Dopo aver accompagnato 70.000 visitatori nei campi di sterminio, riparte il Treno della Memoria: Berlino e Cracovia le tappe della XIX edizione

Il Treno della Memoria, che in diciotto edizioni ha accompagnato più di 70.000 persone a visitare i campi di Auschwitz e Birkenau, torna a viaggiare anche quest’anno. Grazie al supporto e all’impegno di Terra del Fuoco Mediterranea, Babel e Terra del Fuoco Trentino, soci fondatori del Treno della Memoria, è stato possibile organizzare il viaggio per studentesse e studenti da tutta Italia.

IL TRENO DELLA MEMORIA

10 partenze (dall’11 gennaio al 6 marzo 2024) da Puglia, Piemonte, Trentino Alto Adige, Sicilia Lombardia, Calabria, Campania, Umbria, Lazio, Liguria e Toscana. Un vero e proprio “pellegrinaggio laico” che porterà 6.000 passeggeri, fra giovani studenti e adulti, a Cracovia e a Berlino. Il Treno della Memoria, promosso dall’omonima associazionenazionale impegnata nel sostegno ai percorsi di cittadinanza attiva e nella difesa della dignità e i diritti delle persone, non è un semplice viaggio o una gita scolastica ma è un percorso di conoscenza, un viaggio nella storia e nella memoria riassumibile in tre parole chiave: Storia, Memoria e Impegno. Il progetto, che coniuga attività artistiche, testimonianze dirette della storia, incontri e laboratori, nasce dalla convinzione che la

costruzione di una cittadinanza attiva e consapevole non possa prescindere dalla conoscenza della Storia e della Memoria dei momenti che hanno cambiato il volto dell’Europa e dall’ascolto delle Testimonianze dei protagonisti di questi cambiamenti. I partecipanti provenienti da tutta Italia, vivranno in prima persona luoghi iconici e momenti fondanti del “secolo breve” per contestualizzare e comprendere meglio il ventennio totalitarista, la guerra e la Shoah, dopo aver partecipato ad un percorso di incontri realizzato in questi mesi dal vivo e on line.

Quest’anno il progetto si è arricchito della preziosa collaborazione con Treccani, con un protocollo d’intesa sottoscritto con il Direttore Massimo Bray alla presenza della senatrice Liliana Segre, ed Edulia, organizzazione con la quale sono stati realizzati percorsi di formazione per i volontari e le volontarie del Treno della Memoria e che ha previsto la realizzazione di un ciclo di podcast che racconteranno delle storie di donne e uomini che hanno subito la violenza nazifascista e che saranno disponibili gratuitamente sui principali canali di podcasting. La grafica di quest’anno è stata realizzata in collaborazione con TestiManifesti.

LE TAPPE

Innanzitutto Cracovia, meta simbolica non solo per la sua vicinanza al campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau ma anche perché la città ha conosciuto l’occupazione tedesca e la sua popolazione ebraica, più di 15.000 persone, è stata quasi interamente sterminata dai nazisti. I partecipanti visiteranno il Ghetto Ebraico, il Quartiere ebraico di Kazimierz con la sua sinagoga, la Fabbrica di Shindler il Campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau e il Museo di Auschwitz, partner del Progetto. Dopo le riuscite sperimentazioni del passato, diventa tappa fissa Berlino durante la quale saranno visitati i luoghi simbolo della città e del suo passato nazista: il Campo di Concentramento di Ravensbruck, Il Memoriale Sovietico di Treptower Park e il Memoriale dell’Armata Rossa.

GLI INCONTRI CON I SOPRAVVISSUTI

Molti gli incontri in programma per Living Memory a Trento con alcuni sopravvissuti che hanno vissuto l’orrore della Shoah. Dal 15 al 17 gennaio incontreremo infatti Bogdan Bartnikowski, Halina Birenbaum, Oleg Mandic, Edith Bruck, Liliana Manfredi, Regina Sluszny.

GLI ORGANIZZATORI

“Per riuscire ad essere migliori è fondamentale impegnarci nel nostro presente forti della lezione della storia. Non c’è dubbio che i fatti avvenuti nei campi di concentramento e di sterminio, massima e più terribile espressione dell’odio e della discriminazione, rappresentino in questo senso uno snodo storico fondamentale che è indispensabile non dimenticare. Il Treno della Memoria può essere davvero un faro sul buio del passato e su quanto di più brutto accade ancora oggi nel nostro tempo.

Crediamo che la memoria della Shoah sia ancora oggi un argine contro i razzismi, le guerre, l’antisemitismo e la violazione dei diritti umani. Dopo il tragico ventennio nero la storia si è saputo costruire un pensiero che si è poi concretizzato nella Dichiarazione dei Diritti Umani e la nostra Carta

Costituzionale. Da questa lezione abbiamo ancora tanto da imparare e ancor di più da “praticare” e gli avvenimenti di stringente attualità ce lo ricordano costantemente. È motivo di orgoglio e di grande responsabilità sapere che quest’anno 6000 giovani partiranno con noi: il mondo della scuola, le amministrazioni locali, le famiglie e le nuove generazioni sanno bene quanto sia importante conoscere la Storia per costruire Cittadinanza”, dichiara Paolo Paticchio, presidente dell’associazione Treno della Memoria.

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