel Consiglio di Legislazione del 1989, costituisce infatti il principale motto del Rotary, perché trasmette nel modo migliore la filosofia del servizio di volontariato disinteressato.
L’era delle Sovvenzioni globali (Global Grants) è cominciata per il Rotary International nel luglio 2013.
Le Sovvenzioni globali sostengono infatti attività internazionali di grande portata e ad alto impatto, che riguardano la realizzazione di progetti umanitari, squadre di formazione professionale e borse di studio.
Per realizzare ciò, l’impegno finanziario della TRF (The Rotary Foundation) è aumentato negli ultimi anni: attualmente il contributo massimo del Fondo Mondiale è stato portato a 400,000 USD per Grant, e nel corrente Anno Rotariano la TRF ha inoltre previsto di sovvenzionare annualmente, su base competitiva, un programma di grande portata (Scale Grant) che potrà disporre di un finanziamento di 2 milioni di dollari.
Il Distretto Rotary 2120 (Puglia e Basilicata) ha realizzato alcuni Global Grant significativi investendo dai 30.000 ai 40.000 euro coinvolgendo il Rotary International nel finanziamento. Sono stati fatti anche investimenti vicini ai 100.000 di dollari.
Il Rotary Club di Bari sul fronte della prevenzione e del trattamento delle malattie ha provveduto al potenziamento del Laboratorio di ricerca scientifica della Facoltà di medicina dell’Università del Montenegro, Podgorica, attraverso l’acquisto di un’attrezzatura scientifica all’avanguardia per l’analisi di immagini di acidi nucleici e proteine per studiare i meccanismi molecolari della malattie umane. Il progetto è realizzato in collaborazione con il Rotary Club Kotor.
Il Rotary Club di Foggia ha avviato un programma articolato di alfabetizzazione per donne adulte e giovani, ragazzi e ragazze dai 14 ai 18 anni, con particolare attenzione all’inclusione femminile, in un quartiere di Tunisi. Oltre a favorire la diversità, l’equità e l’uguaglianza nelle giovani generazioni con particolare riferimento alla diversità di genere. Attraverso i contatti con il Ministero degli Affari sociali e il ministero dell’Educazione di Tunisi, i rotariani di quel Paese hanno permesso di rilevare la percentuale di analfabetismo di base del mondo adulto, specialmente femminile, ma anche la percentuale di analfabetismo nel mondo dei ragazzi (14-18 anni).
Il Rotary Club di Lecce ha avviato un progetto di raccolta e riciclaggio della plastica in Uganda, un Paese che ne genera circa 600 tonnellate al giorno, bruciate come pratica di smaltimento rilasciando agenti cancerogeni letali, tossine ed emissioni di carbonio nell’ambiente. Nella città di Kampala e nella sua metropoli Entebbe (che ospiterà questo progetto) le strade, i canali di scolo e persino i letti dei fiumi che attraversano alcuni quartieri periferici sono inondati di tutti i tipi di bottiglie e altri rifiuti di imballaggio in plastica.
Questo progetto mira a organizzare i giovani della comunità in un’entità il cui obiettivo è raccogliere tutti i tipi di rifiuti di plastica, differenziarli e riciclarli per dare loro un’altra vita. Attraverso questo progetto, i rifiuti di plastica verranno trasformati in prodotti utili come mattoni per la costruzione di centri sanitari, blocchi per pavimentazioni, piastrelle, pellet di plastica, ecc.
Gli obiettivi del progetto saranno raggiunti attraverso l’acquisto di attrezzature per la raccolta, lo smistamento e il trattamento dei rifiuti di plastica e la formazione dei giovani disoccupati nelle pratiche di gestione sostenibile dei rifiuti di plastica e nella gestione aziendale. Attraverso la sensibilizzazione, il progetto creerà anche consapevolezza all’interno delle comunità sui pericoli dei rifiuti di plastica e sull’importanza del corretto smaltimento dei rifiuti.
Il Rotary Club di Bari è impegnato ad affrontare il problema ambientale in Colombia, maggiore riserva ecologica del pianeta e laboratorio vivente sul fronte animale e vegetale. Ecco perché occorre preservarne l’integrità. Nel 2020, la Colombia ha sancito il suo impegno nel raggiungere una riduzione del 51% delle emissioni entro il 2030 e pertanto la società civile gioca e giocherà un ruolo importante nel raggiungimento di questo obiettivo entro il 2030.
La Colombia è un paese altamente vulnerabile alle devastazioni del cambiamento climatico.
Il Rotary ritiene che lavorare con le comunità vulnerabili sia molto importante in questo momento per due motivi principali: le famiglie più povere sono quelle più colpite dalle devastazioni del cambiamento climatico, e affrontano i più grandi ostacoli per accedere alle informazioni e ai programmi di costruzione di capacità.
L’obiettivo primario è quello di formare giovani “agenti di cambiamento” a Bogotà D. C. e in un piccolo Comune del dipartimento Cundinamarca. I protagonisti del progetto saranno ragazzi tra i 12 e i 20 anni, con una forte sensibilità alle tematiche ambientali, e parteciperanno volontariamente in azioni di formazione, informazione, motivazione e coinvolgimento con il fine di creare o rafforzare cosiddetti “centri ambientali” nelle comunità in cui vivono.
Tra gli obiettivi attesi ci si aspetta di creare un giusto livello di consapevolezza nei giovani coinvolti nel progetto che li faccia sentire un anello fondamentale nella catena di valore della cura del pianeta terra e ispirare un livello di coinvolgimento nei progetti e nelle iniziative di diffusione della consapevolezza nel loro circolo sociale, incentivandoli ad essere “imprenditori sociali” alle comunità ove vivono.
L’idea progettuale si è sviluppata in sinergia tra il Club Rotary Bari Mediterraneo e il Club Rotary Bogotà Capital (Colombia). Il ruolo del Rotary Club Bogotà Capital è stato fondamentale poiché in collaborazione con il Rotaract Bogotà Capital hanno rilevato mediante indagine diretta “questionari” i reali bisogni della popolazione che si intende coinvolgere, dimostrandone di conseguenza la sostenibilità del progetto.
Infine il Rotary Club di Bari ha deciso di finanziare con una borsa di studio gli studi internazionali post-laurea per uno studente interessato ad una carriera rientrante in un’area di intervento del Rotary.
L’obiettivo è quello di accogliere il borsista e inserirlo nella società di Nottingham.