Sabato 21 ottobre alle ore 20.30 nel Palazzo della Musica, piazza delle Erbe Molfetta, è in programma Komitas piano project Piano works 1906- 1911 interpretato da Francesco Di Cristofaro per il Festival Viator Menti, cuori e corpi sulle vie Francigene del sud (informazioni festivalviator.it e 340 694 0282/333 423 4120 prevendita attiva nel circuito Vivaticket). Nato in questi ultimi anni di studio e di ricerca sulla tradizione musicale armena, il “Komitas Piano Project” si propone di divulgare e far conoscere, soprattutto al pubblico occidentale, la straordinaria figura di Vardapet Komitas, diventato icona e simbolo identitario del popolo armeno. Il concerto proposto è un viaggio antico e spirituale che mette in scena una parte dell’opera pianistica di Komitas, che lo ha visto protagonista di un singolare processo di riproposta del repertorio tradizionale armeno su uno strumento ‘occidentale’ come il pianoforte. Ritenuto tra i pionieri dell’etnomusicologia, Komitas ha incentrato la sua vita nella continua ricerca e documentazione del ricco repertorio tradizionale dell’intero Caucaso e della divulgazione di quest’ultimo soprattutto in Occidente. Le sue vicende, che lo hanno visto coinvolto in prima persona in quello che è stato il Genocidio Armeno, hanno reso la sua figura e la sua imponente opera un pilastro portante per la memoria storica, l’identità e la cultura del popolo armeno. Nel repertorio presentato, che tratta le opere scritte tra il 1906 ed il 1911, trovano spazio le “Sei danze” in cui Komitas riporta sul pianoforte le diverse ritmiche provenienti dai vari luoghi dell’Armenia e gesti di strumenti tradizionali come il tar, il dhol e lo shvi; i “12 Pezzi per bambini” scritti sulla falsariga dei “Children’s Corner” di Debussy ed ideati non solo per scopo didattico ma anche divulgativo e le “Sette canzoni” che ripercorrono con attenzione particolare all’aspetto timbrico le melodie di antiche canzoni tradizionali. A chiudere il concerto “Nairi”, la suite scritta da Francesco Di Cristofaro in omaggio a Komitas e al mondo musicale armeno. Il festival Viator, con la direzione artistica di Giovannangelo De Gennaro e Michele Lobaccaro, da nove edizioni coniuga l’arte con l’affascinante mondo dei cammini e del pellegrinaggio e gli appuntamenti di questa edizione vedranno avvicendarsi artisti e artiste, studiosi e studiose di fama nazionale e internazionale. Dettagli del programma e informazioni su festivalviator.it e 340 694 0282/333 423 4120.
Francesco Di Cristofaro inizia da giovanissimo lo studio del pianoforte e della fisarmonica sotto la guida del M°Alfonso Aversano, diplomandosi in Pianoforte presso l’ ABRSM (Associated Board of Royal School of Music); parallelamente consegue la laurea di I livello in “Tradizioni Musicali Extraeuropee ad Indirizzo Indologico” presso il Conservatorio “A.Pedrollo” di Vicenza e quella di II livello in “Musica elettronica Produzione Musicale e Discografica” presso il Conservatorio “N.Sala” di Benevento. Attualmente frequenta il corso di laurea magistrale in “Musicologia e beni musicali” presso l’Università Roma Tor Vergata. L’interesse per le musiche tradizionali lo portano ad approfondire vari linguaggi e strumenti; frequenta costantemente workshop di flauto bansuri con Ustad Mujtaba Hussain, Pandit Hariprasad Chaurasia e Lorenzo Squillari; studia cornamuse iberiche con Pablo Carpintero e Alberto Jambrina; frequenta i corsi di musica modale “Labyrinth” con Ross Daly; musica armena e duduk con il maestro Gevorg Dabagyhan presso la fondazione “Cini” di Venezia. Nel 2009 è tra i fondatori del progetto Brigan, collettivo di musicisti che da anni lavora alla riproposta di alcuni repertori tradizionali del Mediterraneo, ed in modo particolare quelli della parte settentrionale della penisola iberica. Con i Brigan ha all’attivo 4 dischi, numerosi tour in Spagna e Portogallo ed altre importanti partecipazioni a festival in Cina, Israele, Germania, Croazia, Inghilterra, Romania e Slovenia; la vittoria nel 2013 di “Universo Folk”, un importante concorso di musiche tradizionali svolto ad Oviedo in Spagna e la vittoria nel 2019 del prestigioso premio “Pentafinum Jacobeo” rilasciato a Santiago de Compostela per il disco “Rua San Giacomo” selezionato come miglior progetto dedicato al Cammino di Santiago. Frutto di un intenso lavoro di ricerca, nel 2019 pubblica con l’etichetta italo-giapponese DaVinci Classics un disco di piano solo dedicato al compositore ed etnomusicologo armeno Vardapet Komitas. Nel 2021 collabora con il regista armeno Hrachya Sargsyan alle musiche del mediometraggio sperimentale “Exodus in three parts”, dedicato alla diaspora armena. Lavora inoltre come polistrumentista in diversi ensemble, tra cui: Massimo Ferrante, degoya e Caterina Pontrandolfo. Ha collaborato inoltre in numerosi dischi e live con Nino d’Angelo, ‘E Zezi, Lino Cannavacciulo, Barbara Buonaiuto, Evì Evan, Moni Ovadia, Marzouk Mejri, Mbarka Ben Taleb, La Mescla, Ensemble Calixtinus, Gusatavoce, Roberto Giordi, Giuliano Gabriele, Andrea Franchi, La Deriva, Massimo Ricciuti, Xulio Lorenzo, Manuela Salinaro e Alarc’h. All’attività concertistica affianca quella didattica insegnando in diverse scuole musicali campane. Nel 2019 fonda e dirige l’etichetta discografica Liburia Records.